Discussione:Temi LGBT nella mitologia

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Nearco e Poliuto[modifica wikitesto]

Scusate, ma a parte la fonte citata (di parte e che non cita a sua volte le fonti, se non una misteriosa biografia armena...) non ho trovato nulla che rimandi a questa storia. C'è l'opera di Donizetti (Poliuto), ma non si capisce se è presa da una tradizione o inventata di sana pianta. Nemmeno sulla Treccani ho trovato nulla. Insomma mi pare poco.--Goletta (msg) 01:15, 10 gen 2016 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 4 collegamento/i esterno/i sulla pagina Temi LGBT nella mitologia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 06:59, 1 nov 2017 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 10:08, 25 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Dati i problemi sorti apro una discussione prima di procedere nuovamente[modifica wikitesto]

Qui sotto inserirò gli argomenti da discutere. Fatemi sapere il vostro parere e poi procederò alle modifiche --Gianluca da Trieste (msg) 00:48, 8 giu 2022 (CEST)[rispondi]

Achille e Patroclo[modifica wikitesto]

il testo attuale recità:

Il rapporto tra Achille e Patroclo è uno degli elementi chiave dei miti associati alla guerra di Troia. Nell'Iliade i due hanno un profondo amore (qui sembra amore vero, ma la loro è un'intensa amicizia): Achille si dimostra esser sempre molto tenero e preoccupato nei confronti del compagno d'armi, quando invece si dimostra spietato, insensibile e arrogante con tutti gli altri, siano essi nemici che alleati. I commentatori dell'epoca classica hanno facilmente tradotto il rapporto esistente tra i due attraverso la lente interpretativa della propria cultura. Ad Atene durante il V secolo a.C. il rapporto è stato volentieri considerato alla luce tradizionale della pederastia pedagogica. (Omero non ha mai scritto una cosa del genere e i pareri soggettivi non ci interessano)


Quindi dato che non si parla di omosessualità non vedo il motivo per cui debba stare in questa voce --Gianluca da Trieste (msg) 00:51, 8 giu 2022 (CEST)[rispondi]

tra l'altro tutto senza una fonte --Gianluca da Trieste (msg) 00:52, 8 giu 2022 (CEST)[rispondi]

il testo attuale recita:

Dioniso, il dio dell'ebbrezza e del vino, prima cucito nella coscia del padre Zeus e poi partorito attraverso essa (Dopo che la vera madre morì, venne incubato nella coscia di Zeus), fu allevato dalle ninfe e travestito da donna (Ne fu obbligato per celarsi a Era, quindi non riguarda tematiche LGBT) per celarlo da Era, gelosa per il tradimento di Zeus. A Dioniso sono dedicati tre inni omerici, uno dei quali racconta di come fu rapito dai pirati, che lo scambiarono per un principe, ma quando si rifiutarono di lasciarlo andare, Dioniso trasformò la nave in una vigna, si trasformò in un leone e mangiò il capitano, e trasformò tutti i marinai in delfini. Risparmiò un solo marinaio, perché lo aveva riconosciuto come dio e aveva supplicato i suoi compagni di liberarlo. I miti successivi chiamano questo marinaio Acoete e affermano che era l'amante di Dioniso e che in seguito divenne il suo primo sommo sacerdote. (Da nessuna parte c'è scritto che divenne il suo amante! la fonte citata è una pagina LGBT, tra l'altro a sua volta senza fonti opportune) I seguaci di Dioniso prendevano spesso parte ai Baccanali, una festa frenetica che univa il vino alla danza e all'attività sessuale. L'istinto animalesco associato ai Baccanali conferiva potere alle sue seguaci donne, note come Menadi, che nella loro liberazione dalla sanità mentale e dalle inibizioni avrebbero fatto a pezzi animali o bambini e divorato la carne cruda. È il caso della commedia del V secolo a.C. Le Baccanti di Euripide. Penteo fa arrestare lo straniero Dioniso per scorrettezza, ma quando il dio riesce a indurre il re a vestirsi da donna ( la cosa non centra nulla con la transessualità, perché ha altri fini, dopo tutto se ci vestiamo da donne per carnevale non significa essere transessuali) e spiare le Menadi, lo attaccano e ne fanno a pezzi il corpo. Questa completa mancanza di moralità e costumi sociali a favore degli istinti animaleschi alla fine ha dato origine al concetto di individuo "dionisiaco", in contrasto con "apollineo", cioè razionale e logico. L'individuo dionisiaco apprezza il sentimento più dell'intelletto e l'emozione più della razionalità.


In Conclusione, nulla di questo tratta l'omosessualità o la transessualità a parte cose inventate di sana pianta --Gianluca da Trieste (msg) 00:58, 8 giu 2022 (CEST)[rispondi]