Elia Naurizio
Elia Naurizio (Trento, 4 febbraio 1589 – Trento, 8 novembre 1657) è stato un pittore italiano.
Membro della famiglia Naurizio, la sua attività è attestata a partire dal 1623 a Innsbruck alla corte dell'arciduca Leopoldo V d'Austria[1].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
A partire dal 1628-29 torna a Trento, dove è noto come pittore di quadri di soggetto sacro e devozionale, ma gli è attribuita anche la paternità del ciclo di affreschi Storie della vita di Maria della cappella di Santa Maria nel Castel Caldes[2].
La sua prima opera trentina datata e firmata risale al 1630[1], quando disegnò la figura di San Virgilio per l'incisore Wolfgang Kilian, come apertura dell'opera che la Compagnia di Gesù dedicò a Carlo Emanuele Madruzzo[3], principe vescovo di Trento dal 1629 al 1658.
Nel 1634 a Trento dipinse la pala d'altare di Santa Caterina nella chiesa del convento di San Bernardino e un affresco della Beata Vergine sul muro dell'oratorio di Sant'Anna [3]. Nel 1640-42 dipinse la pala d'altare e cappelle laterali della cappella del SS Rosario della chiesa dei domenicani. Nel 1643 dipinse quadri all'interno del presbiterio della chiesa parrocchiale di Banale e nel 1649 la pala d'altare nella chiesa di Tavodo[3]. Nel 1650 dipinse le pale d'altare nelle chiese di San Lorenzo a Folgaria e San Bartolomeo a Villazzano.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b NAURIZIO, Elia, su Treccani.it - Dizionario Biografico. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ sezione seconda, in Studi trentini di scienze storiche, LXXV - LXXVII, Trento, Società di studi trentini di scienze storiche.
- ^ a b c Simone Weber, Artisti trentini, Trento, G.B.Monauni, 1944.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Lorenza Liandru, NAURIZIO, Elia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 78, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
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