Estrilda perreini

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Astrilde grigia
Estrilda perreini
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPasseroidea
FamigliaEstrildidae
GenereEstrilda
SpecieE. perreini
Nomenclatura binomiale
Estrilda perreini
(Vieillot, 1817)

L'astrilde grigia o astrilde codanera (Estrilda perreini (Vieillot, 1817)) è un uccello passeriforme della famiglia degli Estrildidi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura fino a 11 cm di lunghezza, coda compresa.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto è piuttosto simile a quello del codaceto, dal quale questa specie differisce tuttavia per la colorazione della zona caudale: mentre il corpo è infatti dello stesso colore grigio ardesia del congenere, infatti, la coda ed il sottocoda sono di colore nero anziché rosso vinaccia, mentre il codione è rosso. Anche la mascherina nera in questa specie è più evidente. Gli occhi sono bruno-nerastri, le zampe sono di colore carnicino-nerastro, il becco è grigio-nerastro. Non esiste dimorfismo sessuale.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Questi uccelli hanno abitudini diurne e a differenza di molte specie congeneri tendono a vivere da soli o in coppie, passando la maggior parte della giornata al suolo o nei pressi di esso alla ricerca di cibo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

L'astrilde grigia ha una dieta essenzialmente granivora, che si compone perlopiù di piccoli semi di graminacee, raccolti al suolo ma anche direttamente dalle spighe.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione riproduttiva coincide con l'estate australe, e dura quindi da ottobre a marzo, periodo durante il quale le coppie tendono a portare avanti più di una covata (generalmente due). Il maschio corteggia la femmina tenendo nel becco una pagliuzza o un filo d'erba, saltellandole attorno ed emettendo il canto, finché essa gli segnala la propria disponibilità all'accoppiamento accovacciandosi e spostando lateralmente la coda.

Il nido consiste in una struttura globosa costruita da ambedue i partner intrecciando fili d'erba e fibre vegetali: esso viene ubicato nel folto della vegetazione, ad un'altezza compresa solitamente fra i due metri e mezzo e i cinque metri. Talvolta, le coppie si servono per nidificare di nidi abbandonati di uccelli tessitori.
La covata conta 3-6 uova di colore bianco, che vengono incubate da entrambi i genitori (i quali si alternano alla cova durante il giorno, mentre si riposano assieme durante la notte) per 12 giorni: i nidiacei vengono accuditi da ambo i sessi e sono pronti per l'involo a 19-21 giorni dalla schiusa, sebbene essi tendano a rimanere nei pressi del nido, tornandovi per dormire durante la notte e chiedendo sporadicamente l'imbeccata ai genitori, per un'altra settimana circa.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di distribuzione dell'astrilde grigia abbraccia gran parte dell'Africa centrale e meridionale, dal Gabon al lago Tanganica a sud fino al Natal: le popolazioni meridionali possono effettuare migrazioni di modesta portata per andare a svernare nel sud del Mozambico.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle macchie cespugliose e dalle foreste con presenza di ampie radure erbose: in particolare, questi uccelli sono comuni nelle zone boscose vicine ai fiumi, mentre mancano del tutto dalle aree secche e semidesertiche.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Se ne riconoscono due sottospecie[2]:

  • Estrilda perreini perreini, la sottospecie nominale, diffusa nella porzione settentrionale dell'areale dal Gabon all'Angola e ad est fino alla Tanzania;
  • Estrilda perreini incana (Sundevall, 1850), diffusa in Sudafrica;

Le due sottospecie differiscono fra loro principalmente nella colorazione delle copritrici alari, che sono nere nella sottospecie nominale e tendono maggiormente al bruno nella sottospecie incana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Estrilda perreini, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.

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