Drill

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Drill
Origini stilisticheHip hop/Midwest hip hop
Gangsta rap
Trap
Hardcore hip hop
Footwork
Origini culturaliinizio anni 2010 a Chicago
Strumenti tipicisintetizzatore, drum machine, sequencer
Popolaritàanni 2010
Sottogeneri
UK drill · Brooklyn drill
Generi derivati
Mumble rap[1]
Generi correlati
Trap - Jungles - Grime - Breakbeat - Dubstep - Hip house
Categorie correlate
Gruppi musicali drill · Musicisti drill · Album drill · EP drill · Singoli drill · Album video drill

La drill è un genere musicale, derivato della musica trap, nata nel South Side di Chicago intorno al 2010. Essa è caratterizzata da testi violenti e nichilistici, da un uso frequente di auto-tune sulla voce e da beat con sonorità trap.[2]

Il termine drill (dal verbo to drill, lett. "trapanare") infatti, proviene dallo slang di strada di Chicago e indica aggredire o vendicarsi per mezzo di un'arma da fuoco automatica.[3] Il rapper Pac Man del quartiere di Dro City è considerato l'iniziatore stilistico del genere e viene accreditato come il primo artista ad aver usato il termine in ambito musicale già agli inizi degli anni duemila;[4] il genere cominciò a divenir popolare nel 2012 dopo il successo di rapper come Chief Keef, Lil Durk, Fredo Santana, SD e Lil Reese, e di produttori come Young Chop. La drill di Chicago è riemersa a partire dal 2018 con artisti come King Von, Polo G e anche con un rinnovato Lil Durk, influenzando anche molti artisti locali a continuare il genere.[5][6][7][8].

Un sottogenere di drill – il drill britannico o UK drill – è nato anche oltreoceano, nel distretto di Brixton a Londra, sempre nel 2012; esso ha raggiunto la popolarità pochi anni dopo, influenzando la creazione di altre scene regionali, come quella irlandese e australiana.[9][10]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

I testi della drill tendono a riflettere la vita di strada e ad essere particolarmente grintosi, violenti e nichilisti: secondo Lucy Stehlik di The Guardian «la drill nichilista riflette la vita reale, dove le controparti hip hop perfettamente pulite hanno fallito».[11] I soggetti contrastano fortemente le tematiche affrontate precedentemente dai rapper di Chicago[12] e dell'hip hop contemporaneo mainstream, che durante l'ascesa della drill celebrava la ricchezza e il lusso.[13]

Chief Keef è stato il rapper che ha portato il drill sulla scena internazionale, grazie al successo guadagnato con i singoli I Don't Like e Love Sosa del 2012

Le sonorità della drill, similmente alla trap, tendono ad essere arcigne, impassibili e le voci sono spesso modellate con l'auto-tune,[2] influenzate dal «canto intrippato, senza scopo, di Soulja Boy (uno dei primi collaboratori di Chief Keef non locali) e di Lil Wayne prima di lui».[14] I rapper di Atlanta Gucci Mane e Waka Flocka Flame hanno avuto un'influenza importante sul genere.[15] Sebbene abbia molte somiglianze con la trap, la velocità di un beat drill è generalmente più lenta e con un tempo moderato, di circa 60-70 battiti per minuto.[16][17]

I musicisti della drill tendono ad essere giovani: molti artisti di spicco nella scena hanno iniziato ad avere popolarità da adolescenti. Uno dei musicisti più importanti del genere, Chief Keef, aveva sedici anni quando firmò un contratto multimilionario con l'etichetta Interscope Records.[18] I critici musicali hanno notato una mancanza di cura nella scrittura di metafore o giochi di parole nei testi del genere. Keef ha detto che il suo flow semplicistico è una scelta stilistica voluta: «so cosa sto facendo. L'ho padroneggiato. E non uso nemmeno metafore o punchline. Perché non ne ho bisogno. Ma potrei [...] penso che sia troppo. Preferirei dire solo cose che stanno accadendo adesso. [...] Non mi piacciono molto metafore o punchline in questo modo».[19] Whet Moser di Chicago ha scritto che le canzoni di Keef sono «liricamente, ritmicamente ed emotivamente deboli, ecco perché suonano così senz'aria e claustrofobiche...non è nemmeno fatalistico, perché ciò implicherebbe un'autocoscienza, una considerazione morale, che non c'è nei testi. È e basta, ancora e ancora».[20] Il quotidiano statunitense The New York Times ha analizzato l'aggressività del genere:

(EN)

«With rare exception this music is unmediated and raw and without bright spots, focused on anger and violence. The instinct is to call this tough, unforgiving and concrete-hard music joyless, but in truth it's exuberant in its darkness. Most of its practitioners are young and coming into their creative own against a backdrop of outrageous violence in Chicago, particularly among young people—dozens of teenagers have been killed in Chicago this year—and often related to gangs. (There's a long history of overlap between Chicago’s gangs and Chicago’s rap.) That their music is a symphony of ill-tempered threats shouldn't be a surprise.»

(IT)

«Con rare eccezioni questa musica non è mediata, ed è cruda e senza punti di luce, focalizzata sulla rabbia e sulla violenza. L'istinto è quello di chiamare questa musica dura, spietata e concreta, senza gioia, ma in verità è esuberante nella sua oscurità. La maggior parte dei suoi praticanti sono giovani che stanno entrando nel loro campo creativo in un contesto di violenza oltraggiosa a Chicago, in particolare tra giovani – decine di adolescenti sono stati uccisi a Chicago quest'anno – spesso legati a bande. (C'è una lunga storia di sovrapposizioni tra le bande di Chicago e il rap di Chicago.) Il fatto che la loro musica sia una sinfonia di minacce irascibili non dovrebbe essere una sorpresa.»

Le artiste donne sono state rappresentate nella scena drill sin dalle sue origini.[21] Miles Raymer di Pitchfork ha detto che «invece di rappare sull'essere un 'hitta' – termine locale per definire un tiratore – hanno rappato sull'essere innamorate di 'hittas'. Altrimenti, hanno cavalcato gli stessi ritmi sociopatici e ghiacciati degli stessi produttori come gli altri rapper della drill, rivelandosi altrettanto dure».[21] Le musiciste della drill uniscono temi di violenza e amore nelle loro canzoni; Katie Got Bandz ha detto che «è diverso perché i maschi non si aspettano che una donna rappi sulla drill. Sono abituati alle femmine che si vendono».[22]

Stehlik ha chiamato lo stile delle produzioni drill «cugino del footwork birichino, del southern hip hop e degli 808 sparati della trap».[11] Young Chop è stato spesso identificato dalla critica come uno dei produttori più caratteristici della drill.[23][24][25] Il sound della trap prodotta da Lex Luger è una delle maggiori influenze sul genere,[15][24][26] e Young Chop identifica Shawty Redd, Drumma Boy e Zaytoven come precursori importanti della drill.[25]

Tra la fine del 2018 e l'inizio del 2020 si è sviluppata in Gran Bretagna una nuova variante della drill, influenzata anche dal grime, denominata UK drill o drill britannica.[27] Si caratterizza dal punto di vista strumentale per beat molto semplici con melodie cupe, hi-hats sincopati e il basso 808 carico di slides. La collaborazione tra rapper di New York e produttori drill ha portato questo sottogenere alla fama anche negli Stati Uniti tramite artisti come Pop Smoke, Fivio Foreign, Lil Tjay, Sheff G ed altri.[28][29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Brad Washington, J. Cole Puts Mumble Rappers In Their Place On His New Album ‘KOD’ outro, ‘1985’, su The Source, 20 aprile 2018. URL consultato il 4 luglio 2020.
  2. ^ a b (EN) Jess Wakefield, What is drill music, which rappers perform it and where did it come from?, su The Sun, 25 marzo 2019. URL consultato il 4 luglio 2020.
  3. ^ (EN) A Drill Dictionary, su language-and-innovation.com, 19 aprile 2018. URL consultato il 7 novembre 2020.
  4. ^ (EN) Seandrasims, It’s A Drill!: The Sound That Has Music Labels Flocking To The Windy City, su AllHipHop, 23 agosto 2012. URL consultato il 27 gennaio 2022.
  5. ^ King Louie, Polo G, and Saba on What Makes Chicago Great, su Rolling Stone. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  6. ^ ‘We Never Imagined This’: The Dizzying Ascent of Lil Durk, su Rolling Stone. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  7. ^ King Von Was One of Rap’s Most Promising Stars, su Rolling Stone. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  8. ^ Polo G’s Chicago Soul, su Rolling Stone. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  9. ^ (EN) Mahmood Fazal, Behind The Scenes With OneFour: Australia's First Drill Rappers, su Vice, 1º agosto 2019. URL consultato il 4 luglio 2020.
  10. ^ (EN) Colin Gannon, Could irish drill music be the next big thing?, su Vice, 21 novembre 2018. URL consultato il 4 luglio 2020.
  11. ^ a b (EN) Lucy Stehlik, Chief Keef takes Chicago's drill sound overground, su The Guardian, 16 novembre 2012. URL consultato il 4 luglio 2020.
  12. ^ (EN) Jim DeRogatis, The battle for the soul of Chicago hip-hop, su WBEZ, 25 settembre 2012. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).
  13. ^ a b (EN) Jon Caramanica, Chicago Hip-Hop’s Raw Burst of Change, su The New York Times, 4 ottobre 2012. URL consultato il 4 luglio 2020.
  14. ^ (EN) Jordan Sargent, Lil Durk – Life Ain't No Joke, su Pitchfork, 11 dicembre 2012. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
  15. ^ a b (EN) David Drake, Forget Kanye, here's how Chief Keef, King Louie, L.E.P. Bogus Boys, and DGainz made the Windy City this year's hottest hip-hop scene, su Spin, 25 giugno 2012. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  16. ^ (EN) What is Trap Music?, su Run the Trap. URL consultato il 4 luglio 2020.
  17. ^ (EN) Sherron Shabazz, Young Chop Says, "I Don't Even Know What Drill Music Is", su HiphopDX, 23 luglio 2014. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2015).
  18. ^ (EN) Rob Markman, Chief Keef's Interscope Deal Revealed To Be Worth $6 Million, su MTV, 23 gennaio 2013. URL consultato il 4 luglio 2020.
  19. ^ (EN) Kyle Kramer, Exclusive interview: 16-year-old Chicago rapper Chief Keef, su Chicago Tribune, 28 aprile 2012. URL consultato il 4 luglio 2020.
  20. ^ (EN) Whet Moser, Coming to Terms With Chief Keef, su Chicago, 6 settembre 2012. URL consultato il 4 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2020).
  21. ^ a b (EN) Miles Raymer, Sasha Go Hard – Round 3: The Knockout, su Pitchfork, 13 febbraio 2013. URL consultato il 4 luglio 2020.
  22. ^ (EN) Lauren Schwartzberg, Drill or Be Drilled, su Dazed, 26 aprile 2013. URL consultato il 4 luglio 2020.
  23. ^ (EN) Hip-Hop in 2013… for Dummies (Part 2: The Producers), su Fact. URL consultato il 4 luglio 2020.
  24. ^ a b (EN) The Year in News 2012, su Pitchfork. URL consultato il 4 luglio 2020.
  25. ^ a b (EN) Young Chop Talks Lex Luger, Chief Keef, and Studio Habits, su XXL, 7 febbraio 2013. URL consultato il 4 luglio 2020.
  26. ^ (EN) Felipe Delerme, Chief Keef: Lost Boys, su The Fader, 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2012).
  27. ^ (EN) Meet Mazza : The Producer Taking Drill To A New Level, su The Black Scotsman, 25 luglio 2016. URL consultato il 4 luglio 2020.
  28. ^ (EN) Alphonse Pierre, You're Not Paying Attention to New York's Most Exciting New Rap Scene, su Vice, 4 agosto 2017. URL consultato il 4 luglio 2020.
  29. ^ (EN) Alphonse Pierre, Sheff G Made Drill the Sound of Brooklyn, su Pitchfork, 1º maggio 2019. URL consultato il 4 luglio 2020.