Eline Vere

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Eline Vere
AutoreLouis Couperus
1ª ed. originale1889
Genereromanzo
Lingua originaleolandese

Eline Vere è un romanzo scritto da Louis Couperus nel 1889. Fu pubblicato come feuilleton (romanzo a puntate) dal giornale dell'Aia Het Vaderland. È considerato un tipico esempio di romanzo naturalista.

Dal libro sono stati tratti un film (1991) e un'opera teatrale (2007).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Eline è una ragazza di ventitré anni e abita con la sorella e il cognato, Betsy e Henk van Raat. Il racconto è ambientato nei circoli della ricca borghesia dell'Aia, alla quale appartiene anche Eline. Anche se la casa è spesso piena di ospiti, anche se Eline e Betsy escono spesso, Eline si sente sola e infelice. Eline si innamora di Otto van Erlevoort, un amico di famiglia di Betsy ed Eline. Eline adesso si sente di nuovo felice, ma la felicità non dura a lungo: Eline non sa che fare con i suoi sentimenti e rompe il fidanzamento con Otto. In seguito alla rottura del fidanzamento Eline attraversa un lungo periodo di infelicità. Litiga con Betsy e va via di casa. Alla fine lo zio Daniel suo ex tutore, decide insieme a Betsy che è meglio per Eline allontanarsi dall'Aia. Allora Eline va a Bruxelles con lo zio e inizia una serie di viaggi con lui e sua moglie Elize. Ma i viaggi e le distrazioni non la rendono felice. Tornata all'Aia, Eline è triste come quando era in viaggio. Dopo aver vissuto per un po' con la madre di Henk, la signora van Raat, Elide decide di tornare a Bruxelles a casa di Daniel ed Elize. Lì incontra St. Clare, un americano amico di suo cugino Vincent, che la chiede in moglie. Eline non sa che cosa rispondere e chiede a St. Clare del tempo per riflettere. Tornata all'Aia, Eline ha un nuovo periodo di solitudine e melanconia. Alla fine prende troppi sonniferi e muore.

Oltre alla storia di Eline, il libro racconta anche le storie di altre persone. Tutti i personaggi del romanzo sono, come Eline, dei ricchi borghesi.

Significato del romanzo nella storia della letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Eline Vere fu pubblicato la prima volta nel 1889 Per quanto riguarda la letteratura, il XIX secolo fu sotto il segno del Romanticismo. Ma i caratteri del Romanticismo letterario, come per esempio la ribellione, l'umorismo e l'attenzione per il sogno e la fantasia, non si trovano affatto in questo romanzo. Alla fine del XIX secolo infatti si affermò il naturalismo. Questa corrente è caratterizzata da determinismo (la vita di ciascuno è predeterminata da ereditarietà, educazione e ambiente), fatalismo (il credere nel destino), pessimismo (tristezza) e dalle personalità patologiche (personalità che divergono dal normale comportamento).

Con Eline Vere Couperus ha scritto un romanzo naturalista. Tutti i caratteri di questa corrente letteraria infatti sono presenti nella personalità di Eline. Eline è una ragazza nervosa che crede fortemente nel destino e ha una visione tetra della vita. Soprattutto è presente nel libro il fatalismo, non solo in Eline ma anche in altri personaggi. Inoltre Eline ha una personalità patologica: si comporta in modo diverso dal normale a causa dei suoi pensieri insoliti. Per esempio, Eline comincia a fare una passeggiata ogni mattina, anche se è il tempo è brutto, quando si innamora di un cantante d'opera. Questo comportamento attira l'attenzione dei conoscenti, che la guardano in modo strano. Inoltre Eline ha un carattere molto nervoso e anche questa è una caratteristica del naturalismo. In Eline si esprime anche il determinismo: la ragazza non si sente libera di andare dove vuole a causa dell'ambiente ricco in cui è cresciuta.

Il naturalismo non era un filone del Romanticismo, ma costituiva una corrente separata. I romanzi naturalisti presentavano una prospettiva psicologica e per questo sono considerati precursori dei romanzi psicologici. Quindi anche Eline Vere appartiene al genere del romanzo psicologico.

Oltre a Elive Vere, Couperus ha scritto anche altre opere naturaliste: il racconto De Binocle, storia di un uomo nervoso, fatalista, affetto da acrofobia, e Het noodlot (Il destino), dove il fato ha un ruolo fondamentale.

Temi e stile di scrittura[modifica | modifica wikitesto]

Un tema molto importante e ricorrente nel libro è il destino. Eline crede che il destino determini la sua vita perché anche il cugino Vincent crede ciecamente nel destino.

Un altro tema del libro è la malinconia. Eline è quasi sempre in uno stato d'animo malinconico e a volte dice di non voler più vivere, perché la vita le porta solo infelicità. Anche altri personaggi hanno ogni tanto dei momenti di malinconia.

L'amore è un altro tema presente nel libro. Eline stessa, ma anche altri membri della ricca borghesia e conoscenti di Eline come Frédérique, Lili e George, hanno a che fare con l'amore. Per la maggior parte dei personaggi alla fine le pene d'amore hanno un esito positivo, ma per Eline non è così. Così il tema dell'amore è collegato strettamente al tema della malinconia.

Due elementi che caratterizzano la personalità di Eline sono il nervosismo e l'ipersensibilità, due elementi molto evidenti nel libro. Tutti questi temi insieme formano il tema centrale del libro: una ragazza nervosa e ipersensibile lotta con i suoi sentimenti e si sente sola e infelice.

Eline Vere fu pubblicato nel 1889, quindi alla fine del XIX secolo. Lo stile di scrittura del libro è abbastanza antiquato, come si vede sia nella grafia di determinate parole, sia nell'uso della lingua. Nel libro ci sono molti francesismi, e ciò dipende dal fatto che la ricca borghesia olandese in passato parlava il francese per differenziarsi dalle classi più basse.

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