Discussione:Scuola privata

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Intervento del 2006[modifica wikitesto]

Ma è una voce enciclopedica o un'editoriale pro scuola privata? Mah. Chi scrive "fascie sociali" che scuola, anzi squola, ha frequentato?

E' uno spot a favore della scuola privata, oltre che di tale Benedetto Della Vedova (a proposito, si scrive inefficienza, con la i) --Ilaria578 16:05, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

magari potevi lasciarlo, sarebbe stato un controspot :-) -- .mau. ✉ 16:09, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]
:) dovevi lasciarlo !!! --gsg 16:28, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]
Ma, infatti, non l'ho corretto io....--Ilaria578 17:01, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

la parte sui finanziamenti non può essere pov, le tesi pro-contro mi sembrano abbastanza equilibrate, poi fate voi; gsg, almeno te riconoscilo che la voce non può essere pov, la metà l'hai indirettamente scritta tu... e Benedetto Della Vedova è semplicemente un parlamentare del partito radicale, anche se per queste elezioni è passato a FI --Riccardov 16:35, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Si scrive: almeno tu riconoscilo! Non si può scrivere alcuni dicono, secondo alcuni....e scoprire che questi alcuni sono il forzista "radicale" Benedetto Tal de' Tali. Ma che razza di scientificità c'è in queste voci? --Ilaria578 17:01, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Ehi, "alcuni" lo ha scritto GSG, non io; toglilo se vuoi; la povvità è solo in quel paragrafo? (ps: te: tosc., usato in funzione di soggetto) --Riccardov 17:05, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Se vuoi continuare in questo modo dillo, che allora mi metto anche io a togliere le tesi contrarie alla scuola privata e allora tanto vale cassare l'articolo --Riccardov 17:20, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Invece di cancellare i link esterni aggiungine altri, oppure mi metto anche io a fare il censore dei link che non mi piacciono --Riccardov 17:23, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Mi sembra che fossimo d'accordo nel togliere quel paragrafo, salvo riscriverlo come si deve; quanto al Benedetto, che si faccia pubblicità per conto suo, please. --Ilaria578 17:40, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]
  • 1 io non ho scritto indirettamente o direttamente parte della voce (a parte una piccola parte della sezione "contro" che sulla pagina di laicismo)
  • 2 "alcuni" l'ho scritto io, perche' prima c'era scritto "molti", senza accorgermi che quel "molti" non era neppure "alcuni" ma "una persona".... ma cerco sempre di procedere per piccoli spostamenti (nel caso di qs voce, sbagliando...)

la voce e' paurosamente e ridicolmente NNPOV in molte sezioni, in particolare dove si parla di "ineffic(i)enza". La scuola italiana e' sempre stata (prima dei ripetuti e vergognosi tagli, soprattutto dell'ultimo governo) una tra le migliori per quanto riguarda la qualita'... purtroppo la "qualita'" non e' quantificabile, se invece si fanno le statistiche per numero di studenti che escono rispetto a quelli che entrano (metrica, in senso matematico, a dir poco ridicola) puo' anche darsi che sia "inefficiente". Purtroppo la scuola privata risponde sempre piu' all'esigenza di stemperare il piu' possibile qualsiasi forma di reale meritocrazia, fornendo scuole di elite (dove si parla di elite economica, essenzialmente, o di elite di lobby, in alcuni casi) che diano una "patente" di "bravo studente" a prescindere, per es. dalla qualita' degli insegnanti o delle valutazioni. Fornire sempre piu' mezzi, provenienti dalle tasse di tutti, per scuole che nella maggior parte dei casi sono ormai piu' finanziate di quelle statali (e quindi pluraliste per definizione di stato) e' a mio parere profondamente sbagliato. Lo stato deve concentrare i propri sforzi per permettere a tutti, anche coloro che arrivano da ambienti degradati di emergere e per bocciare a ripetizione coloro che, anche se provengono da ambienti ricchi non sono meritevoli. Ora come ora cio' non e' (piu') vero: una laurea riescono a prendersela (a calci, se necessario oppure a S.Marino) tutti.... e le persone realmente capaci hanno modo di emergere (e quindi contribuire positivamente alla nostra nazione) solo raramente. --gsg 17:33, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

è ovvio che nella ex sezione tesi a favore - tesi contro debbano presentarsi giudizi POV, ho tolto la sezione; spero che il resto non turbi i sonni di nessuno. Quel "molti" era giusto fin dal principio perché si tratta di più partiti politici con relativi parlamentari, tra cui quello che avevo trovato era uno rappresentativo. Cancellare le tesi contrarie alle proprie opinioni e lasciare quelle favorevoli è totalitarismo.
avevo scelto di cercare materiale dai siti dei radicali perché non possono essere tacciati di clericalismo (volevano abolire la scuola pubblica ed i sindacati, prima di convertirsi ai dogmi della laicità e del csx), ecco qualche documento: [1] [2] [3] [4] [5] [6]
spero solo che la parte sulle scuole estere sia solo tradotta dall'originale inglese e non desideriate adattare il mondo alla vs visione ideale --Riccardov 17:56, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Ah, quei buoni radicali che fanno tanto comodo ai clericali! C'è anche l'alleato nazionale Taradash! Ce ne fossero tanti così! --Ilaria578 18:11, 3 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Copia copiastra...[modifica wikitesto]

  • L'autore mi può spiegare come la frase "I fondi necessari alla gestione della scuola sono le rette pagate dagli studenti" si concilia con quanto riportato al paragrafo "Finanziamenti..." (maldestramente scopiazzato da Rapporto Stato-Chiesa, con un intento che, leggendo la relativa discussione, risulta lampante)? --CP Z 18:16, 5 apr 2006 (CEST)[rispondi]
CP, dunque, l'articolo parla di scuola privata "in generale", stati esteri compresi, è tradotto da en.wikipedia; il maldestramente scopiazzato è falso, si tratta delle stesse frasi; semplicemente le suddette frasi non pertengono al rapporto stato-chiesa ma alla scuola privata in toto, cattolica e laica; se poi credi che in italia sia proibito aprire scuole private ad istituzioni diverse dalla chiesa cattolica allora è un tuo problema --Riccardov 00:13, 6 apr 2006 (CEST)[rispondi]
  • Non mi riferivo, ovviamente, nè alla pertinenza, nè alla liceità dell'apertura di scuole di qualsiasi tipo. Il problema, tutto tuo, è che quando si scopiazza qualcosa da una voce per metterla in un'altra, anche per evitare figuracce, sarebbe bene controllare che la scopiazzatura non "cozzi" con il contesto in cui la si vuole inserire e, soprattutto, con ciò che si ha intenzione di sostenere: rileggiti con attenzione il mio msg precedente e, forse, capirai.--CP Z 00:23, 6 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Paragrafo Diffusione della scuola privata in Italia[modifica wikitesto]

I dati non coincidono con quelli dell'ISTAT, se non c'è un motivo particolare modifico entro breve --RR 13:16, 24 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Ho aggiornato i dati creando una tabella diacronica. Non mi è chiaro come mai i dati ufficiali dell'ISTAT differiscano da quelli "dell'ISTAT" che c'erano prima (vedi [7]), e non mi è chiaro soprattutto come mai differiscano così tanto da quelli citati p.es. dall'UAAR (vedi [8]). Se ho sbagliato mi corriggerete --RR 20:23, 24 ott 2007 (CEST)[rispondi]


Danneggiamento scuola pubblica[modifica wikitesto]

Ho eliminato delle righe dalla tesi contro le private.

" In realtà è facile dimostrare come il finanziamento alla Scuola privata di fatto consente di risparmiare notevoli risorse essendo il costo pro-capite dello studente della Scuola pubblica anche 7 volte superiore rispetto a quello della privata.

Anche se a detta dei più una scuola pubblica garantisce pari opportunità alle diverse fascie sociali, finanziare le scuole private signica mantenere in vita istituzioni scolastiche nei confronti delle quali la Scuola Pubblica si misura e si confronta. "

La prima parte perchè francamente senza fonti non mi sembra il caso di scriverla. La seconda mi sembra assurda, cosa significa le scuole pubbliche si misurano e confrontano con le private?! Mi sfugge il piano di confronto del quale si parla. Mi scuso in anticipo se mi sto sbagliando. --Col (msg) 03:05, 8 dic 2008 (CET)[rispondi]

Scuola privata e scuola paritaria[modifica wikitesto]

L'ignoranza non paga mai. Forse è tempo di capire la netta distinzione tra scuola privata e paritaria. La scuola paritaria è pubblica sotto tutti i punti di vista escluso quello economico. Ed è per questo che le famiglie devono partecipare economicamente al suo sostentamento. La scuola privata non è pubblica (basti pensare che per il passaggio da una classe all'altra è necessario un esame annuale). Essa viene pagata dalla famiglia (a costi nettamente superiori a quella paritaria la quale desidera coprire i costi reali della scuola)per il raggiungimento del diploma: Pago ed ottengo... Simo

Scuola paritaria non sempre è privata[modifica wikitesto]

questa voce è palesemente errata, una scuola paritaria non sempre è una scuola privata. Il Civico Liceo Manzoni di Milano http://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_civico_%22Alessandro_Manzoni%22 è una scuola comunale, e sottolineo comunale, paritaria fondata nel 1861, tuttora attiva. Andrebbero separate le voci 'scuola paritaria' e 'scuola privata' Rocco

Link non più attivo[modifica wikitesto]

Il collegamento alla pagina dell'ISTAT non è più attivo:

Risorsa non trovata 404 Not Found La risorsa richiesta non esiste. Questo problema è causato da un link errato in un dominio esterno e non possiamo correggerlo. Il link errato è all'indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_privata --Ram001 (msg)

non mi risulta che scuola paritarie abbiano totale libertà circa materie e insegnanti[modifica wikitesto]

mi risulta invece che debbano adottare i programmi ministeriali.

Requisiti per il riconoscimento della parità scolastica: - Progettazione educativa in armonia con i princìpi della Costituzione. - Piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti. - Attestazione della titolarità della gestione e pubblicità dei bilanci. - Disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti. - Istituzione e funzionamento degli organi collegiali. - Iscrizione alla scuola per tutti gli studenti, purché in possesso di titolo di studio valido per l'iscrizione alla classe e con età non inferiore a quella prevista dagli ordinamenti scolastici. - Applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studenti con disabilità o in condizioni di svantaggio. - Organica costituzione di corsi completi, fatta eccezione per la scuola dell'infanzia: non può essere riconosciuta la parità a singole classi, tranne che in fase di istituzione di nuovi corsi completi, ad iniziare dalla prima classe. - Personale docente fornito del titolo di abilitazione. - Contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante che rispettino i contratti collettivi nazionali di settore.

fonte: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-ordinamenti/scuole-paritarie

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