Epidendrum cinnabarinum

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Epidendrum cinnabarinum
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùEpidendreae
SottotribùLaeliinae
GenereEpidendrum
SpecieE. cinnabarinum
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùEpidendreae
SottotribùLaeliinae
GenereEpidendrum
SpecieE. cinnabarinum
Nomenclatura binomiale
Epidendrum cinnabarinum
Salzm. ex Lindl., 1831

Epidendrum cinnabarinum Salzm. ex Lindl., 1831, è una pianta della famiglia delle Orchidacee originaria dell'America Meridionale[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un'orchidea di grandi dimensioni terricola (geofita) oppure litofita. Presenta steli semplici, simili a canne che portano due foglie coriacee, da oblunghe ad ellittico-oblunghe, ad apice ottuso. La fioritura avviene in primavera e si realizza mediante un'infiorescenza terminale, racemosa o paniculata, lunga fino a 180 centimetri che porta da pochi a moltissimi fiori. Questi sono grandi fino ad oltre 6 centimetri e fioriscono gradualmente; petali e sepali hanno forma lanceolata e sono di colore rosso, il labello è dello stesso colore dei petali, ma sfuma al giallo verso il centro, è trilobato e presenta numerose escrescenze appendicolari[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è originaria del Venezuela e del Brasile nord-orientale , dove cresce geofita oppure litofita[2].

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa pianta gradisce mezz'ombra e temperature calde durante la fioritura, è consigliabile diminuire la temperatura nella fase di riposo[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Epidendrum cinnabarinum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22 febbraio 2021.
  2. ^ a b c (EN) Epidendrum cinnabarinum, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 3 aprile 2014.

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