Eudontomyzon danfordi

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Lampreda balcanica
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumAgnatha
SuperclasseCyclostomata
ClasseCephalaspidomorphi
OrdinePetromyzontiformes
FamigliaPetromyzontidae
SottofamigliaPetromyzontinae
GenereEudontomyzon
SpecieE. danfordi
Nomenclatura binomiale
Eudontomyzon danfordi
Regan, 1911

La lampreda dei Carpazi o lampreda balcanica (Eudontomyzon danfordi) è un agnato d'acqua dolce della famiglia Petromyzontidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale popola le acque di alcuni affluenti di destra del Danubio come il Tisza ed il Timiș, nella regione dei Carpazi, negli stati di Slovacchia, Ungheria, Romania e Ucraina.

Vive sempre in acqua dolce nella zona della trota in acque fresche, correnti e ben ossigenate.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ha il caratteristico aspetto delle lamprede, con bocca circolare priva di mascelle, 7 fori branchiali e corpo anguilliforme. È l'unica specie del genere Eudontomyzon a condurre vita predatrice (le altre specie non si nutrono da adulti) e per avere quindi denti appuntiti all'interno della bocca.

Il colore è bruno, grigio o verdastro sul dorso e biancastro o giallastro su fianchi e ventre. La pinna caudale è trasparente ed incolore (al contrario che in altre lamprede).

Le dimensioni possono raggiungere i 30 cm ma mediamente sono inferiori ai 20 e perfino ai 15 cm.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si ciba di altri pesci che uccide per poi succhiarne il sangue e la carne con la bocca a ventosa. Può anche cibarsi di pesci già morti. Le prede più piccole vengono ingerite intere.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Avviene in primavera nei corsi alti dei torrenti in cui vive. La larva (ammocete) vive infossata nei sedimenti e si nutre di detriti e piccoli invertebrati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno S., Maugeri S. Pesci d'acqua dolce, atlante d'Europa, Mondadori 1992
  • Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007

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