Donaceus

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Donaceus
Immagine di Donaceus mancante
Classificazione filogenetica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineDiptera
SottordineBrachycera
CoorteCyclorrhapha
SezioneSchizophora
SottosezioneAcalyptratae
SuperfamigliaEphydroidea
FamigliaEphydridae
SottofamigliaIlytheinae
TribùIlytheini
GenereDonaceus
Cresson, 1943
Serie tipo
Donaceus nigronotatus
Cresson, 1943
Specie

Donaceus Cresson, 1943 è un genere di insetti della famiglia Ephydridae (Diptera: Schizophora).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I Donaceus sono moscerini di piccole dimensioni, con corpo lungo 1,5-2,4 mm, morfologicamente simili a quelli degli altri generi della tribù degli Ilytheini.

Il capo è relativamente grande in confronto al resto del corpo e ha faccia con profilo variabile, da appiattito a leggermente prominente, antenne con arista piumosa, portante 6-7 peli, occhi relativamente grandi e pubescenti. La chetotassi cefalica è composta dalle seguenti setole piuttosto sviluppate:

Poco sviluppate, ma presenti, altre setole, fra cui un paio di pseudopostocellari, un secondo paio di fronto-orbitali proclinate, varie postoculari.

Il torace è scuro, con aree nerastre in corrispondenza degli scleriti laterodorsali. La chetotassi comprende le seguenti setole ben sviluppate:

Schema della nervatura alare
Fratture costali: hb: frattura omerale; sb: frattura subcostale.
Nervature longitudinali: C: costa; Sc: subcosta; R: radio; M: media; Cu: cubito; A: anale.
Nervature trasversali: h: omerale; r-m: radio-mediale; dm-cu: medio-cubitale discale.
Cellule: br: 1ª basale; bm+dm: 2ª basale fusa con la discale.

Le ali sono caratterizzate dalla diffusa pigmentazione a chiazze subrotonde, estesa a tutta la superficie. La venatura riprende le caratteristiche generalmente ricorrenti nella famiglia. Gli elementi diagnostici degni di nota consistono nello sviluppo della costa, estesa fino alla terminazione della media, e del secondo ramo della radio (R2+3), che si estende fino a terminare ben oltre la metà del margine costale.

L'addome è nerastro e tomentoso. Quello dei maschi presenta l'epandrio diviso superiormente.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Donaceus fu istituito come genere monotipico, insieme al genere Zeros, da Cresson nel 1943[1]. L'Autore collocò i due nuovi generi nella tribù Ilytheini, anch'essa di nuova istituzione, affiancandoli a Ilythea.

Donaceus rimase monotipico per decenni, fino agli anni ottanta, in occorrenza della segnalazione di una nuova specie da parte di Zack & Sites (1988). In conseguenza di questo nuovo contributo, il genere è dunque composto dalle seguenti specie:

Habitat e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è rappresentato esclusivamente nell'emisfero orientale, dal Paleartico orientale alle regioni orientale e australasiana.

D. nigronotatus ha un'ampia distribuzione. Originariamente ritrovato a Taiwan, nel corso degli anni è stata segnalata la sua presenza anche in altre regioni dell'Asia (Giappone, Thailandia) e dell'Oceania (Isole Hawaii, Australia, Nuova Zelanda). D. azhari è invece segnalato nella sola Malaysia, nello stato del Perak.

Entrambe le specie sarebbero associate ad ambienti umidi, ma le informazioni si devono per lo più alle segnalazioni dei siti di raccolta di esemplari adulti. Nelle Hawaii, D. nigronotatus è stato trovato in vari ambienti umidi, dal livello del mare fino ai 4000 metri di altitudine, presso le sponde di stagni, paludi, bacini artificiali e torrenti. Gli esemplari di D. azhari catturati sono stati invece trovati, insieme ad altri efidridi, sulle sponde di un piccolo canale di bonifica soggette a periodiche inondazioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ezra Townsend Cresson Jr., The Species of the Tribe Ilytheini (Diptera: Ephydridae: Notiphilinae) (abstract), in Transactions of the American Entomological Society, vol. 69, n. 1, 1943, pp. 1-16. URL consultato l'08-07-2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Maschio di D. nigronotatus (JPG), su homepage3.nifty.com. URL consultato l'8 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).