Eunuco etiope

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Rembrandt, Battesimo dell'eunuco, 1626 ca.
Un dittico in vetro colorato che mostra i battesimi dell'eunuco etiope da parte di San Filippo Evangelista e di Gesù Cristo da parte di San Giovanni Battista, dalla Cattedrale dell'Incarnazione (Garden City, New York).

L'eunuco etiope (in lingua ge'ez: ኢትዮጵያዊው ጃንደረባ) è un personaggio del Nuovo Testamento, la cui conversione al cristianesimo è narrata in Atti 8[1].

Racconto biblico[modifica | modifica wikitesto]

L'angelo disse a Filippo diacono di andare sulla strada che congiunge Gerusalemme a Gaza, dove incontrò l’eunuco etiope, tesoriere della regina Candace (greco antico: Κανδάκη; nella lingua meroitica, "Candace" significava "regina" o forse "donna reale"). L'eunuco era stato a Gerusalemme per adorare Dio (Atti 8:27[2]) e stava tornando a casa. Seduto sul suo carro, stava leggendo il Libro di Isaia, in particolare Isaia 53:7-8[3], quando Filippo gli chiese: «Capisci quello che stai leggendo?». Disse di no («Come posso capire se non ho un insegnante che me lo spieghi? »), e domandò a Filippo di spiegargli il testo. Filippo gli raccontò il Vangelo di Gesù, e l'etiope gli espresse il desiderio di essere battezzato. Scesero in una fonte d'acqua, tradizionalmente ritenuta la fontana del Dhirweh, vicino ad Halhul[4], e Filippo lo battezzò.

Nella Bibbia di re Giacomo e in quella di Douay-Rheims, l’etiope afferma: «Credo che Gesù Cristo sia il Figlio di Dio» (verso 37), passaggio omesso nella maggior parte delle versioni moderne. DA Hubbard suggerisce che la confessione «non è supportata nei migliori manoscritti (cioè il tipo di testo alessandrino)», sebbene l'etiope sia ancora «uno degli eminenti convertiti negli Atti».[5]

Ciò accaduto, Filippo fu improvvisamente portato via dallo Spirito del Signore, e l'eunuco "se ne andò esultante" (verso 39).

Tradizioni cristiane[modifica | modifica wikitesto]

Il Padre della Chiesa sant'Ireneo di Lione nel suo libro Adversus Haereses (una prima opera teologica anti- gnostica) 3:12:8 (180 d.C.), scrisse riguardo all'eunuco etiope: «Quest'uomo (Simeon Bachos l'Eunuco) fu mandato anche nelle regioni dell'Etiopia, per predicare ciò che egli stesso aveva creduto, che c'era un solo Dio predicato dai profeti, ma che il Figlio di questo (Dio) era già apparso in carne umana, ed era stato condotto come una pecora al macello, e tutte le altre affermazioni che i profeti fecero riguardo a lui». Nella tradizione della Chiesa ortodossa etiope veniva chiamato Bachos ed è conosciuto come un ebreo etiope con il nome di Simeone il Nero, menzionato in Atti 13:1[6].[7][8]

Uno dei luoghi tradizionali del battesimo è la sorgente di Ein Hanya.[9] Altri collocano il tradizionale luogo del battesimo presso la fontana di Dhirweh, vicino a Halhul.[4]

Valutazione e interpretazione[modifica | modifica wikitesto]

La religione di origine dell'eunuco etiope è significativa per le successive implicazioni della sua conversione al cristianesimo. Ci sono molte teorie in competizione per lo status religioso pre-conversione dell'eunuco in relazione al giudaismo e al cristianesimo.

Stato religioso Evidenza Sostenitori
Ebreo

Dopo la storia dell'eunuco etiope, Ireneo scrisse: "La conversione è più difficile per i gentili che per gli ebrei", indicando che l'eunuco era un ebreo. Charles Francis Potter ha suggerito che l'eunuco potrebbe essere stato un esseno.[10]

Ponzio (morto c. 260)[11], Ireneo (c. 130 – 202)[12]
Ebreo-gentile L'eunuco occupa una "posizione intermedia tra ebreo e gentile", che potrebbe indicare lo status di proselito o timorato di Dio[13] san Girolamo (c. 347 – 420)[14]
Gentile L'eunuco doveva essere un gentile perché era etiope. Eusebio di Cesarea (c. 275 – 339)[15], Efrem il Siro (c. 306 – 373), Beda il Venerabile (c. 672 – 725), Niceforo Callisto (c. 1256 – 1335), Nicola di Lira (c. 1270 – 1349) e Martin Lutero (1483–1546)[13]
proselito L'eunuco "deve essere letto come un proselito (un pieno convertito al giudaismo) poiché Atti presenta Cornelio il centurione come il primo gentile ad essere battezzato nella comunità cristiana" D.A Hubbard,[5] Lancelot Andrewes (1555–1626),[16]; Giovanni Calvino (1509–1564),[17]; John Wesley (1703-1791)[18]
timorato di Dio L'eunuco non può essere stato un proselito e deve essere stato un timorato di Dio "poiché Deuteronomio 23:1[19] avrebbe proibito a un maschio castrato di diventare un proselito".[13] Paul Mumo Kisau[20], C.K. Barrett[21], Justo L. González[22] e molti studiosi contemporanei
Illustrazione del Menologion di Basilio II relativa a Filippo e all'eunuco etiope.

Gli studiosi moderni tendono a collocare l'eunuco etiope nella " posizione intermedia tra l'ebreo e il gentile". Scott Shauf suggerisce che "il punto principale della storia è di portare il Vangelo fino alla fine della terra, non di stabilire una missione per i Gentili", e quindi Luca "non porta in primo piano lo status di gentile dell'etiope". Tuttavia, "il suggerimento che l'eunuco sia o almeno potrebbe essere un gentile nella storia, sia per la sua descrizione etnica che forse fisica" può risultare più probabile che se fosse stato esplicitamente classificato.[23]

Ernst Haenchen si basa sull'opera di Ferdinand Christian Baur (1792–1860) per concludere che "l'autore degli Atti ha reso intenzionalmente ambigua l'identità religiosa dell'eunuco" in modo da preservare sia la tradizione che rivendicava Cornelio come il primo gentile convertito che la tradizione che rivendicava tale primato per l'eunuco etiope.[13]

Sessualità[modifica | modifica wikitesto]

I commentatori generalmente suggeriscono che la combinazione di "eunuco" insieme al titolo "ufficiale di corte" indichi un eunuco nel senso letterale del termine, il quale sarebbe stato escluso dal Tempio in base alla restrizione prevista da Deuteronomio 23:1[24].[25][26] Alcuni studiosi sottolineano che gli eunuchi erano esclusi dal culto ebraico ed estendono l'inclusione di questi uomini nel Nuovo Testamento ad altre minoranze sessuali; Il prete cattolico gay John J. McNeill, citando usi non letterali della parola "eunuco" in altri passaggi del Nuovo Testamento, come Matteo 19:12[27][28], scrive che gli piace pensare all'eunuco come al "primo cristiano gay battezzato"[29]; il pastore presbiteriano Jack Rogers scrive che "il convertito al cristianesimo proviene da una minoranza sessuale e da un'altra razza, etnia e nazionalità insieme» [30], fatto che chiama i cristiani ad essere radicalmente inclusivi e accoglienti.

Razza e origini[modifica | modifica wikitesto]

Il battesimo dell'eunuco della regina Candace (1625–30 circa, attribuito a Hendrick van Balen e Jan Brueghel il Giovane).

"Candace" era il nome dato nella storiografia greco-romana a tutte le donne governanti o consorti del Regno di Kush (parte dell’odierno Sudan). La capitale era Meroë, e il titolo di "Candace" deriva da una parola meroitica ‘,kdke, che si riferiva a qualsiasi donna reale.[31] "Etiope" era un termine greco per i popoli dalla pelle nera in generale, spesso applicato al Regno di Kush (che era ben noto agli ebrei e spesso menzionato nella Bibbia ebraica). L'eunuco non proveniva dalla terra oggi conosciuta come Etiopia, che corrisponde all'antico Regno di Aksum. che conquistò Kush nel IV secolo. Il primo scrittore a chiamarla Etiopia fu Filostorgio intorno al 440.[32]

Alcuni studiosi, come Frank M. Snowden Jr., interpretano la storia come un'enfasi sul fatto che le prime comunità cristiane accettavano membri indipendentemente dalla razza: "Gli etiopi erano il metro con cui l' antichità misurava i popoli di colore".[33][34] Altri, come Clarice Martin, scrivono che si tratta di un commento sulla religione piuttosto che sui suoi aderenti, mostrando l'estensione geografica del cristianesimo; Gay L. Byron va oltre, dicendo: "L'eunuco etiope fu usato da Luca per indicare che la salvezza poteva estendersi anche agli etiopi e ai neri".[35] David Tuesday Adamo suggerisce che la parola usata qui (Αίθίοψ, aithiops ) sia meglio tradotta semplicemente come "africano".[36]

Figure correlate[modifica | modifica wikitesto]

CK Barrett contrappone la storia dell'eunuco etiope a quella di Cornelio il Centurione, un altro convertito. Egli osserva che mentre l'etiope continua il suo viaggio verso casa ed esce dalla narrazione, Cornelio e i suoi seguaci formano un'altra chiesa in Giudea, ipotizzando che questo fatto rifletta il desiderio di Cornelio e dei suoi di concentrarsi su Pietro piuttosto che su Filippo.[21] Robert O'Toole sostiene che il modo in cui Filippo viene portato via è parallelo al modo in cui Gesù scompare dopo aver parlato ai discepoli sulla via di Emmaus in Luca 24[37].[38]

Esistono parallelismi letterari tra la storia dell'eunuco etiope in Atti e quella di Ebed-Melech, un eunuco etiope menzionato in Geremia 38:4-13; 39:15-18[39].[40]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Atti 8, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Atti 8:27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Isaia 53:7-8, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ a b (EN) C.R. Conder, Tent Work in Palestine, vol. 2, Londra, Bentley on behalf of the Palestine Exploration Fund, 1879, p. 76, OCLC 23589738.
  5. ^ a b D. A. Hubbard, Ethiopian eunuch, in Douglas (a cura di), New Bible Dictionary, InterVarsity Press, 1962, p. 398.
  6. ^ Atti 13:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ Paulos Yohannes, Filsata : the feast of the Assumption of the Virgin Mary and the Mariological tradition of the Ethiopian Orthodox Tewahedo Church, New Jersey, Princeton Theological Seminary, 1988, OCLC 22377610.
  8. ^ History of the Church, su stmichaeleoc.org. URL consultato il 18 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2021).
  9. ^ (EN) Naama Riba, The Ein Hanya spring: a charming, spruced-up Jerusalem spot free of Palestinians, in Haaretz, 16 marzo 2018.
  10. ^ Charles Francis Potter, The Lost Years of Jesus Revealed, 2ª ed., New York, Fawcett Gold Medal, 1962, pp. 103, ISBN 0449130398.
  11. ^ (EN) Pontius the Deacon, Life and Passion of Saint Cyprian.
  12. ^ (EN) St Irenaeus, Against Heresies, a cura di Böer, Veritatis Splendor Publications, 2012.
  13. ^ a b c d (EN) Sean D. Burke, Queering the Ethiopian Eunuch: Strategies of Ambiguity in Acts, Fortress Press, 2013.
  14. ^ (EN) Jerome, The Principal Works of St. Jerome, traduzione di W. H. Freemantle, Grand Rapids, Mich, Eerdmans, 1954, OCLC 16266331.
  15. ^ (EN) Eusebius, The History of the Church from Christ to Constantine, a cura di Louth, traduzione di G. Williamson, Rev., Penguin, 23 novembre 1989.
  16. ^ (EN) Lancelot Andrewes, Ninety-six Sermons, Nabu Press, 2011, ISBN 9781174708121.
  17. ^ (EN) John Calvin, Calvin's New Testament Commentaries, Volume 6: Acts 1-13, Grand Rapids, Mich.; Carlisle England, Wm. B. Eerdmans Publishing Company, 1995, ISBN 9780802808066.
  18. ^ (EN) John Wesley, John Wesley's Notes on the Whole Bible: New Testament, Benediction Classics, 2010, ISBN 9781849026352.
  19. ^ Dt 23:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  20. ^ Paul Mumo Kisau, Acts of the Apostles, in Adeyemo (a cura di), Africa Bible Commentary, Zondervan, 2006, p. 1314.
  21. ^ a b Charles Kingsley Barrett, A Critical and Exegetical Commentary on the Acts of the Apostles: Preliminary introduction and commentary on Acts I-XIV, Volume 34 of International critical commentary on the Holy Scriptures of the Old and New Testaments, vol. 1, Edinburgh, T&T Clark, 1998, ISBN 978-0-567-09653-1.
  22. ^ (EN) Justo L. Gonzalez, Acts: The Gospel of the Spirit, First, Maryknoll, N.Y., Orbis Books, 30 novembre 2001, ISBN 9781570753985.
  23. ^ Scott Shauf, Locating the eunuch: characterization and narrative context in Acts 8:26-40, in Catholic Biblical Quarterly, vol. 71, n. 4, 2009, p. 774, JSTOR 43726615.
  24. ^ Deuteronomio 23:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  25. ^ John MacArthur, New Testament Commentary, Volume 6: Acts 1-12, Moody, 1994, p. 254, ISBN 0-8024-0759-5.
  26. ^ Luke T. Johnson e Daniel J. Harrington, The Acts of the Apostles, Liturgical Press, 1992, p. 155, ISBN 0-8146-5807-5.
  27. ^ Matteo 19:12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  28. ^ John J. McNeill, The Church and the homosexual, 4ª ed., Beacon Press, 1993, pp. 63–65, ISBN 9780807079317.
  29. ^ John J. McNeill, Freedom, Glorious Freedom: The Spiritual Journey to the Fullness of Life for Gays, Lesbians, and Everybody Else, Lethe, 2010, p. 211, ISBN 9781590211489.
  30. ^ Jack Rogers, Jesus, the Bible, and Homosexuality, Westminster John Knox, 2009. p. 135
  31. ^ William Yewdale Adams, Nubia: Corridor to Africa, Princeton University Press, 1977, p. 260, ISBN 978-0-691-09370-3.
  32. ^ Edwin M. Yamauchi, Acts 8:26-40: Why the Ethiopian Eunuch Was Not from Ethiopia, in Darrell L. Bock e Buist M. Fanning (a cura di), Interpreting the New Testament Text: Introduction to the Art and Science of Exegesis, Crossway, 2006, pp. 351–66.
  33. ^ Frank M. Snowden, Blacks in Antiquity: Ethiopians in the Greco-Roman experience, 3rd, Harvard University Press, 1970, p. 2, ISBN 0-674-07626-5.
  34. ^ Ben Witherington, The Acts of the Apostles: A socio-rhetorical commentary, Eerdmans, 1998, p. 295, ISBN 0-8028-4501-0.
  35. ^ Gay L. Byron, Symbolic blackness and ethnic difference in early Christian literature, Psychology Press, 2002, pp. 105–115, ISBN 9780203471470.
  36. ^ David Tuesday Adamo, Africa and Africans in the New Testament, Lanham, University Press of America, 2006, pp. 89–91.
  37. ^ Luca 24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  38. ^ R.F. O'Toole, Philip and the Ethiopian Eunuch (Acts Viii 25-40), in Journal for the Study of the New Testament, vol. 5, n. 17, 2016, pp. 25–34, DOI:10.1177/0142064X8300501705, ISSN 0142-064X (WC · ACNP).
  39. ^ Ger 38:4-13; 39:15-18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  40. ^ Juan Vicente Estigarribia, Commentaries on the Historicity of Acts of the Apostles 8, 26–39, in Beiträge zur Sudanforschung, vol. 5, 1992, pp. 39–46.

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