Discussione:Velocità di gruppo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Volevo far notare un'incoerenza nella trattazione dell'argomento "velocità di gruppo" di un'onda. Si dice che la velocità di gruppo di impulsi laser inviati attraverso materiali appositamente preparati, supera di molto la velocità della luce nel vuoto. Questo non è vero; la velocità di gruppo ossia la velocità con cui si propaga l'energia di un'onda non può mai superare la velocità della luce c. Quella che supera la velocità della luce è casomai la velocità di fase.

la trasmissione superluminale non esiste, ma questo lo afferma anche l'articolo. Nell'articolo si fa riferimento a questo effetto, per cui la velocità di gruppo può diventare maggiore di c.

concordo nel dire che secondo il mio prof la velocita di fase puo essere maggiore della luce ma quella di gruppo no


Sottoscrivo ai due commenti precedenti, anche il mio prof è stato molto chiaro a riguardo. La velocità di gruppo, Vg, non può mai superare la velocità della luce nel vuoto, c. Non so a che articolo faccia riferimento l'altro utente (il link che riporta è: 404 - not found), ma posso intuire di cosa parli (avendo già esaminato un po' di articoli a riguardo). Esistono esperimenti con i laser sui meta-materiali in cui si ottengono velocità di gruppo negative, ma questo è tutt'altro paio di maniche (e anche qui ci sarebbe non poco da chiarire); in genere, questi esperimenti vanno sotto l'infelice etichetta di "Superluminal Propagation". In nessun caso (fino ad ora) si è riusciti ad ottenere Vg > c. Quindi, la voce su Wikipedia andrebbe quantomeno modificata, in modo da chiarire la questione e precisare come stanno le cose, citando le fonti. In ogni caso, la voce andrebbe ampliata, almeno per quel che riguarda la velocità di gruppo per come è studiata in Ingegneria, in particolare in Campi Elettromagnetici. La definizione data non è né la più generale possibile né quella "standard". C'è un intero paragrafo nel libro Lezioni di Campi Elettromagnetici (G. Gerosa, P. Lampariello) che spiega e chiarisce molto bene la questione, evidenziando le (non poche) ipotesi alla base e i limiti di tale definizione.