Ethelnoth

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Ethelnoth
arcivescovo della Chiesa cattolica
Incarichi ricopertiArcivescovo di Canterbury (1120-38)
 
Consacrato arcivescovo13 novembre 1020
Deceduto30 ottobre 1038, Canterbury (?)
 

Ethelnoth o Æthelnoth (... – 30 ottobre 1038) è stato un arcivescovo anglosassone.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discendente di Etelredo del Wessex, Ethelnoth era figlio di Æthelmær il Robusto, nipote di Etelverdo e, secondo Frank Barlow, zio di Godwin del Wessex.[1] Fu battezzato da Dunstano di Canterbury e, secondo una leggenda, mentre riceveva il sacramento il bambino avrebbe fatto con le mani un gesto di benedizione, fatto che avrebbe spinto Dunstano a profetizzare il futuro episcopato di Ethelnoth.[2]

Si fece monaco a Glastonbury, diventato poi decano del priorato di Canterbury; forse fu allievo di Aelfric il grammatico. Successivamente fu cappellano di Canuto il Grande e poi decano di Canterbury. Il 13 novembre 1020 fu consacrato arcivescovo di Canterbury, forse come gesto di stima di Canuto per compensare all'esecuzione del fratello nel 1017.[3]

Nel 1022 si recò a Roma per ricevere il pallio da Benetto VIII e, al suo ritorno in patria, portò con se una reliquia di Sant'Agostino donata all'Abbazia di Coventry; presiedette inoltre alla traslazione delle spoglie del suo predecessore Elfego di Canterbury, venerato come santo e martire. La sua successione apostolica annoverava Dúnán, il primo vescovo di Dublino, alcuni vescovi scandinavi dell'Arcidiocesi di Brema e Reginbert, il primo vescovo dell'antica diocesi di Odense. Figura di spicco della terza generazione dei riformisti benedettini in Inghilterra,[4] Ethelnoth era noto per la sua saggezza. Morì tra il 28 ottobre e il 1º novembre 1038.

Pur venendo annoverato negli Acta Sanctorum e tra i santi benedettini citati da Jean Mabillon negli Annales Ordinis Sancti Benedicti, non si sono prove che sia mai stato oggetto di culto a Canterbury o altrove.[5]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frank Barlow, The Godwins: the rise and fall of a noble dynasty, Pearson / Longman, 2003, ISBN 978-0-582-78440-6.
  2. ^ (EN) W. B. Bartlett, King Cnut and the Viking Conquest of England 1016, Amberley Publishing Limited, 15 ottobre 2016, ISBN 978-1-4456-4592-6. URL consultato il 19 aprile 2024.
  3. ^ (EN) Æthelnoth (d. 1038), archbishop of Canterbury, su Oxford Dictionary of National Biography. URL consultato il 19 aprile 2024.
  4. ^ Tracey-Anne Cooper, Monk-bishops and the English Benedictine reform movement: reading London, BL, Cotton Tiberius A. iii in its manuscript context, collana Studies and texts, Pontifical Institute of Mediaeval Studies, 2015, ISBN 978-0-88844-193-5.
  5. ^ David Hugh Farmer, The Oxford dictionary of saints, collana Oxford paperback reference, 5. ed., reisssued with new covers, Oxford Univ. Press, 2004, ISBN 978-0-19-860949-0.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]