Erythrotherium parringtoni

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Erythrotherium
Immagine di Erythrotherium parringtoni mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
CladeSynapsida
CladeTherapsida
CladeCynodontia
CladeMammaliaformes
OrdineMorganucodonta
FamigliaMorganucodontidae
GenereErythrotherium
SpecieE. parringtoni

L'eritroterio (Erythrotherium parringtoni) è un mammaliaforme estinto, appartenente ai morganucodontidi. Visse nel Giurassico inferiore (circa 195 - 200 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudafrica.

Questo animale doveva essere grande all'incirca quanto un toporagno (gen. Blarina), e il cranio doveva essere lungo circa 2 centimetri. Si suppone che Erythrotherium fosse lungo all'incirca 10 centimetri esclusa la coda e che pesasse circa 20 - 30 grammi.

La mandibola era dotata di un condilo ben sviluppato e di un solco contenente altre ossa. L'articolazione primaria tra l'osso articolare e l'osso quadrato era probabilmente ancora presente. Non vi era, invece, una protuberanza per il supporto del coronoide, e il processo coronoide era sottile. Nella mandibola erano presenti quattro o cinque incisivi, un canino e sei o sette postcanini. Gli ultimi postcanini erano simili a quelli di Morganucodon, ma le cuspidi del cingulum erano meno sviluppate. I postcanini posteriori della mascella superiore, invece, erano diversi da quelli di Morganucodon in quanto consistevano di elementi a cinque cuspidi allineate antero-posteriormente. Le due cuspidi accessorie anteriore e posteriore erano della stessa taglia. Lo scheletro postcranico era relativamente gracile e piuttosto simile a quello di Megazostrodon. È probabile che Erythrotherium fosse dotato di ossa epipubiche, come i marsupiali e i monotremi attuali.

Classificazione

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Erythrotherium parringtoni venne descritto per la prima volta nel 1964 da A. W. Crompton, sulla base di resti fossili ritrovati nei Red Beds del gruppo Stromberg in Sudafrica. I fossili vennero inizialmente attribuiti al Triassico superiore, ma è molto più probabile che provenissero da depositi dell'inizio del Giurassico. Altri fossili attribuiti a Erythrotherium sono stati ritrovati in Lesotho.

Fin dalla sua prima descrizione, Erythrotherium è stato avvicinato al ben noto Morganucodon, del Triassico superiore e del Giurassico inferiore di Europa e Asia; malgrado alcune differenze della morfologia dentaria, è altamente probabile che i due animali fossero strettamente imparentati. Erythrotherium e Morganucosdon, insieme ad altri generi affini come Helvetiodon ed Eozostrodon, potrebbero a tutti gli effetti costituire un clade (Morganucodontidae) molto vicino all'origine dei veri mammiferi (Kielan-Jaworowska et al., 2004).

  • A. W. Crompton. 1964. A preliminary description of a new mammal from the Upper Triassic of South Africa. Zoological Society of London, Proceedings 142: 441-452
  • A. W. Crompton. 1974. The Dentitions and Relationships of the Southern African Triassic Mammals, Erythrotherium parringtoni and Megazostrodon rudnerae. Bulletin of the British Museum (Natural History) Bulletin of the British Museum (Natural History), 24, Pp. 397-437.
  • Jenkins FA Jr, Parrington FR. 1976. The postcranial skeletons of the Triassic mammals Eozostrodon, Megazostrodon and Erythrotherium. Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 26;273(926):387-431.
  • F. A. Jenkins and A. W. Crompton. 1979. Triconodonta. In J. A. Lillegraven, Z. Kielan-Jaworowska, W. A. Clemens (eds.), Mesozoic Mammals: the First Two-Thirds of Mammalian History 74-90
  • Z. Kielan-Jaworowska, R. L. Cifelli, and Z.-X. Luo. 2004. Mammals from the age of dinosaurs: Origins, evolution, and structure. Columbia University Press, New York 1-630