Discussione:Strada statale 303 del Formicoso

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Come spiegato qui, a seguito del rinvenimento dell'area archeologica di Flumeri-Fioccaglie è ormai verosimile che la Via Appia Antica seguisse la valle dell'Ufita e non invece la cresta di Frigento e del Formicoso (attualmente percorsa dalla SS 303). --3knolls (msg) 08:34, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]

Il documento linkato, pubblicazione del 1991, non afferma che la Via Appia attraversasse la sola Valle Ufita, piuttosto lo ipotizza. A proposito dell'argomento sono più perentori gli atti di un convegno tenutosi a Conza della Campania il 28 agosto 2012. A pag. 37 e 38 è richiamata l'ipotesi di Lugli e Mommsen secondo la quale l'Appia, biforcandosi per un tratto, attraversasse tanto la Valle Ufita quanto la cresta che fa da spartiacque fra le valli dell’Ufita e del Fredane, toccando Frigento e, di fatto, seguendo, in una delle diramazioni, lo stesso percorso della statale 303. A pag. 49 si parla di significative prove del passaggio dell’Appia nella zona di Frigento, mentre a pag. 55 si ipotizza che il percorso della Regina Viarum continuasse da Frigento in direzione della valle d'Ansanto, a qualche chilometro di distanza e raggiungibile oggi percorrendo proprio la SS303. In ogni caso, sul sito web che il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha specificamente dedicato al cammino dell'Appia Antica è stato pubblicato nel 2020 un articolo a cura della dott.ssa Silvia Pacifico, funzionario archeologo presso la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, nel quale si afferma che dopo Aeclanum verosimilmente la celeberrima strada romana si diramasse in due percorsi, uno di fondovalle, verso la Valle Ufita, e l’altro di dorsale, verso la Valle d’Ansanto: appare pacifico, quindi, che ad oggi è accettata la teoria di Lugli e Mommsen. Dunque non vi è alcuna inconfutabile evidenza che l'Appia Antica non passasse per Frigento e che il suo tracciato non possa condividere dei tratti con l’odierna strada statale 303. Anzi, quella della coincidenza, almeno parziale, dei tragitti appare, al momento, la più probabile delle ipotesi. --Frg.gm (msg) 10:49, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Il tracciato originario della Via Appia (la Via Appia Antica, appunto) passava senza alcun dubbio per la valle Ufita, poiché lì si trovano i resti del forum graccano del II secolo a.C. (i fora si trovavano sempre all'incrocio delle grandi strade), ed anche i miliari della Via Aemilia (anch'essa del II secolo a.C) attestano chiaramente che l'incrocio con la Via Appia avveniva in valle Ufita. Questo è un punto sul quale nessuno discute più. Quella per Frigento è una diramazione sicuramente successiva, certamente importante ma non altrettanto antica (perciò non avrebbe senso parlare di Via Appia Antica).--3knolls (msg) 12:16, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Non si è messo in alcun modo in dubbio il fatto che sia accettata dalla comunità scientifica l'ipotesi per la quale la Via Appia Antica passasse dalla Valle Ufita vista la presenza del forum che costituiva il caput viae della Via Aemilia. Interessante, tuttavia, a tal proposito il testo di Werner Johannowsky che afferma: "Da Aeclanum, che dista circa 8 km., proveniva infatti quello che era forse il tracciato originario della via Appia, che proseguiva poi lungo la sponda destra dell’Ufita e coincideva evidentemente con il percorso descritto da Orazio". Che la diramazione per Frigento sia successiva è possibile dal momento che il forum del II secolo a.C. fu distrutto nel corso della guerra sociale, all'inizio del I secolo a.C., poche decine di anni appena dopo la sua edificazione. Tuttavia che la diramazione per Frigento sia di qualche tempo successiva a quella della Valle Ufita non fa di tale strada la SS7, la via Appia moderna, o un'Appia meno degna d'esser definita Antica: del resto se anche l'ipotesi della costruzione in un secondo momento del tracciato dell'Appia Antica sulla cresta di Frigento e del Formicoso fosse corretta si tratterebbe comunque di una strada costruita nel pieno della romanità. Che poi quella per Frigento sia una diramazione "sicuramente successiva, certamente importante ma non altrettanto antica perciò non avrebbe senso parlare di Via Appia Antica" è una deduzione tanto netta da meritare, probabilmente, di essere avvalorata dalla citazione di qualche fonte. Peraltro il cospicuo rinvenimento di reperti archeologici e la costruzione delle cisterne romane pressoché coeva all'incendio che distrusse il forum graccano paiono indicare come ragionevole che il tratto frigentino dell'Appia non sia tardo antico né medioevale e meno che mai moderno, ma piuttosto d'età romana, ragion per cui non ha senso parlare non parlare di Appia Antica. Stante la situazione, e fino a quando nuovi ritrovamenti non faranno luce su quanto ancora non chiaro della questione, quel che appare chiaro agli storici e agli archeologi, come ho avuto modo di sostenere in precedenza (citando precisa documentazione), è che la Via Appia Antica attraversasse il territorio di Frigento in direzione della valle d'Ansanto in uno dei suoi percorsi, ricalcato sostanzialmente oggi dalla statale 303. Ed è proprio quest'ultima, la SS303, in definitiva, l'oggetto della discussione: eliminare ogni riferimento al fatto che essa condivida dei tratti con l'Appia Antica quando questo è chiaramente accettato e perfettamente documentabile con precise citazioni di rilievo scientifico basandosi su un documento indiscutibilmente importante, ma relativamente datato e che, tra l'altro, non afferma perentoriamente il contrario, pare quanto meno una forzatura, se non un vero e proprio abbaglio. --Frg.gm (msg) 13:41, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Intanto diciamo che la paternità dell'ipotesi della sovrapposizione tra ss303 e via Appia spetta a Mommsen, non certo alla sovrintendenza. Peccato però che ai tempi di Mommsen la scoperta del forum graccano non era ancora avvenuta, per cui non si può certo dire che l'ipotesi di Johannowsky sia più datata. Detto questo, il passaggio della via Appia in Valle Ufita è sicuro (lo testimoniano i resti del forum e i miliari della Via Aemilia), e anzi i ruderi di un ponte romano successivo alla distruzione del forum (vedi fonte nella voce Forum Aemilii) non permettono neppure di escludere che la via Appia continuasse a transitare per la valle Ufita anche dopo la distruzione del forum. Viceversa, il passaggio della via Appia per Frigento già in epoca romana non è attestato da nulla, in quanto non si può escludere che si trattasse invece di un percorso medievale.--3knolls (msg) 16:09, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Paternità che io ho attribuito a Mommsen sin dall'inizio della discussione, come è immediatamente evidente. Ciò detto, ritengo piuttosto affidabile quanto sostenuto dalla Sovrintendenza archeologica che immagino si basi non esclusivamente sulle ipotesi ottocentesche di Mommsen per le proprie pubblicazioni del 2020, ma si avvalga anche di studi più recenti, incluso quello dello stesso Johannowsky, già menzionato innumerevoli volte. Noto, al di là della più totale mancanza di citazioni di ogni qualsivoglia altra fonte che avvalori l'ipotesi di Johannowsky, che la voce relativa alla Strada statale 303 del Formicoso viene ripetutamente modificata in maniera sostanzialmente arbitraria dal momento che, evidentemente, o si fraintende in modo marchiano il significato dei testi a supporto della voce o si vuol piegare quanto limpidamente espresso dalle fonti alla propria personale visione. Sono, peraltro, in possesso di un documento del Ministero della Cultura del febbraio 2023 col quale si prevede l'istituzione di un cammino che segua l'antico tracciato della Via Appia: in questo senso desta meraviglia che il comune di Frigento sia parte del progetto a differenza del comune di Flumeri nonostante "il passaggio della via Appia in Valle Ufita è sicuro". Quest'ultima affermazione è palesemente forzata e a una breve lettura appare immediatamente smentita, come già dimostrato in precedenza, dallo stesso testo di Johannowsky. Tra l'altro noto con interesse che l'unica ulteriore "fonte" citata a supporto della propria posizione è una voce di Wikipedia cui lo stesso utente ha largamente contribuito: in questo senso ho parecchi dubbi riguardo alla selezioni delle fonti e al loro uso. Più in generale, percepisco dell'interesse personale, sia esso relativo a ragioni di mero campanilismo o alla altrettanto assurda volontà di difendere il proprio lavoro, tanto più in ragione del fatto che esso non è stato messo in discussione in alcun modo visto che non si è mai negata categoricamente l'ipotesi che ritiene molto probabile il passaggio (e non certo, in quanto non documentato da alcuna fonte coeva, ma dedotto a posteriori) della via Appia in Valle Ufita. Qualche parola di commento merita anche la seguente affermazione: "Viceversa, il passaggio della via Appia per Frigento già in epoca romana non è attestato da nulla, in quanto non si può escludere che si trattasse invece di un percorso medievale". Pare evidente, oltre all'assoluta capziosità della proposizione, come l'intento del mio interlocutore sia quello di piegare la realtà ai propri desideri: se il passaggio per Frigento non è attestato, seguendo l'altrui ragionamento, la via Appia potrebbe essere stata realizzata sulla cresta del Formicoso anche all'inizio del XIX secolo, giunto in tempo perché Mommsen potesse mettere in piedi le proprie ipotesi che, per qualche ragione, il ministero della cultura e le sovrintendenza continuano a propugnare, sebbene rivedute e corrette, nonostante le ultra trentennali e dirompenti scoperte del pur valente Johannowsky. In conclusione voglio sottolineare come non intendo continuare questa discussione giacché l'interlocutore è del tutto sordo a ogni sollecitazione a fornire documentazione e argomenti a supporto della propria posizione e continua a ripetere i medesimi, pochi, concetti. Sono piuttosto dispiaciuto, tuttavia, poiché io, lettore di lungo corso di Wikipedia, mi rendo conto solo ora per via di questa spiacevole disputa di quanto avesse ragione un mio insegnante quando, tra le mie proteste, mi metteva in guardia rispetto all'accuratezza delle voci ivi contenute. --Frg.gm (msg) 17:54, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
PS Le cisterne non erano altro che delle neviere, ed è quindi perfettamente normale che venissero realizzate sull'altura di Frigento (ove nevica molto più che ad Aeclanum). Ma ciò non c'entra nulla con la via Appia.--3knolls (msg) 16:15, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Mi compiaccio delle assolute certezze di cui dispone il mio interlocutore che, tanto in questo caso quanto nei precedenti (p.es. "diramazione sicuramente successiva"), si dimostra tanto convinto da permettersi di omettere ogni genere di citazione di una qualsiasi fonte a supporto delle proprie affermazioni. Sarebbe senz'altro il caso di lavorare a un rifacimento della voce Cisterne romane di Frigento in cui sottolineare come si trattasse di una semplice neviera. Si potrebbe pensare di citare un qualche testo, mi sento di suggerire questo che, tuttavia, smentisce tale versione dei fatti. --Frg.gm (msg) 17:36, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Guarda che le fonti le ho sempre citate nelle rispettive voci, ed è sempre su di esse che mi sono basato. Ad esempio Giuseppe Camodeca scrive: "Infine è probabile che il forum di Fioccaglia sorgesse sull’originario percorso della via Appia che, provenendo da Aeclanum, superava l’Ufita e seguiva poi il fondovalle del fiume con un percorso che attraverso i territori di Flúmeri e Carife raggiungeva Lacedonia (Aquilonia)". Il che è esattamente una conferma di quanto scritto da Johannowsky.
PS Il fatto che le cisterne fossero sulle neviere è scritto nel testo "The roman hydraulic system of Frigento (Campania, southern Italy)" di Ciocchini e C. Grassi, ed è scritto perfino nella voce Wikipedia delle cisterne stesse (alla quale non ho mai contribuito): "Collocate sul punto più alto del percorso tra Beneventum e Compsa, le cisterne, sfruttando le particolari condizioni climatiche di Frigento, raccoglievano acqua piovana e derivante dallo scioglimento delle nevi nel periodo tra la fine dell'autunno e l'inizio della primavera".--3knolls (msg) 20:20, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Quando ho parlato dei suoi contributi ho fatto espressamente riferimento, con tanto di collegamento, alla voce relativa al Forum Aemilii. Non ho mai parlato di suoi apporti alla voce relativa alle cisterne romane di Frigento. Mi sembra pacifico, oltre che immediatamente comprensibile a chiunque, anche a seguito di una breve lettura del nostro scambio. Ciò detto, io le suggerivo di emendare la suddetta voce poiché sostiene che “Le cisterne non erano altro che delle neviere”, lasciano chiaramente intendere che non avessero altro scopo che immagazzinare acqua, quando è del tutto chiaro a chiunque abbia la pazienza di leggere i documenti che ho più volte linkato che è ipotizzato e accettato dalla comunità scientifica che le cisterne avessero una funzione rilevante nella fornitura di acqua a coloro che transitavano sulla Via Appia Antica. Lei cita un interessante documento - il The roman hydraulic system of Frigento (Campania, southern Italy), di Ciocchini e C. Grassi - il quale apre la trattazione così (e cito testualmente): “La necessità di fornire l’acqua all’insediamento di Frequentum (attuale Frigento in Campania) e alla strada che collegava Beneventum (attuale Benevento) a Compsa (attuale Conza della Campania), situata circa 35 km a SE di Frigento nella valle del Fiume Ofanto, era dettata in larga misura dalla necessità di rifornire le legioni dell’esercito romano che, per motivi strategici e politici, dovevano transitare spesso su tale strada. Essa coincideva probabilmente con il tracciato della Via Appia antica tra Aeclanum e Venusia (attuali Mirabella Eclano e Venosa). Le cisterne del sistema idraulico, di età tardo-repubblicana (circa 86-27 a. C.), suggeriscono che Frequentum era un importante centro romano.” Da tale passaggio si evince in maniera indiscutibile che, stante la situazione, l’ipotesi di un legame forte tra cisterne romane di Frigento e via Appia sia acclarato, nonostante lei si ostini a negarlo. Il fatto che, dopo aver citato un documento tanto chiaro e autorevole, lei faccia riferimento alla voce Wikipedia delle cisterne mi lascia piuttosto titubante. Infine voglio citare ancora una volta il materiale che lei stesso porta: “Infine è probabile che il forum di Fioccaglia sorgesse sull’originario percorso della via Appia.” Credo risulti evidente che quella che lei spaccia per una certezza, una chiara ed inequivocabile prova del passaggio della via Appia originaria in Valle Ufita, non sia niente altro che un’ipotesi, senz’altro forte, ma pur sempre di congetture si tratta. Un’ipotesi, dunque, esattamente come quella per la quale si ritiene, senza disporre di evidenze assolute, che la via Appia si biforcasse, passando per Frigento nel suo corso verso la Valle d’Ansanto, e che le cisterne (che, badi bene, non erano dei meri depositi d’acqua piovana e nevosa, come lei sostiene) fornissero acqua ai militari e ai viaggiatori in transito sulla via Appia. In tutti i casi, come ho già sottolineato, lei non riesce evidentemente ad accettare una semplice realtà: la comunità scientifica, a dispetto delle sue convinzioni indimostrabili, è concorde nel ritenere probabile la biforcazione dell’Appia Antica che lei nega citando in maniera piuttosto “creativa” Johannowsky e portando a supporto di tale certezza la sola voce, alle quale lei stesso ha in larga parte contribuito, relativa al Forum Aemilii che nulla prova in tal senso. Mi chiedo come faccia a spingersi a sostenere, senza che vi sia alcun elemento a riprova di tale supposizione, che la via Appia “di Frigento” sia medievale o addirittura successiva. Lei è convinto di quanto sostiene, ma cita addirittura documenti che avvalorano il mio punto di vista piuttosto che il suo. Il mio intento era di rendere giustizia al fatto che, stando alle conoscenze a nostra disposizione, l’una cosa, ovvero il passaggio dell’Appia in Valle Ufita, non esclude l’altra, cioè il tracciato alternativo oggi corrispondente grossomodo al percorso della SS303. E, posto che trovo francamente assurdo che lei non dia credito a quanto sostenuto dal nostro ministero della cultura e dalla nostra sovrintendenza (a tal proposito le segnalo che per lunghi anni il prof. Johannowsky è stato dirigente di primo piano di detta sovrintendenza e poi ispettore presso il ministero), le sarei grato se potesse fornirmi uno o più documenti di specchiato valore scientifico nei quali si sostenga quello che lei dice, ovvero che il passaggio esclusivo dell’Appia, almeno in una prima (e a suo dire lunga) fase, in Valle Ufita escluda ogni possibilità di coesistenza col tracciato del Formicoso. Se poi potesse indicarmi dove trovare documentazione che attesti il fatto che quest’ultimo è certamente successivo e addirittura medievale sarei ben lieto di ricredermi rispetto a quanto ho avuto modo di studiare finora, di domandare scusa e darle ragione. Nel caso in cui non fosse nella condizione di citare tali, e auspicabilmente ben circostanziati, testi, la prego di non prendere una mia mancata risposta a una sua eventuale futura replica come una mancanza di rispetto o attenzione. Si tratterebbe in tal caso solo della presa d’atto che non c’è ragione di proseguire questo nostro dialogo dal momento che alle mie argomentazioni non ne seguono altre altrettanto valide della controparte. In tal caso, non trattandosi di uno scambio che possa arricchire in alcun modo gli interlocutori né, sopratutto, la voce di cui discutiamo, ma piuttosto di un vacuo muro contro muro, preferirò dedicare al mio tempo ad attività più costruttive. --Frg.gm (msg) 21:42, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Guardi, se avesse la pazienza di leggere attentamente la fonte Camodeca prima citata, vedrà che alla pagina 268, nota 34, è spiegato chiaramente che l'ipotesi del tragitto originario di fondovalle sta prendendo sempre più piede rispetto alla vecchia ipotesi del percorso di crinale, e anzi ciò ha avuto anche importanti ripercussioni sull'identificazione di Romulea (e di sub-Romula) presso Carife anziché presso Bisaccia come precedentemente si immaginava; e anche in questo caso, così come per l`itinerario della via Appia, ci si basa su evidenze archeologiche incontrovertibili (a Carife vi era una città sannitica, a Bisaccia invece no). Devo continuare?--3knolls (msg) 23:10, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
No, non continui, la prego. Naturalmente ho letto il breve documento di cui parla. La nota cui lei fa riferimento cita, ancora una volta, Johannowsky. In ogni caso lei seguita a parlare di ipotesi che, tuttavia, continua a descrivere come certezze, non risponde, se non parzialmente, nel merito di quanto in oggetto e giunge a conclusioni del tutto arbitrarie definendo incontrovertibili fatti che tali non sono e stabilendo nessi causali del tutto non documentati e documentabili allo stato attuale. Se le cose stessero come lei afferma, infatti, fioccherebbero pubblicazioni, ma così non è evidentemente. Desta meraviglia che, in fin dei conti, non ci sia null’altro da citare che un unico studio, peraltro al vaglio della comunità scientifica da decenni. A questo punto, come le avevo anticipato, smetto di interagire dal momento che lei non ha evidentemente alcuna intenzione di scendere a compromessi con la realtà dei fatti. Augurandole buona serata, la invito però a lasciare che anche chi non la pensa come lei, nel caso porti fonti varie e credibili, possa pubblicare su Wikipedia senza che la sua scure si abbatta su contenti assolutamente documentati. --88.147.56.156 (msg) 23:35, 14 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Per favore, non dica che Camodeca si basa esclusivamente su Johannowsky, quando invece egli cita tutte le fonti disponibili, sia quelle a favore dell'una che dell'altra ipotesi, oltre a tener conto di tutte le moderne risultanze archeologiche (a differenza del sito della soprintendenza, che invece non cita nulla a propria fonte e non entra nel merito della questione). Ebbene, dopo un lungo ragionamento Camodeca spiega infine che l'ipotesi più verosimile è quella innovativa del percorso di fondovalle, pur ammettendo che in passato l'unica ipotesi accreditata era invece quella del percorso di crinale. E invece lei, capovolgendo completamente i termini della questione, aveva scritto che l'ipotesi ritenuta oggi più probabile era ormai quella del percorso di crinale, mentre quella del percorso di fondovalle era da ritenersi ormai datata. Mi dica lei come avrei potuto evitare di intervenire di fronte a una forzatura così palese.--3knolls (msg) 08:47, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Quello che dice è ridicolo e pretestuoso: le modifiche che io avevo fatto descrivevano una situazione acclarata, cioè la presenza del doppio percorso, non ho mai “scritto che l'ipotesi ritenuta oggi più probabile era ormai quella del percorso di crinale, mentre quella del percorso di fondovalle era da ritenersi ormai datata”. Avevo parlato di ipotesi datata, è vero, poiché tale è ciò che nel 2023 risale al 1991, ma sempre nell’ambito della teoria del doppio percorso. Chiunque può facilmente accorgersene dalla cronologia della voce che per fortuna può rendere giustizia ai fatti. Lei è evidentemente in malafede e questo mi dispiace molto. È chiaro che non c’è stata alcuna “forzatura così palese”, a meno che non si riferisse, ne dubito, a quello che ha scritto nella sua ultima modifica: emerge in maniera limpida dal testo attualmente online la volontà di presentare i fatti in modo tale per cui l’una cosa appaia più ragionevole dell’altra. Ma non tema, a differenza sua, che arriva a rompere l’altrui lavoro sulla base delle sue esclusive e personali convinzioni, non ho intenzione di correggere vista la sua ostinazione nella convinzione di avere ragione. Non riesco a capire, mi creda, come faccia a non intendere la mia posizione: è evidente che lei non vuol comprendere, diversamente non troverei spiegazioni. Lei è convinto che il doppio percorso non esista né sia mai esistito perché assume che la strada a valle (ribadisco per l’ennesima volta: resta, non diversamente dal tracciato di crinale, un’ipotesi) automaticamente escluda ogni altra possibità e questo non ho la sostenuto nessuno, mai, eccetto lei. Mi vedo costretto a continuare a ripeterle quanto le ho detto già più volte, lei travisa completamente le fonti a sua disposizione. Camodeca, come del resto Johannowsky, ritiene plausibile che l’Appia attraversasse la Valle Ufita: bene, voglio chiarire nella maniera più esplicita, dal momento che lei sembra ignorare o non capire quello che scrivo, che non ho nulla da eccepire in merito. Non si è mai messa in dubbio la possibilità né si è discussa la rilevanza del forum Aemilii o dei ritrovamenti archeologici nella campagna di Ariano Irpino né, tantomeno, si è negato nulla dell’altrui posizione. Lei non legge evidentemente quanto io scrivo, quindi provo a ribadirglielo ancora: sostengo la teoria del doppio tracciato, come molti studiosi e come il ministero e la sovrintendenza archeologica. Ciò detto la sovrintendenza non cita fonti perché quello che io ho linkato è un sito di divulgazione e non un documento accademico. Ciò nondimeno si può facilmente capire come la sovrintendenza archeologica non abbia alcuna ragione di fornire informazioni false ai cittadini, sebbene lei continui a suggerirlo, ma sarà mia cura contattare personalmente detto ente in modo da richiedere la documentazione dal momento che si dubita della loro credibilità. Lei, poi, mi accusa, ingiustamente, di voler far prevalere una posizione sull’altra, dice che io vorrei far risaltare la teoria di ottocentesca di Mommsen a discapito di quella più recenti di Johannowsky: questo è falso ed è molto grave che lei faccia un’affermazione del genere in quanto palesa la sua totale incapacità di interloquire. È semmai vero il contrario, è lei che vuole far emergere una posizione, la sua, sulle altre e, infatti, se non avessi preso a cuore, per amore di verità, la faccenda oggi la voce relativa alla statale 303 sarebbe ingiustamente priva di ogni riferimento all’Appia Antica, solo perché lei ritiene che sia giusto così. Io sono francamente stanco di ripeterle le stesse cose che lei continua a non leggere, non intendere o, peggio, a strumentalizzare. Per tale motivo chiedo, se possibile, che intervenga un terzo che possa dirimere la controversia in atto. --Frg.gm (msg) 13:15, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]

[ Rientro] Scusi, ma io non riesco proprio a capire in cosa consisterebbe la controversia. L'ipotesi del doppio tracciato è già riportata nella voce (con tanto di fonte della soprintendenza), così come è riportata la fonte Camodeca (sulla quale lei stesso/a afferma di non aver nulla da eccepire); ma allora quale sarebbe il problema? Le ricordo infatti che le pagine di discussione servono soltanto a migliorare il testo delle voci, non certo a fare chiacchiere da salotto, né tantomeno a stabilire quale utente abbia ragione. Le faccio infine notare che una frase del tipo "Lei è evidentemente in malafede" costituisce un attacco personale; per questo fatto dovrei immediatamente bloccarla, ma solo per questa volta mi astengo dal farlo o dal chiedere l'intervento di un amministratore terzo (il quale a sua volta provverebbe senza indugio a bloccarla), ma la pregherei di cambiare radicalmente atteggiamento, d'ora in poi.--3knolls (msg) 13:59, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]

L’ipotesi del doppio tracciato è riportata, come corretto, per via del fatto che io ho contestato la sua modifica imprudente, avventata e non documentata che eliminava del tutto ogni riferimento alla Via Appia nella voce relativa alla SS303. Per quel che riguarda la controversia chiedo scusa, ho evidentemente sbagliato. In effetti non esiste alcuna controversia, ragion per cui mi permetterò di modificare la voce che, allo stato attuale, non è totalmente imparziale e tenta, in maniera sottile (lo riconosco), di alterare tendenziosamente i fatti: parrebbe ragionevole, in effetti, sostituire a quei sostantivi, verbi e aggettivi che suggeriscono la certezza altri che rimandano alla possibilità. E, dal momento che non esiste alcuna controversia, mi aspetto che lei non intervenga ancora imponendo la propria visione dei fatti. Detto questo, non mi pare di averla insultata in alcun modo, mai. Se sostenere che, in mancanza di altre motivazioni, l’atteggiamento dell’interlocutore, sordo ad ogni argomentazione della controparte, sia dettato da malafede costituisce un attacco personale e non, piuttosto una constatazione, mi blocchi pure, non c’è ragione di soprassedere solo per questa volta. Anzi, ritengo giusto, sollecitare l’intervento di un amministratore terzo per giudicare se quello le ho scritto costituisce un attacco personale. A mio avviso non c’è, infatti, alcun atteggiamento da cambiare radicalmente. Saluti. --Frg.gm (msg) 14:49, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Chiariamo innanzitutto una cosa, una volta per tutte: nel momento in cui ho eliminato quell'informazione non vi era alcuna fonte a supporto, e anzi le fonti a mia disposizione sostenevano il contrario. Detto questo, per amor di chiarezza ho dovuto apportare ancora alcune modifiche: 1) ho ripristinato i termini "invece" e "tuttavia" con riferimento al tracciato del Johannowsky, poiché altrimenti non sarebbe chiaro che si trattava di un tracciato diverso ("Valle dell'Ufita" è troppo generico, poiché tale valle si apre proprio a partire da Frigento paese); 2) ho sostituito il soprannome "Regina Viarum" con "Via Appia", in quanto maggiormente comprensibile a tutti; 3) ho rimosso il riferimento al ministero della cultura, poiché si tratta di un unico testo a firma della sovrintendenza (che dal ministero stesso dipende) e non di due testi (uno del ministro e uno della soprintendenza); 4) ho sostituito "sostengono" con "ipotizza", poiché nel testo della soprintendenza è scritto "verosimilmente", dunque si tratta di un'ipotesi; 5) ho sostituito "Via Appia Antica" con "Via Appia" quando si fa riferimento alla variante passante per Frigento, poiché il termine "Antica" è ambiguo in quanto fa pensare al tracciato originario che invece, come già detto, con ogni probabilità passava altrove.--3knolls (msg) 16:36, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Va bene, è chiaro che c’è poco da fare. Resto comunque in disaccordo e fortemente, lo sottolineo, in particolare sul punto 4. Se non altro si è acclarato che una controversia esiste e riguarda esattamente il testo della voce. Sarebbe dunque d’aiuto se un terzo potesse dormirmela. Invitandola nuovamente a non soprassedere (non ne vedo i motivi) su quello che lei ritiene, e ancora una volta siamo in evidente disaccordo, un attacco personale, la saluto. --Frg.gm (msg) 16:47, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Mi scusa per il refuso, intendevo dire “dirimerla” e non naturalmente “dormirmela”. --Frg.gm (msg) 16:48, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Devo precisare, poi, che sono in totale disaccordo anche rispetto al punto 5 dal momento che il documento della soprintendenza attiene in maniera inequivocabile al tracciato della strada antica. --Frg.gm (msg) 17:00, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]
Sì, in effetti sul punto 5 avevi ragione. Ho ripristinato "Via Appia Antica", che comunque è soltanto un redirect a Via Appia, poiché l'Appia moderna si chiama invece Strada statale 7 Via Appia.--3knolls (msg) 17:13, 15 ago 2023 (CEST)[rispondi]