Ferro-fluoro-pedrizite

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Ferro-fluoro-pedrizite
Classificazione Strunz (ed. 10[1])9.DE.25[1]
Formula chimicaNaLi2(Fe2+2Al2Li)Si8O22F2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[3]
Sistema cristallinomonoclino[3]
Classe di simmetriaprismatica[3]
Parametri di cellaa=9,3720(4) Å, b=17,6312(8) Å, c=5,2732(3) Å, β=102,247(4)°, V=851,5(2) Å³, Z=2[3]
Gruppo puntuale2/m[3]
Gruppo spazialeC2/m[3]
Proprietà fisiche
Densità calcolata3,116[3] g/cm³
Durezza (Mohs)6[3]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[3]
Fratturascabra[3]
Coloregrigio bluastro chiaro[3]
Lucentezzavitrea[4]
Strisciobianco grigiastro[4]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La ferro-fluoro-pedrizite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di litio[2].

Il minerale è stato scoperto in un campione già presente nel museo mineralogico Fersman a Mosca nell'ambito di un'analisi sistematica dei minerali aventi a che fare con la "clinoholmquistite[5]. Il campione proviene dall'area del fiume Sutlug, repubblica di Tuva, Russia[5]. Seguendo la nomenclatura degli anfiboli in vigore al momento della scoperta, il minerale è stato denominato fluoro-sodic-ferropedrizite[5], con la revisione della nomenclatura degli anfiboli è stato rinominato ferro-fluoro-pedrizite[2].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

La ferro-fluoro-pedrizite è stata scoperta sotto forma di cristalli da prismatici ad aciculari lunghi da 0,1 a 3 cm e larghi fino a 50 µm che formano aggregati di cristalli paralleli o subparalleli fino a 5 mm[5].

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La ferro-fluoro-pedrizite è stata trovata nella pegmatite su una matrice di calcite e feldspato[6]. Si è formata per reazione fra la pegmatite fusa e la roccia incassante[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ferro-fluoro-pedrizite mineral information and data — mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  2. ^ a b c Hawthorne, p. 2038.
  3. ^ a b c d e f g h i j k Oberti, p. 487.
  4. ^ a b Oberti, p. 489.
  5. ^ a b c d e Oberti, p. 488.
  6. ^ Oberti, pp. 488-489.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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