Euphrasia stricta
Eufrasia stretta | |
---|---|
Euphrasia stricta | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Orobanchaceae |
Tribù | Rhinantheae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Scrophulariales |
Famiglia | Scrophulariaceae |
Genere | Euphrasia |
Specie | E. stricta |
Nomenclatura binomiale | |
Euphrasia stricta J.P.Wolff ex J.F.Lehm., 1809 | |
Nomi comuni | |
Euphrasia rigida |
Eufrasia stretta (nome scientifico Euphrasia stricta J.P.Wolff ex J.F.Lehm., 1809) è una pianta vascolare appartenente alla famiglia Orobanchaceae.[1]
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome generico deriva da una parola greca "εuφροσύνη" (= gioia, allegria, diletto, ilarità)[2], mentre quello specifico (stricta) significa "dritta, rigida, in posizione verticale" e fa riferimento al portamento della pianta.[3][4][5].
Il nome scientifico è stato definito prima dal botanico germanico specializzato nelle spermatofite Johann Friedrich Lehmann (1781-1831) e poi successivamente perfezionato dal botanico e fisico germanico (bavarese) Johann Philipp Wolff (1743-1825) nella pubblicazione ""Primae Lineae Florae Herbipolensis: quas speciminis loco inauguralis ut summos in universa arte medica honores adipiscatur, placido eruditorum examini / submittit ad diem iv. Februarii MDCCCIX. Joannes Fridericus Lehmann. Herbipoli - 43 (1809)."" del 1809.[6]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Queste piante arrivano ad una altezza massima di 10 - 40 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Queste piante sono inoltre emiparassite (parzialmente parassite) e possiedono "orobanchina" un composto vegetale che provoca l'annerimento delle foglie quando sono secche.[4][7][8][9][10]
Radici[modifica | modifica wikitesto]
Le radici sono dei piccoli fittoni.
Fusto[modifica | modifica wikitesto]
La parte aerea del fusto è eretta, semplice o ramificata.
Foglie[modifica | modifica wikitesto]
In questa pianta sono presenti sia foglie che brattee (simili alle foglie), mentre sono assenti le stipole. Le foglie hanno delle forme ovali con apice ottuso e con 3 - 6 dentelli laterali non acuminati. La disposizione delle foglie e delle brattee lungo il caule è opposta. Le bratteole sono posizione all'altezza dell'infiorescenza e sono più larghe delle foglie (con la massima larghezza nel terzo inferiore); sono provviste di 4 - 8 dentelli acuti (con angoli minori di 90°) e mucronati, lunghi 1,5 - 3,5 mm; normalmente sono glabre (o con qualche pelo ghiandoloso).
Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]
Le infiorescenze sono formate da singoli fiori raccolti in racemi spiciformi.
Fiore[modifica | modifica wikitesto]
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e zigomorfi. Lunghezza del fiore: 7 – 10 mm.
- Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
- X, K (5), [C (5), A 2+2], G (2), supero, capsula[8]
- Calice: il calice è costituito da 5 sepali saldati insieme ed è glabro (o con qualche pelo ghiandoloso). Lunghezza del calice: 4 - 5,5 mm.
- Corolla: la corolla composta da 5 petali (a volte embricati) è gamopetala e zigomorfa, ossia bilabiata; il labbro superiore ha una forma che ricorda un elmo squadrato dal bordo smarginato o anche bilobo con un orlo rovesciato all'indietro; il labbro inferiore è a tre lobi anch'essi con i bordi smarginati e a loro volta divisi in due lobi. La corolla è priva di sperone, sacco o gozzo. I due labbri formano un angolo retto. Il colore è bianco o giallo (talvolta è screziata di porpora); il labbro superiore è tinto di violetto. Lunghezza della corolla: 6 – 8 mm.
- Androceo: l'androceo possiede 4 stami didinami (2 lunghi e 2 brevi) con filamenti adnati alla corolla. Le antere sono sagittate, biloculari e deiscenti mediante due fessure longitudinali. Le sacche polliniche sono divergenti e il polline è tricolpato.
- Gineceo: il gineceo è supero e bicarpellare e normalmente è biloculare; la placentazione assile o parietale; lo stilo è unico con stigma bifido. Gli ovuli per ogni loculo sono numerosi. Il disco nettarifero è posizionato attorno alla base dell'ovario.
- Fioritura: da maggio a ottobre.
Frutti[modifica | modifica wikitesto]
I frutti sono delle capsule clavato-compresse non sporgenti dal calice con deiscenza variabile; all'apice è più o meno marginata e cigliata. I semi, con forme angolose, sono provvisti di endosperma.
Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Centro - Europeo.
- Distribuzione: in Italia è comune ovunque (escluse le isole); è presente nelle Alpi e su tutti i rilievi europei collegati alle Alpi.[12] Nel resto dell'Europa è comune ovunque (esclusa la Gran Bretagna).[13]
- Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i prati aridi; ma anche i ghiaioni e le pietraie. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.[12]
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1000 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e in parte quello subalpino (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
Fitosociologia[modifica | modifica wikitesto]
Dal punto di vista fitosociologico Euphrasia stricta appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]
- Formazione : delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche
- Classe : Festuco-Brometea
- Ordine : Brometalia erecti
- Classe : Festuco-Brometea
- Formazione : delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione[14][15]) distribuiti in tutti i continenti. Il genere Euphrasia è distribuito in Europa, Asia settentrionale e Nord America; le sue specie preferiscono climi freddi e temperati delle regioni extratropicali. Comprende circa 170 - 350 specie di cui almeno 18 sono presenti nella flora spontanea italiana.[9]
Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]
La classificazione tassonomica del Euphrasia stricta è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa il suo genere apparteneva alla famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) è stata assegnata alla famiglia delle Orobanchaceae (tribù Rhinantheae).[16]
Sandro Pignatti nella sua “Flora d'Italia”[17] divide il genere in due “gruppi”: sezione CILIATAE con capsula cigliata al margine; e sezione ANGUSTIFOLIAE con capsula glabra. Euphrasia stricta appartiene al primo gruppo insieme alle altre seguenti specie spontanee del territorio italiano:
- Euphrasia alpina Lam. - Eufrasia alpina;
- Euphrasia kerneri Wetts. - Eufrasia di Kerner;
- Euphrasia picta Wimm. - Eufrasia variopinta;
- Euphrasia marchesetti Wetts. - Eufrasia di Marchesetti;
- Euphrasia rostkoviana Hayne - Eufrasia officinale;
- Euphrasia hirtella Jordan – Eufrasia pelosetta;
- Euphrasia pulchella Kerner – Eufrasia gracile;
- Euphrasia liburnica Wetts. - Eufrasia della Liburnia;
- Euphrasia minima Jacq. ex DC. - Eufrasia minima.
Quasi tutte queste specie frequentano il nord Italia e la zona alpina (a parte Euphrasia liburnica) per cui facilmente si creano degli ibridi; inoltre sono specie molto simili, per cui a volte risulta difficile la separazione in specie diverse.
Variabilità[modifica | modifica wikitesto]
Questa specie è variabile nella pelosità delle brattee e del calice e presenta anche fenomeni di dimorfismo stagionale. Alcune checklist[1] considerano valida la seguente varietà:
- Euphrasia stricta var. tatarica (Fisch. ex Spreng.) Fernald & Wiegand, 1915
Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[13]
- Euphrasia parviflora Lange
- Euphrasia asturica Pugsley
- Euphrasia brevipila Burnat & Gremli
- Euphrasia brevipila subsp. tenuis
- Euphrasia condensata Jord.
- Euphrasia ericetorum Jordan
- Euphrasia majalis Jord.
- Euphrasia pumila A. Kern.
- Euphrasia reuteri Wettst.
- Euphrasia tavastiensis W. Becker
- Euphrasia tenuis (Brenner) Wettst. (1896)
- Euphrasia brevipila Burnat & Gremli subsp. brevipila
- Euphrasia stricta J. F. Lehm. subsp. stricta
- Euphrasia stricta subsp. brevipila
- Euphrasia stricta subsp. brevipila (Burnat & Gremli) Hartl
- Euphrasia stricta var. brevipila (Burnat & Gremli) Hartl
- Euphrasia stricta var. tenuis (Brenner) Jalas
Specie simili[modifica | modifica wikitesto]
La forma della corolla (labiata) del fiore avvicina la pianta di questa voce ai generi della famiglia delle Lamiaceae che tuttavia si distinguono in quanto il calice delle Lamiaceae è a cinque denti (pentamero) e il frutto è un tetrachenio.
Qui di seguito sono descritte alcune specie di Euphrasia simili alla specie di questa voce:[7]
- Euphrasia pectinata Ten., 1811: è da debolmente setolosa a fortemente pelosa sulle brattee e sul calice (lunghezza del calice: 5 – 7 mm); è distribuita (oltre che in Italia) anche nel resto dell'Europa (escluso il Nord).[18]
- Euphrasia tatarica Spreng., 1825: attualmente è considerata un sinonimo della specie E. pectinata.[19]
- Euphrasia nemorosa (Pers.) Wallr., 1815: anche questa specie può essere confusa con E. stricta, ma è presente solamente nell'Europa centrale e al Nord.[20]
Nell'ambito dello stesso genere le differenze tra la varie specie di Euphrasia sono estremamente deboli anche a causa della variabilità di questo genere. Anche le foglie, in genere, sono soggette a varietà morfologiche, tuttavia hanno dei caratteri abbastanza specifici per cui possono essere utili per distinguere una specie dall'altra. Il disegno, a lato (tratto da Pignatti), mostra la forma delle foglie di alcune specie della sezione Cilatae.
Usi[modifica | modifica wikitesto]
Farmacia[modifica | modifica wikitesto]
Nella medicina popolare questa specie (e altre dello stesso genere) erano utilizzate per la cura della vista. Da qui la denominazione italiana di "Luminella".[7]
Altre notizie[modifica | modifica wikitesto]
La eufrasia rigida in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
- (DE) Steifer Augentrost
- (FR) Euphraise dressée
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b The Plant List - Checklist Database, su theplantlist.org. URL consultato il 14 novembre 2014.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 159.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 14 novembre 2014.
- ^ a b Motta 1960, Vol. 2 - pag. 186.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 363.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 14 novembre 2014.
- ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 583.
- ^ a b Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ a b Judd 2007, pag. 496.
- ^ Strasburger 2007, pag. 852.
- ^ Conti et al. 2005, pag. 94.
- ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 248.
- ^ a b EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 14 novembre 2014.
- ^ Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Vol.2, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, pag. 850, ISBN 88-7287-344-4.
- ^ Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 20 ottobre 2014.
- ^ Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 21 agosto 2009.
- ^ Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 580, ISBN 88-506-2449-2.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 14 novembre 2014.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 14 novembre 2014.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 14 novembre 2014.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 2, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 583, ISBN 88-506-2449-2.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume 2, Bologna, Zanichelli, 2004, pag. 248.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 2, 1960, pag. 186.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Euphrasia stricta
- Wikispecies contiene informazioni su Euphrasia stricta
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Euphrasia stricta IPNI Database
- Euphrasia stricta The Plant List - Checklist Database
- Euphrasia stricta EURO MED - PlantBase Checklist Database