East Burra

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East Burra
Il margine meridionale di East Burra
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Atlantico
Coordinate60°05′29″N 1°18′06″W / 60.091389°N 1.301667°W60.091389; -1.301667
ArcipelagoIsole Shetland
Isole Scalloway
Superficie5,15 km²
Altitudine massima81 m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Nazione costitutivaBandiera della Scozia Scozia
Area amministrativaIsole Shetland
Demografia
Abitanti76 (2011)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Scozia
East Burra
East Burra
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East Burra (in antico norreno: Barrey[1]) è una delle isole Scalloway, un sottogruppo delle isole Shetland in Scozia. L'isola è connessa tramite un ponte a West Burra.

Con un'area di 515 ettari, è la dodicesima per grandezza tra le isole dell'arcipelago.

East Burra ha una popolazione molto inferiore a West Burra, e non ha nessun insediamento abitato considerevole; vi sono solo pochi villaggi e alcune abitazioni sparse. È conosciuta per i suoi resti neolitici incluso un tumulo bruciato e delle grotte sommerse; anche "Old Haa" di Houss, un vecchio maniero del laird locale, oggi senza tetto, rappresenta una caratteristica riconoscibile dell'isola. Da Houss è possibile camminare per circa 2 km per raggiungere le scogliere all'estremità meridionale dell'isola; da qui si può vedere l'isola di South Havra, oggi abitata solo da pecore e uccelli marini.

East Burra è collegata all'isola di Mainland tramite West Burra e a Trondra con una serie di ponti.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Collins Encyclopedia of Scotland suggerisce che il nome "Burra" rappresenti una variazione da "Borgarey" (che significa "isola del broch"),[2] e anche se ciò è improbabile, vista la mancanza di broch, il nome del luogo Brough su West Burra tende a supportare questa tesi. Tuttavia, la forma utilizzata all'interno della Saga degli uomini delle Orcadi (Orkneyinga saga) è "Barrey".[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anderson, Joseph (Ed.) (1893) Orkneyinga Saga. Tradotto da Jón A. Hjaltalin & Gilbert Goudie. Edinburgh. James Thin and Mercat Press (1990, ristampa). ISBN 0-901824-25-9
  2. ^ Keay, J. & Keay, J. (1994) Collins Encyclopaedia of Scotland. London. HarperCollins.
  3. ^ Anderson, Joseph (ed.) (1873) The Orkneyinga Saga. Tradotto da Jón A. Hjaltalin & Gilbert Goudie. Edinburgh. Edmonston and Douglas. The Internet Archive. 26 agosto 2013

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