Eusmed

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La European Union Strategy for Mediterranean Region (EUSMED) è la quinta Strategia Macroregionale, che si aggiunge alla quattro Macroregioni già costituite (Mar Baltico, Danubio, Adriatico-Ionio e Alpina) e riguarda tutti i paesi (Stati membri dell'UE e paesi non UE) e le Regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Mentre per le prime quattro Macroregioni, le Strategie sono state già varate ufficialmente dall’UE, la Macroregione Mediterranea è attualmente in attesa. La Strategia, si concentra su settori prioritari di reciproco interesse e i suoi obiettivi principali sono: economia verde e Blue economy; Soft economy; Istruzione e cultura; Turismo; Ricerca e Innovazione, Salute e salubrità.

Le Macroregioni[modifica | modifica wikitesto]

A seguito dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona, nel 2009, l'obiettivo della cooperazione territoriale, sociale ed economica è stato sancito come un’area di competenza condivisa tra l'Unione europea e gli Stati membri. Le strategie macroregionali sono gruppi di comunità e regioni di diversi paesi, che devono essere approvate dal Consiglio Europeo e sostenute con fondi europei, i quali dispongono delle medesime risorse (o di risorse complementari) e hanno obiettivi comuni. Tali strategie rappresentano un'opportunità per lo sviluppo di una regione più ampia, affrontando insieme sfide comuni per i paesi situati nella stessa area geografica, così contribuendo a raggiungere una coesione territoriale, sociale ed economica nonché una solida cooperazione tra i paesi. Inoltre, le strategie macroregionali sono importanti, non solo per una più stretta cooperazione economica o ambientale, ma anche per prevenire i conflitti e mitigare i rischi per la sicurezza. Le strategie macroregionali non sono nuovi soggetti istituzionali che si affiancano a quelli preesistenti, sono, bensì, realtà in cui si ricercano politiche coordinate in settori chiave rendendo così omogenei i territori coinvolti. Il vantaggio primario di tali alleanze strategiche macroregionali è quello di consentire ai vertici di negoziare direttamente con L’Unione Europea, senza doversi necessariamente scontrare con le procedure burocratiche dei singoli Paesi. La rifondazione e il futuro dell’Europa passano necessariamente attraverso queste realtà. Il Percorso intrapreso va in direzione della costruzione di un’Europa fondata sulle popolazioni, sulle comunità territoriali, sulla geografia umana. La Macroregione è: sia strumento di integrazione dei popoli (ossia modalità di partecipazione prodotta dell’Unione Europea verso i popoli, quindi nella direzione Europa-Cittadini); sia strumento dei popoli per le elaborazioni strategiche (ossia modalità di partecipazione dal basso verso l’Unione Europea, quindi nella direzione Cittadini-Europa).

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Fondamento giuridico normativo della Macroregione Mediterranea è rinvenibile nel Libro Bianco sulla governance europea, COM (2001), 428, in G.U.C.E. C 287 del 12 ottobre 2001 e nel Libro verde sulla coesione territoriale. Il parere del Commissario UE per la politica regionale Pawel Samecki (2009), ha inoltre evidenziato che non esiste un modello standard di Macroregione pur essendo, tali realtà, diventate parti integranti nel quadro della politica di coesione (cfr. Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni, COM (2016), anche sulla base di quanto disposto dal Regolamento UE n.1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e dalla Relazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni sul valore aggiunto delle strategie macroregionali (2013). Sulla base della normativa richiamata la Macroregione si caratterizza, dunque, quale processo in fieri, improntato a criteri di apertura, di standard rispettati e di compartecipazione trasparente. In un tale contesto l’Assemblea della Macroregione Mediterranea con propria mozione del 9 novembre 2018 ha richiesto al Difensore Civico presso la Regione Campania di procedere come sede pubblica ospitante, amministrazione procedente e formalizzatrice della Macroregione Mediterranea dotandola altresì di una propria segreteria organizzativa. In questo quadro giuridico-fattuale l’Ente Regione è quindi quello più prossimo alla Macroregione avendo “soggettività comunitaria” «nel momento in cui sono coinvolte nel processo esecutivo di iniziative configurate in norme comunitarie» (Corte Cost. 22 luglio 2004, n.258). Per tale ragione, con Decreto n. 9 del 12 novembre 2018 il Difensore Regionale Campano ha riconosciuto formalmente, mediante apposito atto amministrativo, i Gruppi di Azione (Action Groups) della Macroregione Mediterranea. I citati Gruppi di Azione sono finalizzati alla strategia macroregionale, formati ciascuno dai Responsabili e dal Coordinatore, nella composizione che di volta in volta viene aggiornata dalla segreteria organizzativa sulla base degli incarichi espletati e dei riscontri ricevuti in merito. In particolare, è riconosciuto il Comitato dei Coordinatori della Macroregione Mediterranea attraverso il quale viene garantita una governance aperta alla società civile e ciò al fine di far adottare al Consiglio Europeo la migliore strategia nel rispetto delle procedure e di ogni contributo pervenuto. Attraverso il predetto decreto è riconosciuta altresì l’Assemblea della Macroregione Mediterranea che è composta dai Responsabili degli Action Groups. La Macroregione si caratterizza quindi nella sua essenza come una struttura aperta, non top down ma placebased, con un’organizzazione interna dinamica da non consegnare a precostituiti apparati ma da tenere permanentemente disponibile alla partecipazione attiva di stakeholders.

Piano d’Azione[modifica | modifica wikitesto]

La European Union Strategy for Mediterranean Region (EUSMED) necessita di un Piano d’Azione continuo che garantisca la revisione della stessa strategia alla luce delle nuove esigenze emergenti e dei contesti in evoluzione. Il Piano d'Azione è il documento che definisce una sequenza di attività concrete e visibili che devono essere realizzate affinché la strategia stessa abbia successo. Il Piano d'Azione, inoltre, è intersettoriale. Le singole attività sono sviluppate congiuntamente a livello regionale e poi combinate a livello macro regionale. Lo sviluppo di un Piano d'Azione deve essere effettuato in stretto coordinamento con le realtà territoriali già esistenti e la loro regolamentazione, anche a livello europeo, per garantire coerenza ed efficienza. Al fine di risolvere le sfide che la Macroregione Mediterranea si prefigge, il Piano d'Azione si basa su pratiche e storie di successo già esistenti, che potrebbero fungere da linee guida per lo sviluppo futuro. Infatti, sulla base dei risultati già raggiunti, l'obiettivo ultimo è quello di creare sinergie e coordinamento tra le politiche e le iniziative dei paesi della Macroregione Mediterranea. Il primo passo necessario per il perseguimento di tali obiettivi è quello di ottenere un'immagine realistica dello stato corrente della Macroregione, fornendo una base sufficiente di prove basate su un'analisi qualitativa e quantitativa adeguata delle aree coinvolte. Un ruolo importante viene svolto in questa fase dalle organizzazioni, con un team di gestione, che fornisce input dettagliati nella fase preparatoria, selezionando le giuste aree prioritarie e identificando quelle attività che sono rilevanti per la Macroregione. Successivamente, è opportuno:

  • convocare tavole rotonde organizzate dalle rappresentanze al fine di favorire la partecipazione di esperti selezionati della società civile in grado di contribuire all'attuazione del Piano d'Azione dell'EUSMED;
  • istituire un forum annuale per garantire il corretto svolgimento del programma di lavoro;
  • convocare il Comitato degli alti funzionari degli Stati coinvolti, al fine di lavorare, insieme con i territori e le parti interessate del Mediterraneo, alla finalizzazione del Piano d'Azione EUSMED.

Poiché la European Union Strategy for Mediterranean Region (EUSMED) affronta una vasta gamma di questioni, queste ultime dovrebbero essere suddivise, per ragioni organizzative, tra pilastri e aree prioritarie. Il Piano d'Azione deve essere aggiornato regolarmente quando la Macroregione Mediterranea e il suo contesto si sviluppano, in seguito ad un accordo tra i coordinatori delle aree prioritarie, i coordinatori nazionali, gli Stati membri e le istituzioni europee, indicando i settori in cui è auspicabile la cooperazione e proponendo piattaforme di discussione e cooperazione. Un numero considerevole di organizzazioni, reti e iniziative regionali è coinvolto nell'EUSMED. La Macroregione Mediterranea deve fornire alle suddette organizzazioni un quadro strategico e istituzionale più ampio, beneficiando al contempo della loro esperienza e competenza. Fornendo un punto di riferimento comune, l'EUSMED può migliorare la coerenza della cooperazione nella Macroregione e contribuire a una migliore divisione del lavoro tra le reti esistenti al fine di evitare sovrapposizioni e rafforzare le sinergie. Per raggiungere gli obiettivi della European Union Strategy for Mediterranean Region (EUSMED) e del suo Piano d'Azione, è essenziale creare una governance integrata e coordinata della Macroregione Mediterranea, tra i vari settori della società e tra le autorità regionali e locali dei rispettivi paesi. Infatti, il successo complessivo della strategia dipende anche dal peso e dall'attenzione degli attori politici della Macroregione. Per tradurre la European Union Strategy for Mediterranean Region (EUSMED) in risultati effettivi, è necessario sviluppare un Piano d’Azione dettagliato. In realtà, questo è il principale passo necessario per individuare quali siano le aree di attività dell'Unione europea che richiedono un maggiore coordinamento all'interno della Macroregione Mediterranea e quali siano le strategie coerenti di finanziamento da attuare con successo per raggiungere gli obiettivi concordati per la Macroregione Mediterranea e comprendere, nel dettaglio, come ottenere il risultato desiderato entro un termine prefissatosi. È in fase di avvio la Strategia Mediterranea Economica Anticipata, in breve SMEA, che consiste nell'acquisizione e utilizzazione urgente di risorse economiche per far fronte alle gravi emergenze e per realizzare Progetti di sviluppo macroregionale, evitando ritardi con danni irreversibili in attesa dell'approvazione della Strategia da parte degli Organi dell'Unione Europea. La SMEA viene avviata attraverso l'Azione della Macroregione Mediterranea per Napoli, Capitale del Mediterraneo, che si concretizza in due step:

1. La cessione del credito pro soluto che la Macroregione Mediterranea vanta nei confronti dell'UE, ad un Istituto finanziario (cessionario). Tale operazione ha un duplice obiettivo: a) evitare che l'UE possa favorire altre Macroregioni senza nemmeno avviare un tavolo di concertazione con la Macroregione Mediterranea; b) evitare ulteriori ritardi nel varo della Strategia della citata Macroregione, che comporterebbe l'aggravarsi di squilibri territoriali;

2. Il varo delle spese per il funzionamento delle sedi istituzionali Macroregione Mediterranea in Napoli e per la realizzazione dei Progetti, in base ad uno schema redatto dall'Amministrazione Pubblica procedente, verranno sostenute attraverso i fondi acquisiti dalla cessione del credito

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]