Ferrovia dei Parchi

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La locomotiva diesel FS D.445 alla guida di un treno turistico in sosta presso la stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, la più elevata della ferrovia Sulmona-Isernia, lungo la quale opera il servizio

La Ferrovia dei Parchi è un servizio turistico ferroviario di Fondazione FS Italiane che opera lungo la ferrovia Sulmona-Isernia che attraversa parte dell'entroterra montano delle regioni Abruzzo e Molise.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tracciato della ferrovia Sulmona-Isernia, lungo la quale opera il servizio

Il servizio opera lungo la ferrovia Sulmona-Isernia, sospesa all'esercizio ordinario l'11 ottobre 2010 nel tratto molisano[1] e il 10 dicembre 2011 in quello abruzzese[2] e riaperta interamente il 17 maggio 2014 come ferrovia turistica da Fondazione FS Italiane[3], nell'ambito di un progetto di rilancio dei rotabili su antiche linee in disuso[4]. "Ferrovia dei Parchi" è anche il soprannome con il quale è nota questa linea ferroviaria[5], dopo quello di "Transiberiana d'Italia"[6].

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

I convogli rotabili del servizio viaggiano lungo i 128,7 km della ferrovia Sulmona-Isernia, attraversando, oltre alle città capolinea di Sulmona e Isernia, anche vari comuni dell'entroterra abruzzese e molisano come Cansano, Campo di Giove, Palena, Rivisondoli, Pescocostanzo, Roccaraso, Castel di Sangro, San Pietro Avellana, Capracotta, Carovilli, Roccasicura e Carpinone[6]. In particolare, tale tracciato, dopo aver attraversato parte del territorio del parco nazionale della Maiella e degli altipiani maggiori d'Abruzzo, raggiunge il suo culmine in corrispondenza della stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, che con i suoi 1268 m s.l.m. è il secondo scalo ferroviario più elevato delle linee a scartamento ordinario della rete ferroviaria italiana dopo quello del Brennero (1371 m s.l.m.), nonché il terzo se si considerano anche le linee a scartamento ridotto[6].

Materiale rotabile[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio impiega vetture d'epoca consistenti in vagoni risalenti agli anni trenta del Novecento, quali carrozze Corbellini e Centoporte, trainati generalmente da una locomotiva diesel FS D.445[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I Sulmona-Napoli limitati a Castel di Sangro, in ferrovie.it, 8 ottobre 2010.
  2. ^ Cala il sipario sulla Sulmona-Castel di Sangro, in ferrovie.it, 11 dicembre 2011.
  3. ^ Tornano i treni sulla Sulmona-Castel di Sangro, in ferrovie.it, 20 maggio 2014.
  4. ^ Binari senza tempo, su fondazionefs.it.
  5. ^ Merisio e Polito (2023), pp. 134-141.
  6. ^ a b c d Centro. La Transiberiana d'Italia (PDF), su fondazionefs.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luca Merisio e Antonio Polito, Indice delle illustrazioni, in Treni ad altra velocità, collana Italia della nostra gente, Roma, Ecra – Edizioni del Credito Cooperativo, 2023, ISBN 978-88-6558-508-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]