Ecuba (Manfroce)

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Ecuba
Titolo originaleEcuba
Lingua originaleitaliano
Generetragedia per musica
MusicaNicola Antonio Manfroce
LibrettoGiovanni Schmidt
Fonti letterarieHécube di Jean-Baptiste-Gabriel-Marie de Milcent
Attitre
Prima rappr.13 dicembre 1812
TeatroTeatro di San Carlo, Napoli
Personaggi
  • Ecuba (soprano)[2]
  • Polissena (soprano)
  • Achille (tenore)
  • Priamo (tenore)
  • Teona (soprano)[2]
  • Antiloco (tenore)
  • Duce greco (tenore)

Ecuba è una tragedia per musica in tre atti di Nicola Antonio Manfroce su libretto di Jean-Baptiste-Gabriel-Marie de Milcent tradotto in italiano da Giovanni Schmidt.

La prima ebbe luogo il 13 dicembre del 1812 al Teatro di San Carlo di Napoli, nell'interpretazione di Marietta Marchesini Maillard (nel ruolo di Ecuba), Marianna Borroni (nel ruolo di Polissena), Manuel García (nel ruolo di Achille) e Andrea Nozzari (nel ruolo di Priamo).
In tempi moderni, è stata rappresentata nel 1990 al Teatro Gabriello Chiabrera di Savona, con Anna Caterina Antonacci nel ruolo di Polissena e la direzione di Massimo de Bernart.

Nel 2019 l'opera è stata proposta a Martina Franca (TA) in occasione della 45ª edizione del Festival della Valle d'Itria, in un allestimento curato da Pier Luigi Pizzi, con la direzione di Sesto Quatrini e con Lidia Fridman e Carmela Remigio ad alternarsi nel ruolo del titolo. L'allestimento, basato sull'edizione moderna curata da Domenico Giannetta e pubblicata dalle Edizioni del Conservatorio di Musica Fausto Torrefranca di Vibo Valentia, è stato trasmesso in diretta radiofonica su Rai Radio Tre e successivamente in televisione su Rai 5.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel primo atto Polissena rivela alla propria ancella, Teona, di essersi innamorata di Achille, nonostante questi avesse appena ucciso in battaglia suo fratello Ettore (prima scena). Il re Priamo suggerisce al popolo di Troia di accettare il matrimonio tra Achille e Polissena per mettere fine alla guerra di Troia, scontrandosi però con il volere della regina Ecuba (scena II). Achille, sopraggiunto, rivela i suoi sentimenti per Polissena e riceve la benedizione di Priamo (scena III). Vengono celebrati i giochi in onore di Ettore (scena IV)

Nel secondo atto Achille e Polissena scambiano propositi d'amore in vista delle nozze (scena I). Giunge quindi Ecuba che, dopo aver fatto allontanare Achille (scena II), convince la figlia a colpire a tradimento il promesso sposo durante la cerimonia nuziale, per vendicare la morte di Ettore (scena III). Polissena, immersa in tristi pensieri, viene ornata dalle ancelle (scena IV), e quindi, rimasta sola, riflette sul suo amaro destino (scena V). Giunge Achille, che però viene trattato con freddezza (scena VI). Achille si rivolge allora ai sovrani, i quali, per opposti motivi, cercano di far mantenere alla figlia la promessa fatta per il bene della patria (scena VII).

Nel terzo atto si svolge la cerimonia nuziale nel Tempio di Apollo (scena I). Proprio mentre Polissena sta per prendere la parola giunge Antiloco ad annunciare che l'esercito greco ha fatto irruzione armato nella città di Troia. A nulla valgono i tentativi di Achille di professare la propria estraneità ai fatti: Ecuba ordina alle guardie di ucciderlo prontamente (scena II). Disperata, Polissena lancia un accorato appello di dolore agli dei (scena III). Priamo rimprovera aspramente la moglie per la decisione affrettata che ha compromesso definitivamente ogni tentativo di cercare un accordo con i nemici (scena IV). I soldati greci irrompono nel tempio, uccidono Priamo e rapiscono Polissena. Ecuba, rimasta sola, lancia la sua maledizione mentre la città è devastata dall'esercito nemico (scena V).

Organico orchestrale[modifica | modifica wikitesto]

La partitura di Manfroce prevede[3]:

Cast della prima assoluta[modifica | modifica wikitesto]

Ruolo Registro vocale[1] Interprete
Ecuba soprano[2] Marietta Marchesini Maillard
Polissena soprano Marianna Borroni
Achille tenore Manuel García
Priamo tenore Andrea Nozzari
Teona soprano[2] Elisabetta Pinotti
Antiloco tenore Raffaele Ferraro
Duce greco tenore Gaetano Chizzola

Edizioni musicali a stampa[modifica | modifica wikitesto]

  • Nicola Antonio Manfroce, Ecuba: tragedia per musica in tre atti, edizione moderna della partitura con note critiche del revisore, a cura di Domenico Giannetta, Vibo Valentia, Edizioni del Conservatorio di Musica Fausto Torrefranca, Collana editoriale 'Nicola Antonio Manfroce - Le Opere', 2017, pp. xviii+592 - ISMN 979-0-705070-00-2.

Edizioni discografiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Gladys De Bellida (Ecuba), Anna Caterina Antonacci (Polissena), Francesco Piccoli (Achille), Dino Di Domenico (Priamo), Silvia Piccolo (Teona), Ezio Pirovano (duce greco), Orchestra filarmonica italiana, coro "Francesco Cilea" di Reggio Calabria, direttore: Massimo de Bernart, Bologna, Bongiovanni, 1992.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Secondo Paolo Rossini
  2. ^ a b c d Sia il personaggio di Ecuba che quello di Teona sono ascritti da Paolo Rossini al registro di soprano. Le due prime interpreti, però, ebbero modo di affermarsi in seguito, entrambe, nell'interpretazione dei ruoli rossiniani per contralto, la seconda, Elisabetta Pinotti, addirittura come creatrice della parte di Ottone nell'Adelaide di Borgogna.
  3. ^ Giannetta 2014, p. 87.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Carli Ballola, Presenza e influssi dell'opera francese nella civiltà melodrammatica della Napoli murattiana: il "caso" Manfroce, in Musica e cultura a Napoli dal XV al XIX secolo. Atti del Convegno internazionale di studi (Napoli 1982), a cura di Lorenzo Bianconi e Renato Bossa, Firenze, Olschki, 1983, pp. 307-315
  • Giovanni Carli Ballola, Il panorama italiano fra Sette e Ottocento, in Musica in scena. Storia dello spettacolo musicale, a cura di Alberto Basso, II, Gli italiani all'estero. L'opera in Italia e in Francia, Torino, Utet, 1996, pp. 277-283
  • Domenico Giannetta, L'Ecuba di Nicola Antonio Manfroce: analisi critica del manoscritto, in Nicola Antonio Manfroce e la musica a Napoli tra Sette e Ottocento. Atti del Convegno internazionale di studi (Palmi 2013), a cura di Maria Paola Borsetta, Massimo Distilo e Annunziato Pugliese, Vibo Valentia, Istituto di bibliografia musicale calabrese, 2014, pp. 85-103
  • Paolo Rossini, Ecuba, in Piero Gelli e Filippo Poletti (a cura di), Dizionario dell'opera 2008, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2007, pp. 368-369, ISBN 978-88-607-3184-5 (riprodotto in Opera Manager)
  • Lorena Savini, Hécube/Ecuba: approcci metodologici all'atto traduttivo, in Nicola Antonio Manfroce e la musica a Napoli tra Sette e Ottocento. Atti del Convegno internazionale di studi (Palmi 2013), a cura di Maria Paola Borsetta, Massimo Distilo e Annunziato Pugliese, Vibo Valentia, Istituto di bibliografia musicale calabrese, 2014, pp. 69-84
  • Ciclo di trasmissioni di Radiotre a cura di Paolo Terni http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/Programmi/Page-4a8a41f6-591c-4ce4-bc85-d4ca9b187489.html?set=ContentSet-28e93238-53a2-4e03-ac02-a0ec45efb5c7&type=A
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