Discussione:Tettonica delle placche

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In data 24 aprile 2010 la voce Tettonica delle placche è stata accettata per la rubrica Lo sapevi che.
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Tettonica delle placche
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possibile che la terra fosse ricoperta interamente di vulcani? come si dimostra?

Io direi che va benissimo[modifica wikitesto]

"Si comprende davvero poco: è involuta". Sono tutti d'accordo? Io la trovo molto ricca e ben argomentata. SArà anche un testo denso ma strutturato e comprensibile [IMHO]. Alain

Ho cancellato le parti relative alla struttura interna della terra in quanto non attinenti all'argomento dell'articolo e in quanto esse sono già presenti negli articoli Terra, Crosta terrestre, mantello terrestre, nucleo terrestre.


Questa pagina mi piace molto (certo tutto è teoricamente migliorabile se si vuole!) però è già ben fatta, scorrevole, mi pare corretta. Voto anche io per Tettonica delle Placche anzichè Tettonica a zolle.. bisogna venire incontro a chi fa delle ricerche (anche per la scuola) e il primo termine è senz'altro la traduzione più conosciuta..

--Alja3 16:50, 25 gen 2008 (CET)Alja3--Alja3 16:50, 25 gen 2008 (CET)[rispondi]

Il titolo è sbagliato (imho)[modifica wikitesto]

Non capisco perché sia stato messo il redirect da Tettonica delle placche (che a parer mio è il titolo corretto). In ogni caso la traduzione dell'inglese "plate tectonics" in Tettonica "a" zolle (o "a" placche che sia) non ha alcun senso in italiano. Non è la tettonica ad essere a placche (pare una malattia). La teoria riguarda la (attività) tettonica delle placche (o zolle), per l'appunto. Per concludere, o Tettonica delle placche o Tettonica delle zolle, e redirect da "Tettonica a placche" e da "Tettonica a zolle". Io però non sono capace di fare redirect e cose del genere. Chi può (vuole) aiutarmi? Pace64 12:25, nov 5, 2005 (CET)

Ci sono diversi motivi per cui tettonica a zolle imho deve rimanere il primo articolo.
  • ho creato i numerosi redirect dei quali fai cenno perchè esistevano articoli che linkavano a pagine inesistenti quando già da tempo esisteva tettonica a zolle.
  • tettonica a zolle è un termine che esiste nella letteratura scientifica italiana da più tempo ed è ancora la più diffusa: su google tettonica a zolle restituisce almeno 40.000 articoli, tettonica delle placche meno della metà.
  • Tettonica delle placche sembra più corretto perchè è assonante con la plate tectonics anglofona ma niente più.
Traducendo plate tectonics in italiano si pone il problema di aggiungere una preposizione. Ora sull'uso di "a placche" o "delle placche" è corretto come sarebbe corretto "con le placche" se vogliamo!
La teoria si definisce "a zolle" o "a placche" perchè questo è il concetto che la caratterizza.
La tettonica non è una proprietà delle placche: questa teoria richiede la presenza delle placche per spiegare la tettonica! La tettonica e le placche possono esistere comunque, senza che un concetto richieda l'altro¹. Esistono teorie precedenti, ancora in voga negli anni '50, come quella delle delle geosinclinali, che descrivono la tettonica con altri meccanismi.
Quindi il termine "a zolle" è uguale, come concetto a quello del motore "a scoppio": se vuoi puoi chiamarlo motore "dello scoppio", perchè è la combustione che lo caratterizza o motore "con lo scoppio"; di fatto scegli la forma che meno appesantisce il discorso (spesso la più breve) e nel dubbio tendi a rispettare le convenzioni della lingua parlata, anche se qualche volta non sono il massimo in termine di precisione.
Sul fatto che "a zolle" non abbia senso in italiano potremmo discutere ma per me a questo punto è più un problema per linguisti eruditi che per geologi.
¹ = La tettonica è il manifestarsi del comportamento visco-elastico della crosta terrestre. L'attività tettonica (terremoti, deformazioni) si svolge ai margini delle placche. Le placche sono quelle porzioni nelle quali è suddivisa la crosta continentale. Le aree interne delle placche sono prive di fenomeni tettonici e sono dette cratoni. --FurinS ๏.๏ 20:00, 9 nov 2005 (CET)[rispondi]
Mi dispiace, ma rimango della mia opinione. Forse mi sono espresso troppo sinteticamente. Rispondo alle obiezioni.
  • 1) "tettonica a zolle è un termine che esiste nella letteratura scientifica italiana da più tempo ed è ancora la più diffusa: su google tettonica a zolle restituisce almeno 40.000 articoli, tettonica delle placche meno della metà." Mi spiace per Google (che uso e contro il quale non ho assolutamente prevenzioni) e ancor più per la letteratura scientifica italiana, ma penso che la fondatezza o meno di una locuzione non si misuri a numero di citazioni. Non per caso, ho in mente (e qui a fianco a supportarmi) un buon vecchio libro di A. Bosellini intitolato "Tettonica delle placche e geologia". Fosse anche l'unica, è una citazione a mio favore.
  • 2) "Tettonica delle placche sembra più corretto perchè è assonante con la plate tectonics anglofona ma niente più." Assonante? Ho detto (e ripeto) Tettonica delle placche o Tettonica delle zolle. Perché Tettonica delle zolle dovrebbe essere più assonante con "plate tectonics" di Tettonica a zolle? Non capisco francamente perché poi "Tettonica con le placche" dovrebbe essere corretto. Non è che la mancanza della preposizione in inglese autorizzi ad usarne una a caso.
  • 3) "La teoria si definisce "a zolle" o "a placche" perchè questo è il concetto che la caratterizza." Questa non l'ho proprio capita. La teoria "richiede la presenza delle placche...", perfetto! "Quindi il termine "a zolle" è uguale, come concetto a quello del motore "a scoppio", no, non ci siamo più, lo scoppio fa funzionare il motore, allora è la zolla che fa funzionare la tettonica? Per le teorie precedenti, allora si parlava di "tettonica a geosinclinali" o di "tettonica delle geosinclinali"?
Un consiglio: guarda un po' la wiki francese e vedi come è tradotta l'espressione. L'enciclopedia imho dovrebbe dare l'informazione più corretta, non quella più diffusa.
C'è qualche linguista lì fuori che voglia dire la sua? ;-) Pace64 19:49, 11 novembre 2005 (CET)
Per combinazione sto studiando dal testo di Bosellini dove ho trovato una nota riguardo al nome. L'autore dice che è più corretto tettonica delle placche perchè la tettonica (le deformazioni) non si verifica "a placche" ma al contrario interessa zone strette ed allungate dei loro margini (quindi "delle placche"). Mi pare che il senso sia questo. Per me, invece, o uno o l'altro non fa alcuna differenza, l'importante è che ci siano i redirect :-) --Kalumet Sioux 04:40, 15 nov 2005 (CET)[rispondi]

Penso che non sia il caso di diventare matti per una questione del genere, tantopiù che il motivo iniziale per cui esiste tettonica a zolle rispetto agli altri sinonimi è esclusivamente una questione di precedenza nella stesura. Alla luce dell'osservazione di KS direi che si può redirectare senza problemi. --FurinS ๏.๏ 13:25, 17 nov 2005 (CET)[rispondi]

voce da sistemare[modifica wikitesto]

L' uso del termine Tettonica a zolle in italiano e' antecedente alla nascita dell' utente che sta studiando sul Bosellini (che deve essere o studente liceale o primo anno di geologia, in quanto piu' avanti nessuno studia seriamente la Plate tectonics su un testo riassuntivo scritto da un sedimentologo), ed e' quello che e' entrato nell' uso corrente della comunita' geologica italiana le rare volte in cui parla ancora in italiano. Non perdiamoci altro tempo.
Il fatto e' che la voce e' brutta, parzialmente incompleta, sopratutto difficile da seguire e da capire per il lettore che non e' gia' addentro nella cosa. Se qualcuno volesse migliorarla, ed al tempo stesso approfondire l' argomento, per sua cultura, suggerisco di guardare la versione inglese (articolo in vetrina!!!) ed usarla a piene mani, prendendone anche le figure se possibile. --Bramfab 15:01, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]

Poichè sono d'accordo che la parte introduttiva non era assolutamente chiara, ho deciso di provare a inziare la risistemazione...ma ci si può ancora lavorare!--Mirandolina 19:43, 21 set 2006 (CEST)[rispondi]

Più immagini[modifica wikitesto]

Per un articolo così corposo, servirebbero più immagini... A mio parere per il resto è un buon articolo.--Thedj 12:14, 12 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Sistemazione in corso[modifica wikitesto]

Sto curando la parte lessicale, il lavoro è davvero enorme.. sto creando anche Categorie nuove e Wikilink.
Work in progress ....
Quando avrò un attimo di tempo, curerò anche la parte delle immagini e la veridicità di certe affermazioni che suscitano in me qualche dubbio, come quando si sostiene che il calore interno della Terra è quasi completamente dovuto alla radioattività ... (non sono d'accordo). Verificherò.
Roberto1974 13:44, 12 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Dubbio atroce: Geologia o Geografia?[modifica wikitesto]

Non mi convince il fatto che sia stato messo in agosto un avviso attinente il Progetto di Geografia.
Secondo me la voce in questione dovrebbe essere di pertinenza del Progetto di Geologia (progetto Scienze della Terra). Che ne pensate?
Roberto1974 14:42, 12 ott 2006 (CEST)[rispondi]

l'avviso era verosimilmente il mio, non avevo trovato un progetto migliore e più adatto all'argomento che geografia. o non esisteva o non avevo saputo guardare. per il momento ho solo letto la discussione e non so se il tuo lavoro sulla voce sia buono o meno, --jo 15:27, 13 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Ho effettuato le modifiche da te richiestemi (neretti futili, wikilinks sbagliati, etc.). Col tuo consenso (e di tutti gli altri) vorrei spostare l'avviso in testa alla pagina dal Progetto Geografia al Progetto Scienze della Terra. Chiedo pertanto conferma.
Roberto1974 16:00, 13 ott 2006 (CEST)[rispondi]

C'è molto da fare[modifica wikitesto]

Ho cambiato l'intestazione del "da controllare" facendo riferimento alle Scienze della Terra, ma soprattutto ho eliminato le immagini delle faglie, che con i margini convergenti, divergenti e trasformi non hanno proprio nulla a che fare. Mi spiace per Roberto1974 che ha lavorato molto su questa voce, ma ritengo che ci sia ancora molto da fare, non affidandosi però alle proprie reminescenze personali o opinioni, ma a fonti esterne, che vanno poi citate. Altrimenti la voce resta piuttosto "zoppicante". Purtroppo non ho tempo per intervenire in modo sostanzioso e mi sono limitato alle modifiche più evidenti, ma spero di poter trovare un momento per farlo. -- Pace64 16:56, 13 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Ottima la scelta dell'intestazione.
Ok per le immagini eliminate.. erano una "proposta", niente di più.. non ho trovato di meglio su Commons, servivano immagini specifiche.
Un po' di lavoro utile comunque è stato fatto .. prima la voce era proprio una matassa ingarbugliata.
Roberto1974 17:06, 13 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Work in progress... sto traducendo alcune porzioni della voce in Inglese. Tempo permettendo, apporterò correzioni ad altre sezioni.
Roberto1974 18:23, 15 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Progetto qualita'[modifica wikitesto]

Uhm, avevo messo dei commenti sulle voce il 20 settembre e solo oggi mi sono accorto che per qualche motivo ignoto la stessa non si era inserita nelle mie pagine in osservazione. Ho qualche commento e suggerimento:

  • Ho rivisto l' introduzione e i primi due paragrafi e penso di aver levato le erroneita' piu' evidenti (vi e' molta confusione fra crosta terrestre e litosfera) e corretto le frasi che potevano ingenerare false interpretazioni (questo e' l' obiettivo minimo del porgetto qualita'). Tuttavia vi sarebbe ancora da fare sugli stessi, per prima cosa consolidare la descrizione dei tre tipi di confini di placche in tre paragrafi: ora vi sono due ripetizioni della definizione e qualche esempio.Ossia riduciamo il preambolo ad una sola frase per tipo di margine, e mettiamo il resto nel corpo descrittivo.
  • Gli stessi capitoli probabilmente necessitano di avere ulteriori termini con link e possibilmente approfondimenti (una volta che sia finito lo screening di tutta la voce).
  • Ho tolto le frasi sugli hot spot per una evidente confusione fra gli hot spot geodinamici, le fumarole oceaniche ed il caso unico dell' Islanda. Suggerisco un piccolo accenno, al di fuori della classificazione dei margini e quindi una voce hot spot.
  • L' ultimo capitolo orogenesi e' cosi' cosi'. Poiche' l' orogenesi e' un fenomeno molto complesso, farei una voce a parte, con un piccolo rimando da questa voce.
  • Poiche' vengono richieste le fonti, ho inserito alcuni testi, da non intendere come fonti da cui si e' attinto e si attingerà, se il caso, per scrivere l' articolo, sia ben chiaro. Tuttavia l' argomento e' mal rappresentato in testi italiani e quelli derivanti da traduzione inglese -> italiano spesso sono tradotti con i p... La documentazione e' piu' abbondante in lungua inglese, ed in ogni caso solitamente i libri accessibili (ossia comprensibili) a chi non e' geologo sono arretrati di circa 10 anni rispetto alla ricerca, per la quale occorre rimandare a pubblicazioni del settore, atti di convegni ...
  • Per chi e' incredulo confermo che il calore terrestre e' generato dal decadimento radioattivo, e la cosa fu ipotizzata gia' a partire dall' inizio del secolo scorso. Onestamente pensavo che questa nozione facesse ancora parte di quanto viene insegnato nelle superiori: si parla tanto di energe alternative ...
  • La traduzione ed il testo peccano di alcune ingenuita' che lo rendono meno scorrevole ed elegante:
non usare il tempo passato per descrivere fenomeni che avvengono o si misurano anche oggi.
Non usare forme verbose tipo: possono avvenire quando avvengono, andava aumentando -> aumenta,
appellata col nome di "dorsale -> chiamata dorsale, quello della cosiddetta "Rift Valley" -> quello della "Rift Valley"....
  • La teoria della tettonica a zolle ha fatto per le Scienze della terra, quello che la teoria della evoluzione ha fatto per la biologia, pero' e' molto complicata e difficoltosa per una sua corretta e completa descrizione, anche perche' significa scrivere di tantissimi soggetti, quasi comprimere in una sola voce tutta la geologia s.l. Per cui coraggio. --Bramfab 16:51, 19 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Radioattività: prendo per buona l'affermazione; cmq sapevo che incideva notevolmente sul calore interno terrestre.
p.s.: la traduzione è spesso difficoltosa, mi scuso (vedi struttura a blocchi della dorsale).
Roberto1974 17:16, 19 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Non e' un problema, prova a stampare, dopo aver scritto, leggere un testo scritto cambia la visuale ed aiuta a migliorare.

Correzioni varie[modifica wikitesto]

Ciao a tutti sono uno studente del quarto anno di scienze geologiche all'università degli studi di Milano e ho scoperto da poco questo sito fantastico!!!!!!! Ho apportato (e sto ancora apportando) alcune modifiche al testo per correggere alcuni errori molto diffusi tra i "non addetti" in quanto la Geologia è una materia estremamente complicata e per renderla comprensibile la si semplifica al punto da generare molti errori. Ho cominciato con i primi 2 paragrafi e con la parte iniziale del terzo. Mi piacerebbe sapere: le vostre opinioni, se sono stato abbastanza chiaro e se devo semplificare o approfondire alcune parti. nei prossimi giorni cmq vedrò di continuare la mia "opera" magari aggiungendo altre immagini. Per la cronaca sono daccordo anch'io che il titolo più corretto è tettonica delle placche; potremmo cmq trovare una via di mezzo che è anche più completa come:

TETTONICA DELLE PLACCE (o TETTONICA ZOLLE)

Aspettero i vostri commenti. Acheron83 12:30, 09/01/2007

Commento 1) registrati come utente, puoi sempre usare un nick name e cio' migliora le comunicazioni; e quindi se vuoi iscriviti anche al Progetto:Scienze della Terra
Commento 2) Vedi quanto gia' commentato al paragrafo 3 in questa pagina. La locuzione piu' usata italiana e' tettonica a zolle e purtroppo va lasciata cosi'. D' altronde diciamo termometro a mercurio e non termometro col mercurio. Il vantaggio delle terminologia tecnica scientifica e' quello di stabilire una relazione univoca fra un evento (o un soggetto) ed un termine, indipendentemente dalla sua perfetta correttezza formale, altrimenti finiremmo per avere un glossario allegato ad ogni articolo tecnico. Certo tutto era piu' semplice eoni fa, quando i neologismi scientifici erano creati partendo dal greco o dal latino, mentre ora dobbiamo sottostare a questo stile anglossasone di unire due o tre words per creare un termine concettuale!
Commento 3) Le voci non si semplificano, si correggono, si migliorano e si approfondiscono. Se scritto bene anche un testo di meccanica quantistica puo' essere accessibile al lettore medio di wikipedia, enciclopedia che aspira ad avere la stesso giudizio qualitativo attribuito alla Treccani, ossia ad un opera acessibile a chiunque abbia un minimo di cultura di base ed essere al contempo rigorosa e completa in ogni voce.
Commento 4) se inserisci immagini stai ben attento al copyrigth sulle stesse, per il quale esiste tolleranza zero. vedi Aiuto:Guida essenziale/Caricare un'immagine
Commento 5) Il corso di geologia non 3+2? se sei al quarto anni che stai facendo? Ciao -- Bramfab parlami 12:51, 9 gen 2007 (CET)[rispondi]

Risposta: Sì, hai ragione è un 3+2 io sono mi laureo alla triennale il 28 febbraio di quest'anno... il quarto anno posso iniziarlo solo il secondo semestre. Comunque grazie a tutti per avermi risposto.

Acheron83 14:20, 09/01/2007

Vulcanismo e tipo di margini[modifica wikitesto]

Il volcanismo acido non e' associato tipicamente a margini convergenti, essendo in prima sempliifcazione associato alla fusione della crosta terrestre in subduzione? -- Bramfab parlami 13:08, 9 gen 2007 (CET)[rispondi]

Commento 1)Questo è quello che si era creduto fino agli anni '80, quando, con la possibilità di fare delle vere e propie ecografie dell'interno della terra (definite tomografie), si è visto che la litosfere oceanice subdotte (identificate come porzioni di materiale denso, più rigido ma soprattutto più freddo) raggiungeva talvolta addirittura il limite nucleo-mantello e che quindi non si fermassero solo nel cosiddetto "cimitero delle placche" a 670 Km di profondità al di sopra della zona di transizione. Il magmatismo nelle zone di subduzione è generato dal fatto che la litosfera oceanica subduce portandosi dietro grandi quantità di acqua per la stragrande maggioranza contenuta nei reticoli cristallini di molti minerali idrati. Il cuneo di mantello sovrastante il piano di subduzione in presenza di acqua abbassa di colpo la temperatura di fusione e quindi comincia a fondere generando dei basalti andesitici (intermedi) che, evolvendo durante le fasi di accumulo e risalita, tendono a diventare sempre più acidi (fino a granitici). Quindi in sostanza la litosfera subdotta che viene distrutta non è direttamente la causa del magmatismo di arco vulcanico. Ricorda che attraverso il "materiale roccia" il calore per conduzione si muove molto più lentamente (di diversi ordini di grandezza) rispetto alla velocità di spostamento delle placche, le quali una volta portate in profondità ci mettono diversi milioni di anni a riequilibrarsi con le nuove condizioni ambientali e per riomogenizzarsi in parte con il mantello circostante.

Acheron83 14:45, 09/01/2007

Per l 'appunto il magmatismo acido lo trovi nelle zone in subduzione, indipendentemente da dove deriva, mentre tu l' hai indicato nei margini divergenti!!! Ed e' qui' che chiedo la correzione. In ogni caso, una cosa non esclude l' altra: anche dalla fusione di una roccia piu' acida di un basalto si derivera' per forza un magma acido, con un punto di fusione inferiore a quello di un basalto oceanico. -- Bramfab parlami 15:11, 9 gen 2007 (CET)[rispondi]

No, mi spiace ma non mi sono spiegato bene, non ho detto che il magmatismo acido è esclusivamente localizzato in corrispondenza dei margini convergenti. Dopotutto la genesi dei magmi granitici lungo le zone di subduzione è diversa da quella dei rift continentali: Nella prima tu hai magmi acidi derivati dall'evoluzione di magmi intermedi andesitici (per differenziazione); mentre nel secondo caso tu hai la fusione diretta di rocce crostali già di per sè acide. Esistono quindi 2 tipologie di priocessi che possono portare alla formazione dei magmi granitici.Acheron83 15:47, 09/01/2007

  • Aiutooooooo. vediamo di fare il punto:
  • distinguiamo fra quello che si osserva in superficie e le conseguenti interpretazioni (anche tramite tecniche geofisiche).
  • i diversi tipi di margini di placca sono caratterizzati in generale ciascuno da un vulcanesimo con chimismo tipico. Dato geologico gia' riconosciuto negli anni '70.
  • rocce acide (intrusive ed effusive) sono tipicamente rinvenute lungi i margini di placca convergenti.
  • dalle correzioni che hai fatto alla voce vi e' un certo rebelot (ovvero confusione) sulle associazioni riconosciute di chimismo vulcanico e tipi di margini di placca (l' interpretazione e descrizione della genesi deve venire dopo l' osservazione ed il riconoscimento dei dati).
  • Se rileggi quanto hai scritto/modificato, sicuramente ti accorgerai di cio' e sarai in grado di migliorare il contenuto del testo.

Ciao -- Bramfab parlami 15:51, 9 gen 2007 (CET)[rispondi]

Scusa se insisto, ma quello che ho inserito è la base di quello che insegnano in università e sul quale ormai concordano da tempo la stragrande maggioranza dei geologi. Non è il risultato della mia mente, ma di centinaia di pubblicazioni riguardanti ciò che si osserva in natura e le prove di laboratorio; chiedi a qualsiasi geologo, sarà daccordo con me. La geologia non corre su un unico binario come la matemetica dove 1+1 fa due e non ci sono obbiezioni... Anzi il numero di variabili, processi e fattori influenzanti in gioco in ogni specifico ambiente (a tutte le scale) sono praticamente infiniti. Si è osservato che il magmatismo connesso alle regioni di subduzione è tendenzialmente più silicico rispetto per esempio a quello di fondo oceanico ma ciò non esclude che si possono formare anche da altre parti, con composizione anche identica ma con genesi diversa spesso riconoscibile attraverso peculiari analisi geochimiche (su isotopi radioattivi ed elementi in tracce). Se vuoi propio saperlo si formano graniti talvolta anche nelle dorsali e basalti negli archi vulcanici; anzi l'attività vulcanica nelle zone di subduzione inizia quasi sempre con un magmatismo basaltico!!!. Infine c'è da dire che la geologia evolve con passi da gigante ed in modo esponenziale assieme ai progressi tecnologici che ci permettono di espandere il nostro "campo visivo" e di correggere gli errori. Per cui dagli anni settanta le conoscenze oltre ad essersi enormemente ampliate si sono anche in gran parte ribaltate (tanto che molti libri anche del 1996 sono ormai considerati completamente superati). Detto ciò io non sono la voce della verità (ricordo che sono solo uno studente...)però ti consiglio, se ti interessa di informarti leggendo qualche bel libro che posso anche consigliarti (ti avverto però che spesso non sono letture leggere e soprattutto non sono in italiano ma in inglese o francese; sono pochi i libri veramente utili e aggiornati in italiano). Fammi sapere... Acheron83 17:30, 09/01/2007

Santa pazienza aiutami tu .... Se le nuove generazioni di geologi italiani sono incapaci di distinguere i fatti dai commenti ed interpretazioni e di discernere fra il caso generale e le piccole variabili locali, finiremo bene, in questo caso le disconosco come progenie, e sicuramente non sono il tuo relatore di tesi. Ecco quello che hai scritto: Un margine divergente può essere presente anche su litosfera continentale generando quello che viene definito un rift in cui il movimento divergente non è compensato da formazione di nuova litosfera ma da assottigliamento e fratturazione di quella gia esistente. Oltre al normale vulcanismo basico se ne associa uno più acido a causa della fusione di alcune rocce costituenti la crosta continantale. Un importante esempio è dato della "Rift Valley" in Africa orientale.
Allora un povero ignorante che legge questa frase, assieme alle altre della voce finisce che capisce:

  1. nella Rift Valley africana trovera' rocce acide associate a questa fase di rift.
  2. Poiche' queste rocce acide sono citate solo nella descrizione dei margini divergenti sara' obbligato a pensare che sia tipiche solo di questa situazione.
  3. Gli altri margini sono caratterizzati solo da vulcanismo andesitico di composizione intermedia (tra cosa e cosa non si sa'!)
  4. Le Ande sono composte solo da andesiti (i batoliti granitici, ivi presenti un tempo, evidentemente sono evoluti coi passi da gigante della geologia in altre petrografie)

Finisco aggiungendo che scrivere una voce enciclopedica scientifica significa avere un metodo di scrittura che include la rilettura critica di cio' che si e' scritto, vedere se quanto scritto e' bilanciato fra i diversi soggetti di ogni voce, presentare prima i fatti e poi le interpretazioni, e prima i casi generali e quindi le peculiarita'. In casi di argomenti complessi la pratica divide et impera e' quella da seguire: suddividere bene o articolare la voce (in questo caso descrivere geometricamente l'assetto dei tipi di margine ed il loro riconoscimento, poi la loro genesi, evoluzione e distribuzione geografica, il vulcanismo associato e cosi' via ... <br. Buon ultimo leggere attentamente quanto scritto da altri in precedenza, cosi' per esempio si evita di fornire i consigli di lettura a chi già li scrisse in questa stessa pagina tre mesi fa! -- Bramfab parlami 18:23, 9 gen 2007 (CET)[rispondi]

Mi dispiace che tu abbia reagito così, effettivamente rileggendo ho dato per scontato molte cose che in parte spero di aver sistemato. Ammetto di avere problemi con il lessico (ma col tempo migliorerò). Prova a vedere le mie modifiche e fammi sapere se c'è ancora qualcosa che non ti convince. Tengo a precisare che non voglio fare il saputello di turno o il portavoce di idee stravaganti, io cerco sempre di parlare con cognizione di causa senza mai tirare fuori interpretazioni personali a meno che non siano richieste esplicitamente. Quello che ho esposto fino ad ora fa parte della base (e ripeto BASE) culturale che qualsiasi geologo dai primi anni di università deve avare. Dato che considero questo sito una idea geniale e che ne voglio aumentare, con il mio contributo, la qualità e la precisione nell'ambito delle scienze della terra (disciplina in cui tra un mese mi laureo con una ottima media di 28 anche se un po' in ritardo...ma con molta passione); pensavo solo che occorreva discostarsi dalle definizioni e dalle spiegazioni (troppo semplici e spesso sbagliate o imprecise) presenti nei libri delle superiori e in giornali puramente divulgativi il cui unico scopo non è informare ma vendere copie e spazi pubblicitari (come, un nome a caso: focus). Penso che una enciclopedia debba fare un pesso avanti e per esempio non scrivere che la litosfera e spessa mediamente 30 Km!!!!! Le altre discipline sono trattate bene ma la geologia come al solito viene trattata poco e in modo approssimativo. Questo come al solito avviene perchè la geologia viene considerata molto più semplice di come in realtà è (io stesso ritengo di conoscere molto meno dell'1% di ciò che si è arrivati a scoprire o di ciò che c'è da sapere per svolgere bene il mio "lavoro" se così si può definire), e se la gente vuole accontentarsi di credere che i vulcani non siano altro che coni con un tubo cilindrico in mezzo a me non importa... Ti ricordo, infine, che io mi ritengo uno "scienziofilo" che considera il metodo scientifico come la base di ogni pensiero definito tale (sostengo quindi l'importanza della ricerca pura e la conoscenza fine a se stessa). Quindi conosco bene il ruolo dell'INTERPRETAZIONE nell'analisi scientifica. Come accennato all'inizio, ammetto gli errori lessicali e le argomentazioni tralasciate o sottintese. Aspetto la tua risposta, oltre ad aspettare i commenti di altri.

P.S. sono curioso di sapere che cosa fai nella vita, studi anche tu? e se sì cosa?

Acheron83 21:11, 09/01/2007

Ora va decisamente meglio, le ambiguità si sono ridotte, sarebbe solo da specificare cosa si intende per andesite di composizione intermedia. Per il resto proseguo nella tua pagina di discussione. Ciao -- Bramfab parlami 21:36, 9 gen 2007 (CET)[rispondi]

ciao a tutti, scusate la mia ignoranza, ma mi servono informazioni (x via degli esami) con un pò di logica. La Sicilia si puo definire "ex terra africana" osservando bene il supercontinente in movimento?

La porzione sudorientale è sicuramente di pertinenza africana (placca Adria-Apula). Mentre la porzione nordorientale è sicuramente di pertinenza europea (Dominio iberico come Calabria Sardegne, corsica e ovviamente la penisola iberica). Il reso dovrebbe essere per lo più di pertinenza africana (con la differenza che qui l'orogenesi appenninica ha modificato in modo più profondo le varie unità litologiche)

Forze che generano il movimento delle Zolle continentali e la Deriva dei Continenti[modifica wikitesto]

Forze che generano il movimento delle Zolle continentali e la Deriva dei Continenti

Tra le forze che causano i movimenti delle Zolle Continentali si può pensare ad uno scorrimento tra la crosta terrestre e la parte più interna della terra, generato dalla differenza di peso specifico tra il nucleo centrale e la litosfera. Come noto, il nucleo terrestre ha un peso specifico di circa 5 volte superiore a quello della crosta. A causa della rotazione della terra, tra le due sfere, i cui movimenti sono resi indipendenti tra loro dalla parte fusa del mantello, si genererebbe un fenomeno che ricorda quello degli Alisei. Ma, la velocità del flusso, invece di aggirarsi intorno ai 20 Km all’ora come per gli Alisei, si ridurrebbe a pochi centimetri all’anno, probabilmente non costanti nel tempo, a motivo della minore differenza di peso specifico rispetto a quella tra la terra e l’atmosfera. . Perciò si può ipotizzare che sotto la crosta terrestre scorra un flusso continuo con direzione verso est, che concorra ai movimenti delle Zolle Continentali ed alla Deriva dei Continenti.

Giorgio Viganò Roma, 19 marzo 2008

Ciao sono uno studente di geologia del 5° anno specializzato in geologia strutturale. Il fenomeno che tu hai descritto è stato scoperto con l'introduzione della cinematica assoluta, ovvero con lo studio dei movimenti assoluti (non relativi) delle placche rispetto ad un punto fisso: idealmente il centro della Terra. Si è scoperto che, al di là dei movimenti delle singole placche litosferiche (che cmq sono tutti correlati tra di loro), tutta la litosfera tende a muoversi verso ovest. Le cause possono essere tranquillamente quelle che dici tu anche se questa è una delle tante ipotesi altrettanto valide che sono state fatte per spiegare questo fenomeno. Tuttavia devo correggerti su alcune imprecisioni: 1-A scorrere non è la crosta terrestre ma la litosfera di cui la crosta è una piccola parte; 2-Il mantello non è fuso, è solido con un comportamento plastico alla scala dei tempi geologici. L'unica parte fusa della terra è il nucleo esterno; 3-Dato che la litosfera si sposta verso ovest sotto di essa si avrà di conseguenza un flusso verso est.

Acheron83 15:18, 24/09/2008

Quinto anno? Mi sono perso l'ultima riforma universitaria?--Bramfab Discorriamo 10:22, 25 set 2008 (CEST)[rispondi]

Scusami intendevo secondo anno della specialistica...

Acheron83 15:26, 30/09/2008

Effetto "slab pull"[modifica wikitesto]

Non sono daccordo con quanto scritto in questo paragrafo. Le motivazioni sono: 1)Lo slab pull non è un "effetto" ma è una della tante forze che regolano la tettonica (insieme al ridge push, al taglio basale... e così via con tante altre forze minori). Ovviamente il motore di tutto è la convezione del mantello, ma di certo non basta il ridge push (la spinta alla dorsale) a spiegare i movimenti delle placche anche perchè, per esempio, esistono una gran quantità di dorsali con risalita passiva del cuneo astenosferico e con poca se non nulla produzione di magma. 2)Lo slab pull collabora con altre forze ma risulta essere la più dominante. Al contrario di quello che è stato detto i progressi scientifici portano in questa direzione. Una prova fra tante, la più banale, è che le placce con tante zone di subduzione hanno movimenti nettamente più veloci delle altre. 3)Ovvio che non c'è solo lo slab pull a muovere tutto, tutti sanno che la resistenza alla trazione della litosfera è molto bassa ma non dimentichiamoci che il motore di tutto è la convezione dell'astenosfera, le forze di cui ho parlato contribuiscono o ostacolano in modo più o meno efficace movimenti che comunque dovrebbero già avvenire... 4)Infine esiste una buona correlazione tra età della litosfera oceanica (e quindi il suo spessore) con l'inclinazione del piano di Benioff. Ma le teorie sul perchè di tali inclinazioni sono un altro capitolo lungo e complicato che meriterebbe un paragrafo a sè magari nella voce subduzione.

Potrei continuare ma non voglio annoiarvi.

Ciao, appena posso, se siete daccordo vi aiuterò a sistemare il paragrafo magari cambiandogli il nome in "forze che regolano i movimenti delle placche". ciao!

Acheron83 13:38, 01/10/2008

Per essere d'accordo vorrei l' indicazione di un articolo di rivista che conforti questa interpretazione. Personalmente direi che vi e' una causa prima: la convezione, tutto il resto si adegua ed e' legato da tanti fattori: velocità di raffreddamento della crosta, tipi di margine. Sullo specifico mi sembra la storia dell'uova e della gallina: c'e' piu' subsidenza perché' le placche muovendosi velocemente (ossia con maggiore generazione di crosta) necessitano (inducono) maggior 'consumo' della crosta, o il maggior consuemo della crosta ricahiama la formazioen di piu' croste. In altre parole il vulcanismo della dorsale e' attivo o in un certo modo passivi? A questo riguardo vorrei il conforto di qualche pubblicazione. Al presente mi sembra che il problema in questi termini se lo siano posti ben pochi.--Bramfab Discorriamo 17:38, 1 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Di articoli ce ne sono ma non li ho mai letti ti posso però indicare due gradi libri: "Geodynamics de la lithosphere" e "Tectonics" inoltre questo è ciò che ci insegnano. I professori in questione sono: Guido Gosso, Iole Spalla, Paola Tartarotti e Michele Zucali (questi sono solo quelli che conosco io...) se ti interessa posso informarmi anche per gli articoli. So che ho fatto molte modifiche incomplete ma sono molto impegnato e prometto che appena posso completerò ciò che ho iniziato.--Acheron83 Discorriamo 11:38, 7 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Non ha molta importanza che la cosa mi interessi (anche se ammetto mi interessa) ma per l'enciclopedia servono fonti ben specifiche.--Bramfab Discorriamo 13:51, 7 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Placche principali?[modifica wikitesto]

Cliccando sui link relativi alle singole placche si scopre che per ogni voce è riportato un elenco un po' diverso da quello che si trova qui. In particolare le placche principali rimangono otto, ma quella "Caraibica" è sostituita da quella "Asiatica", e passa di conseguenza tra le placche minori. La placca "Australiana" è ribattezzata invece "Indo-Australiana". Sarebbe il caso di uniformare il tutto, mi sembra. Grazie. (10 ott 08, gattorosso 71)

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