Ferenc Csepreghy

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Ferenc Csepreghy

Ferenc Csepreghy (Szálka, 15 agosto 1842Görbersdorf, 6 febbraio 1880) è stato un commediografo ungherese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Targa commemorativa di Csepreghy a Esztergom

Csepreghy Iniziò a lavorare come falegname e si avvicinò al teatro come filodrammatico, diventando uno degli autori più spesso rappresentato negli ultimi decenni dell'Ottocento.[1]

Dopo i primi lavori giovanili di esordio, ottenne il suo primo vero successo nel 1875 con la commedia in 5 atti intitolata Diluvio (Vizözön, 1875), di tono satirico ed antireligioso, ma di ottima tecnica scenica.[1]

Con le sue commedie popolaresche (in ungherese népszinmü) quali Il puledro sauro (Sárga csikó, 1877) e Il borsellino rosso (Piros bugyelláris, 1878), si ispirò a József Szigeti e a Ede Szigligeti, iniziatori e creatori di questo genere teatrale, un po' ibrido per il suo pseudo-folclorismo, ma popolarissimo presso i contemporanei per il suo romanticismo idillico e l'esaltazione del mondo rurale e del contadino come eroe nazionale.[1]

Per alcuni decenni questi drammi tenevano il posto d'onore nei cartelloni dei teatri popolari e venivano tradotti anche in numerose lingue straniere.[1]

Il segreto del suo grande successo fu quello di aver coniugato e miscelato la tematica e la struttura dei drammi polizieschi occidentali all'ambiente contadino ungherese e di aver fatto del contadino un personaggio psicologicamente più complicato.[1]

Un altro campo pieno di successi e soddisfazioni per Csepreghy fu la sceneggiatura spettacolare e molto movimentata di alcuni famosi romanzi d'avventure, come per esempio quelli di Jules Verne.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Diluvio (Vizözön, 1875);
  • Il puledro sauro (Sárga csikó, 1877);
  • Il borsellino rosso (Piros bugyelláris, 1878).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Csepreghy, Ferenc, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 32.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Milano, Nuova Accademia, 1963.
  • Folco Tempesti, Storia della letteratura ungherese, Firenze, Sansoni/Accademia, 1969.
  • László Rónay, Abriß der ungarischen Literaturgeschichte, Corvina, 1997, ISBN 963-13-3911-4.
  • Bruno Ventavoli (a cura di), Storia della letteratura ungherese, 2 volumi, Lindau, 2004.

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