Discussione:Solipsismo metodologico

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<<Per Cartesio tutto ciò che ci circonda è una creazione della mente, l'unica certezza è la mente stessa (Cogito ergo sum, "Penso quindi sono")>>

Penso che la frase così formulata sia ambigua: in realtà Cartesio non riteneva la realtà frutto della mente (di per sé certa), ma si serve di questo espediente per dimostrare l'irrefutabile auto-evidenza del cogito.

Perciò credo suonerebbe meglio in questo modo:

<<Cartesio, almeno nell'ambito del suo dubbio metodologico, avanza l'ipotesi che tutto ciò che circonda possa essere (in ultima approssimazione) una mera illusione, un inganno, contrapposta all'unica certezza, ovvero la res cogitans ("Cogito ergo sum" "penso quindi sono")>>

Rossi Nicola

"possiamo benissimo ingannarci senza che dormiamo: come quando l'itterizia ci fa vedere tutto giallo, o quando ci sembra che gli astri o altri corpi lontanissimi siano molto piú piccoli di quel che sono. Perché insomma, sia che vegliamo, sia che dormiamo, non dobbiamo lasciarci convincere che dall'evidenza della nostra ragione."

Discorso Sul Metodo -quarta parte-

(Non mi sembra infatti che Descartes affermi esplicitamente che la realtà possa essere una costruzione della mente, la quale in effetti mi sembra un'interpretazione forzatamente idealistica del suo dubbio)