Fegato di Falerii

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Fegato di Falerii Veteres
Fegato in terracotta da Falerii Veteres, tempio dello Scasato, 310-300 a.C. circa, Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Roma
Autoresconosciuto
Datafine IV secolo a.C. (310-300 a.C.)
Materialeterracotta
Dimensioni28×20 cm
UbicazioneMuseo nazionale etrusco di Villa Giulia, Roma, ritrovato in località "Lo Scasato", Civita Castellana, provincia di Viterbo

Il fegato di Falerii, o fegato di Falerii Veteres, è un modello in terracotta di fegato di montone o pecora trovato nei resti del tempio dello Scasato di Falerii Veteres, a Civita Castellana in provincia di Viterbo, usato dai sacerdoti aruspici per le divinazioni e in particolare per l'estispicina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene risalga alla fine del IV secolo a.C. (310-300 a.C.), ma da alcuni studiosi il modello è datato intorno al II secolo a.C., da altri è considerato contemporaneo al modello di fegato di Piacenza. Delle dimensioni di cm. 28 x 20, il manufatto, in terracotta d'impasto molto chiaro con miche tipico della zona di Falerii[1] venne rinvenuto tra il 1887 e il 1888 durante gli scavi in località detta "Lo Scasato" nel comune di Civita Castellana, tra i resti dell'antica Falerii Veteres.[2][3] È conservato dalla fine dell'Ottocento al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia di Roma.

Lo studioso Walter Burkert, uno dei massimi esperti della fase orientalizzante, ritiene che la diffusione dell'epatoscopia in Grecia e in Italia sia uno degli esempi più chiari di contatto culturale nel periodo orientalizzante tra mondo occidentale e mondo orientale, e che sia dovuta a piccoli movimenti migratori di personaggi carismatici provenienti dal mondo orientale, di cui non possiamo aspettarci di trovare molte tracce archeologicamente identificabili.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Tabanelli, La medicina nel mondo degli Etruschi, Firenze, Leo S. Olschki, 1963, p. 61.
  2. ^ (IT) Angiolo Pasqui, Civita Castellana (antica Faleria)– Avanzi di tempio etrusco scoperti in contrada «Celle», in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, Reale Accademia dei Lincei - Salviucci, 1887, pp. 137-139.
  3. ^ (IT) Adolfo Cozza, Civita Castellana (antica Faleria) — avanzi di antico tempio in contrada Lo Scasato, in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, Reale Accademia dei Lincei - Salviucci, 1888, pp. 414–33.
  4. ^ Walter Burkert, Da Omero ai Magi. La tradizione orientale nella cultura greca, Marsilio, Edizione seconda, Padova 1999 (in inglese Walter Burkert, The Orientalizing Revolution: Near Eastern Influence on Greek Culture in the Early Archaic Age, 1992, titolo originale Die orientalisierende Epoche in der griechischen Religion und Literatur, 1984

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angiolo Pasqui, Civita Castellana (antica Faleria)– Avanzi di tempio etrusco scoperti in contrada «Celle», Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, 1887, pp. 137–139.
  • Adolfo Cozza, Civita Castellana (antica Faleria) — avanzi di antico tempio in contrada Lo Scasato, in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, 1888, pp. 414–33.

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