Discussione:Tutti dentro

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Il taglio di quanto è stato scritto nella voce mi appare non obbiettivo, tanto è vero che tutti quelli che Annibale Salvemini incrimina sono obbiettivamente colpevoli. L'unico innocente è proprio il giudice che nella scena finale si ritrova a dover giustificare le proprie azioni ai suoi superiori i quali non sembravano molto interessati a fare piazza pulita. Tanto meglio scrive la trama del film senza finire per fare i critici di una fase della nostra storia. Questo se si vuole lo si svolge nella voce propria e giustificando il tutto con fonti e citazioni. Utente:Bellerophont Ore:2.11 GTM +1 15 Marzo 2010.

A mio avviso in questa voce si tenta, in modo neanche tanto mascherato, di esprimere un giudizio personale e gratuito sulle specifiche competenze della magistratura italiana, con sottintesi riferimenti ideologici a una parte politica dichiaratamente avversa al terzo potere dello Stato. Peraltro, teniamo a precisare che tutti i poteri di cui dispone indistintamente la magistratura non sono affatto arbitrari, bensi` regolarmente stabiliti nei vari codici di procedura, con la benedizione della Costituzione Italiana. Ricordiamo, tra l`altro, che la Costituzione vale indistintamente per TUTTI i cittadini italiani, a prescindere dal credo politico e/o religioso di ogni singola persona. Pur rispettando tutti i punti di vista e le idee di chiunque, ritengo che all`interno di una enciclopedia, seppur libera, si renda sempre e comunque necessario assumere una posizione al di sopra delle parti. Riteniamo decisamente piu` opportuno che, all`interno di questa specifica voce, sia dato spazio alla semplice descrizione della trama del film in questione, evitando con cura di usare un mezzo universale ai fini di bassa propaganda antimagistratura e/o pro-delinquenziale.

Sono sì sogetti alla legge, ma la legge secondo la loro interpretazione!
Concordo però che una voce su un film deve descrivere il film in modo N-POV. --95.232.139.204 (msg) 19:33, 15 apr 2011 (CEST)[rispondi]


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--Fantasma (msg) 00:05, 16 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Per la precisione, le leggi non sono interpretate nel senso stretto del termine. Un magistrato ha facolta` di applicare una procedura anziche` un`altra, basandosi solo su fattori puramente oggettivi. In ogni caso mai un magistrato avra` facolta` di prendere decisioni extraprocedurali o addirittura di inventare una nuova procedura a seconda del caso in questione o per puro capriccio. Va ricordato, a titolo informativo, che i codici procedurali della legge italiana sono particolarmente rigidi e restrittivi, rendendo di fatto impossibile una violazione degli stessi. Tanto per essere chiari, se un magistrato disporra` l`arresto di un imputato, lo fara` solo ed esclusivamente se permesso dalla procedura relativa al caso specifico. Viceversa, gli sara` impossibile disporre alcuna misura cautelare. Quindi, prima di affermare che i magistrati arrestano facilmente a seconda di come si svegliano la mattina, varrebbe la pena informarsi correttamente su quali siano i loro effettivi poteri in relazione ai vari casi giuridici.