Encephalartos manikensis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Encephalartos manikensis
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Cycadophyta
Classe Cycadopsida
Ordine Cycadales
Famiglia Zamiaceae
Genere Encephalartos
Specie E. manikensis
Nomenclatura binomiale
Encephalartos manikensis
(Gilliland) Gilliland, 1939

Encephalartos manikensis (Gilliland) Gilliland, 1939 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, diffusa in Zimbabwe e Mozambico.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cono maschile

È una cicade a portamento arborescente, con fusto alto sino a 1,5 m, talora con fusti secondari che si originano da polloni basali.[2]
Le foglie, pennate, disposte a corona all'apice del fusto, sono lunghe 1–2 m, sorrette da un picciolo lungo 5–6 cm, e composte da circa 60 paia di foglioline lanceolate, talora con 1-2 spine sul margine superiore e inferiore, inserite sul rachide con un angolo di 180°, ridotte a spine verso il picciolo.
È una specie dioica, con esemplari maschili che presentano da 1 a 4 coni cilindrico-ovoidali, eretti, lunghi 25–65 cm e larghi 15–22 cm, di colore verde chiaro, ed esemplari femminili con 1-2 coni ovoidali, lunghi 30–45 cm e larghi 20–25 cm,
I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 3–5 cm, ricoperti da un tegumento rosso brillante.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa in Zimbabwe e Mozambico, in prevalenza sugli altipiani del Mapande Range.[1]

Solitamente cresce su pendii erbosi nelle valli fluviali dei fiumi, in particolare lungo il corso dei fiumi Odzi, Garezi e Pungwe, ad altitudini comprese tra 600 e 1400 m s.l.m..

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica E. manikensis come specie vulnerabile[1]. Alcune popolazioni sono andate incontro ad estinzione locale, per l'eccesso di raccolta a fini di commercio per il collezionismo.
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Donaldson, J.S. 2010, Encephalartos manikensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Whitelock 2002, pp.216-217.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Encephalartos manikensis, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica