Discussione:Teorema del rotore

Da dove si potrebbe iniziare per una formulazione generale? --Simon Garruto 21:42, 9 ott 2007 (CEST)

chiarimento

Nell'enunciato del teorema c'è scritto: " sia inoltre $S:D\subseteq \mathbb {R} ^{2}\longrightarrow \mathbb {R} ^{2}$ una superficie regolare a pezzi"; ma una superficie non dovrebbe essere per definizione un'applicazione $D\subseteq \mathbb {R} ^{2}\longrightarrow \mathbb {R} ^{3}$ ? --Nick 12:48, 24 nov 2007 (CEST)

E soprattutto dov'è il teorema di Stokes? C'é solo quello di Kelvin-Stokes... --F l a n k e r ✉ 21:34, 29 gen 2008 (CET)

In realtà per una superficie bidimensionale bastano 2 coordinate. Quella in $\mathbb {R} ^{3}$ è la sua immersione. Ma il teorema di Stokes riguarda l'integrazione delle forme differenziali e quello del rotore e della divergenza sono casi particolare. In realtà anche il teorema fondamentale del calcolo è un caso particolare. --Simon Garruto 23:51, 12 feb 2008 (CET)

Vero che la superficie è bidimensionale, ma il teorema enunciato in questa pagina lavora proprio sulle immersioni: il campo F è definito su $\mathbb {R} ^{3}$... cambio con $\mathbb {R} ^{3}$, se sbaglio annullate e spiegatemi perchè... - Laurentius^(rispondimi) 22:12, 10 set 2008 (CEST)

No, era semplicemente sbagliato, è giusto da $\mathbb {R} ^{2}$ a $\mathbb {R} ^{3}$. Il teorema di Stokes (quello delle forme differenziali) si trova invece nell'omonima pagina. --M&M87 11:10, 11 set 2008 (CEST)