Estiotide

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Estiotide nel nord-ovest della Tessaglia

L'Estiotide (in greco antico: Ἱστιαιῶτις?) o Hestiaeotis era il distretto di nord-ovest dell'antica Tessaglia, parte della tetrarchia tessalica, corrispondente all'incirca alla moderna Trikala. Tra le principali città e distretti si annoveravano: Aeginion, Trikka, Farkadona, Gomfoi, Pelinna, Metropolis, Faloria e Itome. Importanti santuari della regione troviamo quello di Asclepio a Trikala, di Afrodite Kastnia a Metropolis e di Zeus a Pelinna. Nel catalogo delle navi:[1] "quelli che erano a capo di Tricca e Itome sulle falesie, e Ecalia, città di Oechalian Eurito, erano guidati da due figli di Asclepio, guaritori qualificati Podalirio e Macaone."

L'Estiotide viene menzionata per la prima volta da Erodoto,[2][3] quando .. "ai tempi di Doro figlio di Elleno, i Dori erano nel territorio dei monti Ossa e Olimpo, noto come Estiotide. Poi vennero cacciati dall'Estiotide dai Cadmei e si stabilirono sul monte Pindo ...". Anche Strabone[4] conferma che nell'antichità gli Estiotidi erano chiamati Dori, ma quando i Perrebi ne presero possesso, dopo aver già soggiogato gli Estioti in Eubea costringendo i suoi abitanti a migrare verso la terraferma, chiamarono il paese Estiotide dal nome del popolo, a causa del gran numero di queste persone che vi si stabilirono. Strabone aggiunge che Estiotide e Dolopia costituiscono la Tessaglia superiore, in linea retta con l'alta Macedonia, come la bassa Tessaglia lo è con la bassa Macedonia.

Secondo l'epigrafia, il nome regionale ricorre in Hestiōtai,[5] ambasciatore ad Atene e Histiōtai[6] nel decreto tessalo del grano per Roma (vedi Pelasgiotide), ma nomi simili sono anche relativi a Istiea, un demo Attico e a una città del nord dell'Eubea.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Iliade 2.729 Archiviato il 2 ottobre 2009 in Internet Archive.
  2. ^ Storie 1.56 Archiviato il 3 ottobre 2009 in Internet Archive.
  3. ^ Erodoto, tradotto da Robin Waterfield; Carolyn Dewald (1998). The Histories. Oxford University Press. pp. 23-24. ISBN 0-19-282425-2, ISBN 978-0-19-282425-7.
  4. ^ Geographica 9.5.17 Archiviato il 2 ottobre 2009 in Internet Archive.
  5. ^ in greco antico: [Ἑ]στ[ι]ωτ[ῶ]ν?
  6. ^ in greco antico: Ἱστιώτας?

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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