Dominique Peccatte

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Dominique Peccatte (Mirecourt, 15 luglio 1810Mirecourt, 13 gennaio 1874) è stato un archettaio francese. Allievo di Persoit presso il laboratorio di Jean Baptiste Vuillaume, ha creato un proprio stile caratteristico adattando la testa ad ascia introdotta da Tourte, ed è stato uno dei più influenti archettai della scuola francese,[1] solitamente considerato secondo solo a Tourte stesso.[2][3][4]

Alla sua famiglia appartennero anche altri archettai di fama, tra i quali il fratello François e il nipote Charles. Tra i suoi allievi spiccano Joseph Henry e Pierre Simon.[5]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo qualche tempo come apprendista liutaio a Mirecourt, si trasferì a Parigi a sedici anni, nel 1826, per lavorare come apprendista presso la bottega di Jean Baptiste Vuillaume, nella quale fu affidato alla supervisione di Jean Pierre Marie Persoit e forse dello stesso Tourte. Costruttore di grande talento, a partire dal 1836 collaborò con François Lupot II, succedendogli alla guida della bottega alla sua morte, nel 1838. Tale evento segnò l'inizio del suo periodo d'oro, che lo vide perfezionare il suo stile. Nel 1841 suo fratello minore François iniziò a lavorare come archettaio, e il suo laboratorio impiegò anche Joseph Henry e Pierre Simon.[3]

Nonostante il successo, alla morte della madre nel 1847 abbandonò l'attività, acquistando la quota di eredità del fratello François e ritirandosi a Mirecourt, dove acquistò una nuova casa in rue des Cloîtres e si dedicò principalmente all'amministrazione delle tenute di famiglia sino alla sua morte, nel 1874.[4]

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile di Peccatte si evolvette con alcuni cambiamenti nel corso del tempo, ma fu sempre caratterizzato da grande forza. Si basò sulla testa del modello Tourte, e introdusse una curva peculiare e facilmente riconoscibile, spostata più verso la parte bassa e con l'estremità della bacchetta quasi diritta, conferendo grande controllo dell'arco alla punta.[6] Le sue bacchette sono pesanti e più rigide rispetto alla produzione dei suoi predecessori, e trovano un buon compromesso rinunciando ad una certa misura di qualità timbrica rispetto agli archi di Tourte, a favore di grande volume e ricchezza di suono.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mary VanClay, Finding Good Values in Bows, No. 87, Strings magazine, July 2000. URL consultato il 13 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).
  2. ^ Metaforicamente viene talvolta appellato come "il Guarneri dell'archetteria" (mentre Tourte è appellato come "lo Stradivari").
  3. ^ a b Peccatte, Dominique, su amati.com.
  4. ^ a b Childs.
  5. ^ a b Stefan Hersh, A Brief History of the Bow as a Playing Tool, in Sound Post, vol. 3, n. 11, Spring 2003. URL consultato l'8 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2007).
    «Dominique Peccatte [...] continued the trend with a bow patterned after Tourte’s strongest, heaviest model. The Peccatte concept for a bow was generally heavier than anything before him in France [...] If not as flexible as earlier bows, Peccatte bows are still fairly flexible; the increase in weight from earlier concepts makes Peccatte bows well suited to the production of the volume of sound and degree of articulation appropriate to large, modern concert halls (of his time). The Peccatte bow is one, but not the only, ideal compromise in terms of tone production and handling. Although it neither produces the beauty of tone of a Tourte, nor handles with the nimbleness of a Nicolaus Kittel, a fine Peccatte does everything it must do very well, and with a thick rich sonority.»
  6. ^ Paolo Sarri, Morbidezza e rigidità, su atelierdarcheterie.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Joseph Roda, Bows for Musical Instruments, Chicago, W. Lewis, 1959, OCLC 906667.
  • Étienne Vatelot, Les Archet Francais, Sernor, M. Dufour, 1976, OCLC 2850939.
  • Paul Childs, The Bowmakers of The Peccatte Family, Montrose, NY, Magic Bow, 1996, ISBN 0-9651788-0-3.
  • Jean Francois Raffin e Millant, Bernard, L'Archet, Paris, L'Archet Éditions, 2000, ISBN 2-9515569-0-X.
  • Rene Vannes, Dictionnaire Universel del Luthiers, 1951, 1972, 1985 (vol.3)
  • William Henley, Universal Dictionary of Violin & Bow Makers, 1970
  • Paul Childs, Peccatte, in Stanley Sadie e John Tyrrell (a cura di), The New Grove Dictionary of Music and Musicians, 2ª ed., Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0195170672.
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