Fanero

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Charles Sanders Peirce, l'inventore del termine

Con il termine fanero (fànero; dal greco antico φανερός, phanerós, "manifesto, visibile") si designa essenzialmente la totalità di ciò che appare alla nostra mente, filtrato dalle percezioni sensoriali.

Il termine (phaneron nell'originale inglese) fu coniato dal filosofo pragmatista e semioticista Charles Sanders Peirce (1839 - 1914) per indicare il concetto con un termine specifico, essendo le parole "fenomeno", "pensiero" e "idea" già comunemente utilizzate con molteplici significati. Così ne parla nel 1905[1]:

(EN)

«[...] by the phaneron I mean the collective total of all that is in any way or in any sense present to the mind, quite regardless of whether it corresponds to any real thing or not. If you ask present when, and to whose mind, I reply that I leave these questions unanswered, never having entertained a doubt that those features of the phaneron that I have found in my mind are present at all times and to all minds.»

(IT)

«[...] per fanero intendo la totalità complessiva di tutto ciò che in qualunque modo o in qualunque senso è presente alla mente, prescindendo del tutto dal fatto che ciò corrisponda o meno a cose reali. Se mi domandate: «Presente quando, e alla mente di chi?», io replico che lascio senza risposta queste domande, non avendo mai minimamente dubitato che quei caratteri del fanero che ho individuati nella mia mente sono presenti in ogni momento e a tutte le menti.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

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