Eunomica

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Eunomica è un aggettivo qualificativo, anche nel genere maschile eunomico, che può diventare, in determinati casi, anche un sostantivo.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Origina da Eunomia, figura mitologica figlia di Zeus e Temi, che in armonia con le sue sorelle, le Ore, si occupava di garantire il corretto andamento dell'ordine naturale e delle stagioni sulla terra[1].

Origine del termine[modifica | modifica wikitesto]

Eunomica/o si ricollega anche al sostantivo Eunomia utilizzato con una precisa accezione politica e legislativa per la prima volta dal legislatore di Atene Solone, nel suo famoso componimento dall'omonimo titolo εΰχοσμον[2], con il significato di “Buon Governo”, ossia buon ordine e buone regole per lo sviluppo armonioso di un contesto sociale eticamente evoluto[collegamento interrotto][3], contrapposto al “Malgoverno” che genera depauperamento e crisi sociale.

Buon governo significa anche non accettare dominazioni da un tiranno[4].

Il valore giuridico del significato si collega anche a Licurgo, il cui padre, infatti, è per tradizione chiamato Eunomo, probabilmente proprio con l'accezione di “buon governo”, un'ipostasi onomastica che, di fatto, rende Licurgo figlio di colui che porta nel suo nome il significato stesso di “buon governo”[5].

Generalità e significato[modifica | modifica wikitesto]

Dal sostantivo originale si è passati alla coniazione dell'aggettivo qualificativo, a vari gradi di declinazione grammaticale, e all'aggettivo sostantivato, quando prende funzione di sostantivo.

L'aggettivo “Eunomica”, “Eunomico”, diventa un rafforzativo di significato che contiene tutti i valori intrinseci del termine “Eunomia”, ossia “ciò che è buono e giusto, a livello economico, governativo e legislativo, per generare un buon sistema di governo”. Il termine mantiene di fatti l'origine lessicale e filosofica del sostantivo Eunomia: eu, (εὖ) il buono e il bene[6], ossia tutto ciò che è buono è bello e viceversa, e nomos (νόμος), ciò che è stabilito, legge, regola, canone, prassi[7].

Gli esempi del suo utilizzo sono tanti e tutti legati indissolubilmente al significato di Eunomia, traslato in forma aggettivale[8].

Nel contemporaneo il termine assume un'accezione più ampia che aggiunge come valore fondamentale per il buon governo anche l'Economia sociale[9], riprendendo un concetto che si ritrova anche nella Politica di Aristotele: “… Ciò è chiaro in forza del principio fondamentale: la felicità deve esistere in unione con la virtù e felice si deve dire uno stato non guardando a una sua particolare sezione, ma a tutti i cittadini…[10], ossia una buona Economia[11] e delle giuste Leggi per il raggiungimento della felicità di tutto il complesso sistema sociale universale.

L'aggettivo si carica anche di una forte componente culturale che sottolinea un atto progettuale tendente all'equità sostenibile in materia economica, sociale e giuridica per un futuro sociale positivo.

Si può, quindi, affermare che nel contemporaneo il significato si sia arricchito aggiungendo spessore al suo valore di benessere sociale, raggiunto attraverso un complesso sistema di eque norme.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Voce “Eunomia”, da Dizionario della Mitologia Greca e Latina, 1999, p. 309-522
  2. ^ “Elegia”, εΰχοσμον, Didattica Lingua Greca, corso 2008, Università di Bologna. Solone Fr. 4
  3. ^ Da L'eunomia nell'antichità, di Eva Cantarella, in“Progetto dei 2000”, Carta dei valori, codice etico e regolamento buone prassi, 2010, pp. 2-3 http://www.p2000.it/pdf/allegato_2_1.pdf[collegamento interrotto]
  4. ^ Come indica Tucidide, I, 18, 1, vedi Poesia e convivialità a Sparta arcaica. Nuove prospettive di studio, di Luana Quattrocelli, in “Chaiers du Centre Gustave Glotz”, XIII, 2002, nota 6, p. 8, in Persée
  5. ^ Voce “Licurgo”, da Dizionario di Storia, Treccani Online, “Licurgo Legislatore spartano. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di Eunomo, nel quale è probabilmente da riconoscere una ipostasi del buon governo (eunomia).”, 2010, http://www.treccani.it/enciclopedia/licurgo_%28Dizionario-di-Storia%29/
  6. ^ Avverbio che significa “il buono, il bello, il giusto. Talvolta usato in senso esclamativo. Vedere http://biblesuite.com/greek/2095.htm
  7. ^ Sostantivo che significa la norma, la legge in senso generale, vedere http://biblesuite.com/greek/3551.htm
  8. ^ A titolo esemplificativo l'aggettivo si ritrova con questo significato ad esempio in: Manifesto della Cultura Eunomica, Teologia della parola: per una comprensione sinfonica della parola di Dio alla luce della costituzione dogmatica “Dei Verbum” Archiviato il 12 maggio 2014 in Internet Archive., (con una lieve diversità di significante) di Domenico Concolino, 2006; Sovranità della legge: la legislazione di Demetro del Falero ad Atene (317-307 a.C.), di Antonio Mario Banfi, 2010, Rime Piacevoli, di Giovan Battista Fagiuoli, parte II, 1730. Oppure nella versione aggettivale inglese eunomical, vedi ad esempio: Institutional Design and Fuller's “Case Against Freedom Archiviato il 12 maggio 2014 in Internet Archive., di Stuart Toddington; Architectures of Justice: Legal Theory and the Idea of Istitutional Design, di Henrik Palmer Olsen, Stuart Toddington, 2007, The gentleman's magazine, and historical chronicle, from January to June, 1833, Vol. CIII, di Sylvanus Urban, The Principles of Social Order, Selected Essays of Lon L. Fuller, Kennety I. Winston, 1981.
  9. ^ Voce “Economia Sociale di Mercato”, da Dizionario di Economia e Finanza, Treccani Online, Sistema economico che si basa sull'equilibrio di due variabili: equità e giustizia sociale e liberismo mercantile, 2012, http://www.treccani.it/enciclopedia/economia-sociale-di-mercato_%28Dizionario_di_Economia_e_Finanza%29/
  10. ^ Politica, Aristotele, Lib. VII, c. 9
  11. ^ Economia, termine di origine greca che significa οἱκονομία οἶκος (oikos οἱκονομία οἶκος (oikos), "casa), "casa" e νόμος (nomos), "norma" o "legge" e quindi "legge, norma, regola della casa, intesa come la ricerca di un sistema “normato che regoli l'intero ordine economico in ottica del “buon padre di famiglia (Nel Codice Civile, Libro IV, Titolo I, Capo II, Sezione I, art. 1176, si dice “Nell'adempiere l'obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia”), per la crescita consapevole a beneficio di tutti i membri appartenenti ad un contesto sociale circoscritto.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]