Dubbi amorosi

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Dubbi amorosi
primo ritratto di Pietro Aretino eseguito da Tiziano
AutorePietro Aretino
1ª ed. originaledopo il 1526
Genereraccolta di sonetti
Sottogenereerotico
Lingua originaleitaliano

«Porzia fedel s'avea fatto chiavare
Molt'anni col consenso del marito,
Ma perché non poté mai figli fare,
Ell'era da ciascun mostrata a dito:
Un astuto villan fece chiamare
Ei fe' di figli un numero infinito;
Or il marito l'ha per vituperio,
Utrum possa accusarla d'adulterio?»

Dubbi amorosi è una raccolta di brevi componimenti poetici (ottave e quartine) di Pietro Aretino scritti nel XVI secolo, poco dopo la composizione dei Sonetti lussuriosi nel 1526.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La raccolta comprende ben trentuno "dubbi" ovvero piccole composizioni nelle quali Aretino sottolinea tramite brevi storie i problemi di mariti, di donne, di prostitute, di frati e abbadesse, e di lussuriosi in generale che riguardano solo il sesso. In seguito alla stesura di ciascun dubbio, l'Aretino inserisce una "risoluzione" nella quale inserisce delle massime e delle morali su come risolvere le varie situazioni.
Oltre a questa raccolta, sempre nel XVI secolo ne fu pubblicata una seguente intitolata Altri dubbi amorosi.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

Scrivendo i Dubbi amorosi, la figura di Pietro Aretino si è confermata nel pieno, dando vita ad un nuovo stile di poetica occidentale nel pieno del Rinascimento, incentrata sul tema lussurioso ed erotico, cosa che a quei tempi suscitò parecchio scalpore tra il pubblico e i lettori. L'amore nel Rinascimento diventa il sentimento naturale che unisce tutta l'umanità e Pietro Aretino in questi sonetti ovvero "dubbi" esprime varie situazioni della vita quotidiana di qualunque individuo.

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