Erich Marcks

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Erich Marcks
NascitaBerlino, 6 giugno 1891
MorteHébécrevon, 12 giugno 1944
Cause della mortecolpito durante un attacco aereo
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Impero tedesco
Bandiera della Germania Repubblica di Weimar
Bandiera della Germania Germania nazista
Forza armata Deutsches Heer
Reichswehr
Wehrmacht
ArmaHeer
Anni di servizio1910 - 1944
GradoGeneral der Artillerie
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
BattaglieCampagna di Polonia
Campagna di Francia
Operazione Barbarossa
Comandante diLXVI. Reservekorps
LXXXIV. Armeekorps
LXXXVII. Armeekorps
337. Infanterie-Division
DecorazioniCroce di Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia
"fonti nel corpo del testo"
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Erich Marcks (Berlino-Schöneberg, 6 giugno 1891Hébécrevon, 12 giugno 1944) è stato un generale tedesco durante la seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Erich Marcks nacque a Berlino, nel quartiere di Schöneberg; figlio dello Storico Erich Marcks, si iscrisse alla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Friburgo nel 1909 ma dopo meno di un anno si arruolò come ufficiale di carriera nell'esercito. Nei primi anni trenta fu capo ufficio stampa del Ministero della difesa e, tra il 1932 ed il 1933 fu capo ufficio stampa del Reich sotto i Cancellieri Franz von Papen e Kurt von Schleicher, fino all'assassinio di quest'ultimo nella notte dei lunghi coltelli.

Il 1º ottobre 1935, con il grado di colonnello, divenne capo di stato maggiore dell'VIII Corpo d'Armata e il 1º aprile 1939, fu promosso maggiore generale. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, partecipò alla campagna di Polonia e, come capo di stato maggiore della 18ª armata, alla campagna di Francia, dove alterò i piani tedeschi, al fine di scongiurare il bombardamento della città di Bruges e dei ponti di Parigi, nella convinzione che il valore storico di questi siti dovesse essere protetto anche durante la guerra.

Nel 1940 partecipò alla stesura dei piani per l'Operazione Barbarossa, suggerendo un'offensiva decisamente audace ossia l'attacco in Ucraina, l'avanzamento fino a Rostov con tutti i mezzi corazzati disponibili ed una successiva deviazione verso nord alle spalle di Mosca con l'intento di aggirare l'intero schieramento sovietico in una colossale battaglia di annientamento[1]. Il 22 giugno 1941 partecipò, con il grado di tenente generale, al comando della 101ª Divisione di fanteria, all'invasione dell'Unione Sovietica, venendo gravemente ferito ad una gamba, che dovrà essergli amputata, solo quattro giorni dopo l'inizio delle ostilità[2]

Nel 1944, Marcks si trovava in Francia, al comando del LXXXIV Corpo d'Armata sul fronte occidentale, quando il 6 giugno, giorno del suo compleanno, avvenne lo Sbarco in Normandia[3] ed egli fu uno dei pochi generali tedeschi, contrariamente all'opinione maggioritaria secondo la quale lo sbarco sarebbe avvenuto a Calais, a ritenere che gli Alleati potessero sbarcare nella zona della Normandia; il 12 giugno, mentre svolgeva un giro di ispezione alle truppe, la sua automobile fu mitragliata nei pressi di Hébécrevon, vicino a Saint-Lô, da un aereo Alleato: impossibilitato a manovrare velocemente a causa della sua mutilazione fu colpito, morendo pochi giorni dopo.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Distintivo per ferita - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al Merito di Guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce Anseatica di Amburgo - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II Classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di I Classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di lungo servizio militare nella Wehrmacht (25 anni) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tesi successivamente non accolta da Hitler che preferì l'attacco "a tre punte", suggerito dal generale Franz Halder. Vedi Biagi 1995, p. 604
  2. ^ Durante il conflitto con l'Unione Sovietica Marcks perse due dei suoi tre figli.
  3. ^ Episodio citato nel film Il giorno più lungo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enzo Biagi, La seconda guerra mondiale, vol. 2, Fabbri Editori, 1995, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN15564575 · ISNI (EN0000 0000 1338 3777 · GND (DE118730924 · WorldCat Identities (ENviaf-15564575