Felice Figliucci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Felice Figliucci (in latino Felix Filliucius; Siena, 4 maggio 1518Firenze, 20 ottobre 1595) è stato un umanista, filosofo e teologo italiano. Partecipò al Concilio di Trento, durante il quale pronunciò un'orazione in latino.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Siena intorno all'anno 1525, completò gli studi filosofici a Padova e, per qualche tempo, fu al servizio del cardinale del Monte, destinato a diventare papa Giulio III nel 1550. Dopo aver vissuto le piacevolezze mondane della corte, Figliucci entrò, nel 1551, nel convento domenicano di Firenze, dove assunse il nome di Alessio.

Nonostante fosse rinomato come oratore, poeta e profondo conoscitore del greco, il suo nome non è menzionato in opere sul Rinascimento come Die Wiederbelebung des classischen Alterthums di Georg Voigt o Il Seicento di Antonio Belloni.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Figliucci scrisse opere in italiano e traduzioni dal greco. Esse includono:

Tradusse in italiano il Catechismo latino del Concilio di Trento (Catechismo, cioè istruzione secondo il decreto del Concilio di Trento, 1567), più volte ristampato.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100227551 · ISNI (EN0000 0001 1000 7191 · SBN RMLV019502 · BAV 495/53137 · LCCN (ENno96016213 · GND (DE124622100 · BNE (ESXX1017211 (data) · BNF (FRcb14426806j (data) · NSK (HR000677237 · WorldCat Identities (ENviaf-100227551