Discussione:Stoicismo

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Filosofia
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Stoicismo
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiafilosofia
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

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Sposto di seguito dalla voce una parte del testo che era stato nascosto con un commento HTML alla fine della voce, in modo che sia possibile integrare le eventuali informazioni mancanti. --MarcoK (msg) 15:30, 13 set 2006 (CEST)[rispondi]


Lo stoicismo è una dottrina filosofica fondata verso la fine del IV secolo a.C. da Zenone di Cizio. Con un forte orientamento etico, gli stoici sostenevano le virtù dell'autocontrollo e del distacco, portate all'estremo nell'ideale dell'atarassia, come mezzi per raggiungere l'integrità emozionale e intellettuale. Nell' ideale stoico, troviamo il dominio sulle passioni il quale permette allo spirito di raggiungere la saggezza. L' ottenimento della stessa è un compito individuale, e compito del saggio è disfarsi di concetti e influenze che la società in cui vive gli ha imposto. Lo stoico, comunque, non disprezza affatto la compagnia di altri uomini, e l'aiuto ai più bisognosi è una pratica raccomandata.

Tra gli stoici più celebri vi furono numerosi filosofi e uomini di stato greci e romani. Il disprezzo delle ricchezze e della gloria mondana ha fatto dello stoicismo una filosofia adottata da imperatori (quali Marco Aurelio) e da schiavi(come Epitteto). Cleante, Crisippo, Seneca e Catone) furono personalità eminenti della scuola stoica.

Origini e fasi[modifica wikitesto]

Lo stoicismo nasce ad Atene e prende il nome dal portico (in greco Στοα, stoa) dove Zenone di Cizio impartiva le lezioni. Questo primo perodo riceve il nome di Stoicismo antico.

Più tardi, a partire dalla introduzione di questa dottrina a Roma da parte diPanezio di Rodi, si origina loStoicismo medio. Esso si differenzia dal precedente per il suo carattere eclettico, in quanto risente delle influenze tanto del platonismo quanto dell' aristotelismo e dell' epicureismo. Infine, trova spazio quello che si denomina Stoicismo nuovo o romano, che abbandona la tendenza eclettica cercando di ritornare alle origini.

Lo schema seguente mostra lo sviluppo cronologico di ciascuna fase dello stoicismo, e vengono indicate le figure più rappresentative di ciascuna di esse:

Filosofia stoica[modifica wikitesto]

Gli stoici dividevano la filosofia in tre discipline: la logica, che riguarda l'operazione del conoscere; la fisica, che tratta degli oggetti del conoscere; l'etica, che concerne la condotta conforme alla natura razionale. La gerarchia delle stesse si esprime nella tradizionale comparazione di queste tre parti con l'uovo: la logica è rappresentata dal guscio, la fisica dalla chiara e l'etica dal tuorlo.

La logica comprendeva la gnoseología, la dialettica e la retorica. Se è vero che la filosofia stoica ha uno spiccato interesse per l'etica, questa si fonda comunque su principi che hanno la loro origine nella fisica.

La física stoica, a sua volta, deriva dalla concezione eraclitea del fuoco come forza produttiva e ragione ordinante del cosmo. A partire da questo "fuoco artigiano" (πύρ τεχνικόν) si genera il mondo. Il mondo così generato, secondo determinati periodi di tempo si distrugge e ritorna a sorgere a partire dal fuoco. Per questo si parla di un [eterno ritorno del medesimo]] che si dà ciclicamente in forma di conflagrazione universale (εκπύρωσις). Ognuuno di questi periodi in cui si produce un ordine a partire dal fuoco e che culmina in una distruzione a causa del fuoco riceve il nome di diakosmesis (διακόσμησις).

Quest'ordinamento è retto da una ragione universale. Questa è una prònoia cosciente dei suoi fini, essendo il suo ultimo fine la somma perfezione.

L'etica stoica si fonda sul principio che l'uomo è partecipe del lógos e portatore di una "scintilla" del fuoco eterno. Ciò che impedisce l'adeguamento della condotta umana alla razionalità sono le passioni. La virtù consiste nel vivere secondo la natura delle cose(ομολογία), eleggendo sempre cio che è conveniente alla natura propria dell'essere razionale. Nello stato di dominio delle passioni o apatía (απάθεια), cio che può sembrare male e dolore si rivela come punto necessario del progetto della prònoia universale. Quando Epitteto dichiara "ανέχου καί απέχου" (sopporta e astieniti), egli intende appunto invitarci a sopportare l'intolleranza altrui e ad astenerci dall'intemperanza.

Cade a questo punto a proposito la famosa metafora stoica che compara la relazione uomo-universo con un cane che va legato ad un carro. Questo cane ha due opzioni: o segue armoniosamente il cammino del carro, oppure oppone resistenza. Il cammino da percorrere sarà lo stesso in entrambi i casi; però se ci si adegua alla marcia del carro, il percorso risulterà armonioso. Se, al contrario, si oppone resistenza, la marcia sarà tortuosa, e si verrà trascinati dal carro contro la nostra volontà. L'idea centrale di questa allegoria viene espressa sinteticamente da Seneca, quando sostiene: Ducunt volentem fata, nolentem trahunt ("i destini conducono colui che li accetta e trascinano il riluttante").


Epitteto: diairesi, antidiairesi e felicità

Stoicismo contemporaneo[modifica wikitesto]

Nella voce "STOICISMO" compare la seguente informazione: "Nei tempi contemporanei invece, una sottile e labile forma, intesa come tentativo di ritorno agli albori dell'età latina, si formò nelle menti di Mario Petillo e David Vanja Kovac col tentativo di uniformare una società prossima al malanno...". Vorrei sapere che cosa s'intenda per "si formò nelle menti di..."; i 2 hanno per caso scritto qualcosa a riguardo? Se sì, che cosa? E chi sono? Scrittori, professori, o altro? Grazie! Davide Emilio Z.

Nessun Riferimento? Strano...[modifica wikitesto]

Ragazzi non vi è alcun riferimento al suicidio...e questo è grave perchè questa è l'unica corrente filosofica della storia ad ammetterlo...mi sorprende che non vi sia nulla. Semplice svista o omissione programmata?--79.53.101.173 (msg) 07:45, 13 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Veramente un riferimento c'è, in una nota del paragrafo sull'etica e la saggezza.--Oroxon (msg) 18:47, 15 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Puoi essere così gentile da trascrivermelo? Perchè di esplicito non vedo nulla...--79.32.104.20 (msg) 08:35, 30 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Data fondazione[modifica wikitesto]

Ciao, mi chiedevo se per la data della fondazione non fosse meglio scrivere "fondata intorno al 300 a.C" ; non credo sia del tutto esatto attribuire la fondazione al 308 a.c o che sia del tutto giusto dare solo essa per certa... no? --FognettinaDolce (msg) 14:59, 3 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Gli stoici e il suicidio[modifica wikitesto]

Ho ritenuto più opportuno mettere la trattazione stoica del suicidio in un box dedicato. Mi sembra più leggibile e con un impatto meno pesante sul paragrafo. --Rembw (msg) 17:21, 21 dic 2013 (CET)[rispondi]