Dorothy Allison

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Dorothy Allison

Dorothy Allison (Greenville, 11 aprile 1949) è una scrittrice statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Greenville, Carolina del Sud, nel 1949, vive e lavora a San Francisco[1].

Figlia di una ragazza-madre di 15 anni, dopo un'infanzia traumatica segnata da ripetuti abusi sessuali da parte del patrigno, compie gli studi al Florida Presbyterian College grazie a una borsa di studio ed inizia a partecipare ad eventi femministi. Si laurea in antropologia alla New School for Social Research di Brooklyn ed in seguito completa il suo percorso universitario all'Università statale della Florida e alla The New School di New York[2].

Esordisce nella letteratura nei primi anni ottanta con una raccolta poetica alla quale segue una collezione di racconti, Trash, che la rende nota alla comunità LGBT. La notorietà arriva nel 1992 con il suo primo romanzo semi-autobiografico La bastarda della Carolina che viene nominato al National Book Award per la narrativa e trasposto in film 4 anni dopo da Anjelica Huston[3].

Membro della Fellowship of Southern Writers, nelle sue opere affronta temi forti e spesso autobiografici come la lotta di classe, l'emancipazione femminile, gli abusi sessuali e l'identità di sesso[4].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • The Women Who Hate Me: Poems by Dorothy Allison (1983)
  • The Women Who Hate Me: Poetry 1980-1990 (1991)

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Memoir[modifica | modifica wikitesto]

  • Due o tre cose che so di sicuro (Two or Three Things I Know for Sure, 1995), Roma, Minimum fax, 2019 traduzione di Sara Bilotti ISBN 978-88-3389-018-0.

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Skin: Talking About Sex, Class & Literature (1994)
  • Two or Three Things I Know for Sure (1995)

Filmografia principale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Biografia e bibliografia, su fembio.org. URL consultato il 22 marzo 2018.
  2. ^ (EN) The Roseanne of Literature, su nytimes.com. URL consultato il 22 marzo 2018.
  3. ^ (EN) Scheda dell'autrice, su biography.jrank.org. URL consultato il 22 marzo 2018.
  4. ^ (EN) Profilo della scrittrice, su goodreads.com. URL consultato il 22 marzo 2018.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100964772 · ISNI (EN0000 0001 0786 9524 · SBN MODV305388 · Europeana agent/base/70598 · LCCN (ENn83313787 · GND (DE123656192 · BNF (FRcb12150923s (data) · J9U (ENHE987007429700105171 · NDL (ENJA00543927 · WorldCat Identities (ENlccn-n83313787