Discussione:Vita di Pitagora (Porfirio)

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Pitagora secondo Aristosseno[modifica wikitesto]

Il libro VI afferma quanto segue:

«Trascrivo le parole stesse d'Aristosseno [fr. 25 Wehrli]. Pitagora apprezzò la fava sopra tutti gli altri legumi, dicendo ch'è un cibo lassativo e purificatore; e per questo ne fece un uso grandissimo. Riferisce ancora, lo stesso Aristosseno, che Pitagora si cibava della carne di porcellini minuscoli e di agnellini teneri. Or sembra che egli sia stato informato dal pitagorico Senofilo, suo famigliare, e da alcuni altri più vecchi di lui, che dall'età di Pitagora non eran tanto lontani. (12) Aristotele [fr. 124 Rose] dice che i Pitagorici non mangiano la matrice, il cuore, il pungiglione e alcune altre cose, ma non s'astengono dal resto»

A parte le fave e il resto identico, rileva che Pitagora sarebbe stato presso Egizi, Caldei, Fenici e i Magi. La parola greca sarebbe da verificare in merito ai Magi della Natività del Signore. Rileva anche la frase pitagorico Senofilo, suo famigliare che non si riscontra altrove, notizia biografica utile per la voce di Senofane. E' pressoché impossibile trovare in rete il testo del libro, forse giusto nell'Internet Archive.Saluti, Micheledisaveriosp

ː Il testo greco della Vita di Pitagora di Porfirio si può trovare su archive.org; il capitolo VI è a p. 20 ed il termine greco tradotto con "Magi" è μαγον (quarta riga).

ː Senofilo era un pitagorico, teorico della musica, non c'entra con Senofane.

ː Sui Magi citati nel Vangelo di Matteo (2.1-12) si possono vedere, ad esempio, Franco Cardini, I Re Magi. Leggenda cristiana e mito pagano tra Oriente e Occidente, Venezia, Marsilio, 2017 e Walter Burkert, Da Omero ai Magi: la tradizione orientale nella cultura greca, Venezia, Marsilio, 1999. Ontoraul (msg) 09:36, 8 dic 2020 (CET)[rispondi]