Elettrochoc (brano musicale)

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Elettrochoc
I Matia Bazar ospiti a fine 1983 dello spettacolo televisivo Gransimpatico di Enzo Jannacci (al centro)[1] con cui collaboreranno nel brano
ArtistaMatia Bazar
Autore/iGiancarlo Golzi (testo), Carlo Marrale (musica)
FeaturingEnzo Jannacci
GenereSynth pop
New wave
Rock and roll
Opera lirica
Edito daEdizioni musicali La Bussola
Pubblicazione originale
IncisioneTango
Data1983
EtichettaAriston AR LP 12402
Durata4 min : 49 s

Elettrochoc è un brano musicale dei Matia Bazar, estratto dall'album Tango (1983). Il testo è di Aldo Stellita e fatto firmare a Giancarlo Golzi, mentre la musica è di Carlo Marrale.

La collaborazione è di Enzo Jannacci.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Genesi[modifica | modifica wikitesto]

Elettrochoc è un brano apparentemente privo di senso ma di forte connotazione politica contro la terapia elettroconvulsivante: i quattro personaggi – affetti da malattie mentali e rinchiusi in manicomio – sono introdotti attraverso delle frasi in cui sembrano delirare:

  1. Cinzia, che "vorrebbe cambiare il suo vestito che, vecchio ormai, non le sta bene più su";
  2. Tony, per i cui gusti, "il pesce ha un gusto strano che non sa ma perché, se è rombo e non quadrato";
  3. Flossy, che "vorrebbe andare al mare ad Hollywood, un mare che sia rosso e non così blu";
  4. Johnny, che dice "lasciatemi quietare per un po', nuotare nel mar rosso non si può più".

Il ritornello, invece, parla della tortura a cui vengono conseguentemente sottoposti:

«Elettrochoc, perché… guarda come sei!
Un altro choc per quello che non sarai.
Elettrochoc, perché non impari mai;
un altro choc per quello che non farai.
Elettrochoc, perché tu non parli più;
un altro choc, se agli altri non vai giù.»

Con questo brano, la band partecipa all'undicesima edizione di Vota la voce dove, per la seconda volta, vince il concorso come "Miglior gruppo". Nello stesso anno viene pubblicato un maxi-singolo in formato 12" (Ariston ARX 16027), contenente sia una versione estesa (6:22) – poi inserita nella raccolta Fantasia - Best & Rarities, un doppio CD del 2011 – che una strumentale (5:47) del brano; quest'ultima esiste anche su singolo 7" accorciata a 4 minuti.

Versione solista di Antonella Ruggiero[modifica | modifica wikitesto]

Elettrochoc
ArtistaAntonella Ruggiero
Autore/iGiancarlo Golzi (testo), Carlo Marrale (musica)
FeaturingBluvertigo
GenerePop rock
Breakbeat
Edito daEdizioni musicali La Bussola
Pubblicazione originale
IncisioneRegistrazioni moderne
Data28 ottobre 1997
EtichettaLiberamusic, Universal (1997-'98), Edel (2006)
Durata5 min : 23 s

Nel 1997, la stessa Antonella Ruggiero include una nuova versione del brano, eseguita insieme ai Bluvertigo che curano anche l'arrangiamento nel suo secondo album da solista Registrazioni moderne. Il CD, che è una raccolta in cui Antonella reinterpreta, con la collaborazione di altri gruppi, canzoni dell'epoca in cui era stata la voce dei Matia Bazar, viene ristampato l'anno successivo e rimasterizzato nel 2006.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi di Aldo Stellita, fatti firmare a Giancarlo Golzi. Musiche di Carlo Marrale.

Singolo 12"[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Italia Italia

Lato A
  1. Elettrochoc (feat. Enzo Jannacci) – 6:22
Lato B
  1. Elettrochoc (strumentale) – 5:47

Bandiera dell'Europa Europa

Lato A
  1. Elettrochoc (feat. Enzo Jannacci) – 6:22
Lato B
  1. Vacanze romane (Festival di Sanremo 1983) – 4:04
  2. Elettrochoc (strumentale) – 5:47

Durata totale: 9:51

Singolo 7"[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Spagna Spagna

Lato A
  1. Elettrochoc (feat. Enzo Jannacci) – 4:49
Lato B
  1. Tango nel fango – 3:27 (testo: Salvatore Stellita)

Bandiera dell'Europa Europa

Lato A
  1. Elettrochoc (feat. Enzo Jannacci) – 4:49
Lato B
  1. Elettrochoc (strumentale) – 4:00

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Versione originale dei Matia Bazar[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Versione solista di Antonella Ruggiero[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per gentile concessione Lupus.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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