Discussione:Zoogeografia

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Aggiunta di testo senza fonte del 15/02/2016[modifica wikitesto]

Riporto qui:

I fattori di distribuzione degli animali sono i fattori ecologici che si identificano con i fattori limitanti cioè temperatura, umidità, natura del suolo per gli animali terrestri, natura del fondo, caratteri fisico-chimici delle acque per gli animali acquatici. Nella determinazione dell'areale di una specie giocano un ruolo importante le leggi di Liebig e di Shelford. Per esempio la distribuzione di molte specie è limitata verso nord dalla temperatura minima invernale, o verso sud da quella massima estiva. Questo stato di cose non basta a dare ragione dell'assenza di determinate specie da territori in cui ci si potrebbe aspettare di trovarle: questo perché la distribuzione geografica di una specie è correlata anche a fattori storici, cioè alle vicissitudini che dal punto di vista geologico e climatico hanno subito i vari punti della superfice terrestre. I fattori storici s' identificano perciò con quelli paleogeografici e palioclimatici. L'estenzione, conformazione e la distribuzione delle terre emerse furono in passato diverse rispetto ad oggi. La distribuzione degli animali come pure delle piante risulta spesso più comprensibile ove si considerino questi fattori storici. Esempio: il camoscio aveva un tempo distribuzione uniforme nel suo areale oggi il genere Rupicapra è localizzato sii Pirenei, sulle Alpi e nell'Appennino abruzzese. La distribuzione continua corrisponde (epoca terziaria) all'epoca del sollevamento delle grandi catene montuose sud-europee, la distribuzione attuale rispecchia una situazione geologica climatica molto diversa. La riduzione dell' areale di molte specie spiega i mutamenti delle condizioni climatiche, così l'avvento dei periodi postglaciali può aver superato un contingente Nord-europeo e un contingente alpino di specie simili di origine nordica che in periodo glaciale si erano spinte verso Sud; in effetti troviamo sulle Alpi alcune specie simili ad altre del Nord-Europa (specie borea-Alpine). Le specie limitate a zone ristrette rispetto a quelle di distribuzione originaria prendono il nome di forme relitte. Un esempio è il Crostaceo Misidaceo Mysis relicta, che si trova in alcuni laghi della Svezia, Finlandia e Germania; tale specie è derivata dalla forma marina Mysis oculata di cui rappresenterebbe una forma relitta (relitto glaciale). Infatti un tempo le stazioni a Mysis (laghi) erano collegate fra loro e con il mare. Anche l'Anoptichthys jordani si considera forma relitta derivata dal marino Astyanax mexicanus: infatti si trova in una grotta che un tempo doveva comunicare col mare. Un fattore della distribuzione geografica degli animali del tutto a sé stante è costituito dall'opera dell'uomo: così per esempio il taglio dell'Istmo di Suez ha portato nel Mediterraneo specie tipiche della regione oceanica Indopacifica. Un esempio è dato dal crostaceo Brachiuro Portunus pelagicus, il quale migrato attraverso il canale di Suez ha colonizzato a poco a poco le coste dell'Asia Minore e dell'Egitto. L'opera dell'uomo s'identifica anche con gli attuali sistemi di trasporto e di commercio: moltissimi Artropodi soprattutto Insetti sono trasportati dagli aerei in zone lontane da quelle di loro distribuzione ordinaria. Altri veicoli di animali da una regione all'altra della terra sono rappresentanti dai legnami e dalla frutta esotica, in particolare banane. Sulla superficie terrestre si distinguono in base alle differenze e alle affinità tra le faune le cosiddette regioni zoogeografiche. Esse sono basate sulla distribuzione di gruppi zoologici le cui specie sono relativamente sedentarie, meno soggette a spostamenti attivi e passivi : Molluschi, Anellidi, molti Artropodi, pesci d'acqua dolce, Rettili e Mammiferi. Si prestano meno a considerazioni di questo tipo alcuni insetti buomi volatori (Lepidotteri) e gli uccelli. Quattro sono i reami zoogeografici: Arctogea (Europa, Asia, Africa e Nordamerica), Neogea (America centrale e meridionale), Notogea (Australia e le isole dell'Oceania), Antarctogea (Antartide).

--l'etrusco (msg) 16:35, 16 feb 2016 (CET)[rispondi]

Significanza[modifica wikitesto]

significanza s. f. ... 2. In filosofia della scienza, proprietà di una proposizione di essere dotata di significato, ossia di essere significante;


Ci si chiede spessissimo perché mai abbiamo scritto:

Si parla di ... relitto filogenetico quando un certo gruppo di animali è sopravvissuto all'estinzione generale taxon di originale appartenenza

e se possiamo immaginare per altre vie a che cosa sia sopravvissuto questo inopportuno relitto filogenetico; io sono inaspettatamente sopravvissuto alla lettura di "taxon di originale appartenenza", che è un parolone moltiplicato per tre, e ne sono abbastanza contento, però avrei preferito di non leggerlo affatto. L'estensore é, lui prima di me, sopravvissuto? Se si è un vero peccato perché si sarebbe detta una frase propriamente esiziale. Saluti. --5.90.40.239 (msg) 13:32, 16 ago 2021 (CEST)[rispondi]