Epicuri de grege porcum

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La locuzione latina Epicuri de grege porcus, tradotta letteralmente, significa "porco del gregge di Epicuro". Orazio, in una lettera al poeta Tibullo[1], la adoperò per definire se stesso, alludendo autoironicamente alle proprie abitudini gaudenti e, con evidente forzatura anch'essa autoironica, al suo essere seguace dell'Epicureismo. La frase è divenuta proverbiale[2], a indicare persona eccessivamente dedita ai piaceri materiali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Orazio, Epist., I, 4, 10
  2. ^ L. De-Mauri, 5000 proverbi e motti latini: flores sententiarum: raccolta di sentenze, proverbi e motti latini di uso quotidiano, in ordine per materie, con le fonti indicate, schiarimenti e la traduzione italiana, Milano, Hoepli, 2006 (1ª ed. 1921), p. 454.

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