Discussione:Scrutatore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Politica
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di fonti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)

>Tale onorario non costituisce reddito e, dunque, non va indicato nella dichiarazione dei redditi del percipiente. Tale onorario negli anni 2003-2006 è di 120 euro e di ulteriori 25 euro per ogni altra scheda oltre la prima.

c'è un erroe di calcolo.con 1000 schede a scrutinio, si diventerebbe milionari!


Non ci sono errori, si intende il numero di schede che ogni votante deve compilare, quindi in genere da 1 a 3 circa.. --93.34.11.144 (msg) 14:13, 8 mag 2009 (CEST)[rispondi]


>Il lavoratore dipendente gode di una doppia retribuzione per la durata dell'incarico elettorale, una derivante dall'onorario pagato dal Comune e un'altra dalla giornata lavorativa che non viene detratta nè in economico nè in monte ore (come ferie o permessi).

è falso che la giornata viene pagata due volte.

Verificare[modifica wikitesto]

Verificare: "La Commissione deve votare all'unanimità un insieme di persone fra gli iscritti all'albo. Qualora dopo le prime due votazioni non si raggiunga l'unanimità, ogni membro della commissione può proporre 2 nomi e si vota a maggioranza. In caso di parità dei voti, è proclamato eletto il più anziano di età." In base alla legge 22/2006 ogni membro della commissione può proporre un solo nome.

Titolo della voce[modifica wikitesto]

Mi sembra che il termine «scrutatore», diversamente dai vocaboli «presidente» e «segretario», sia usato molto raramente in ambiti diversi da quello elettorale. Non a caso la normativa stessa parla di «presidente del seggio» e di «segretario del seggio» (o «dell'ufficio elettorale di sezione»), ma cita lo «scrutatore» senza ulteriori specificazioni che sarebbero superflue. Per queste ragioni secondo me si potrebbe pensare di spostare la voce al titolo «scrutatore (elezioni in Italia)». Cosa ne dite? :) -- Étienne 21:36, 19 dic 2013 (CET)[rispondi]

In assenza di obiezioni tra qualche giorno procedo :) -- Étienne 11:26, 26 dic 2013 (CET)[rispondi]
✔ Fatto. -- Étienne 14:08, 28 dic 2013 (CET)[rispondi]

Affermazioni senza fonte[modifica wikitesto]

Come previsto dalle linee guida, trasferisco qui alcune affermazioni prive di fonti, che in qualche caso contengono anche delle informazioni mutualmente contraddittorie e piuttosto generiche.

«La legge prevede che le imprese debbano concedere l'esercizio di compiti di pubblica utilità e connessi all'attività politica, per garantire il diritto costituzionale dei cittadini all'elettorato attivo. Il lavoratore ha diritto ad assentarsi per tutta la durata dell'incarico elettorale. Tali giornate sono retribuite dallo Stato e non vanno a ridurre il monte ore di ferie e permessi. Il presidente di seggio rilascia un'attestazione che comprova lo svolgimento dell'attività di scrutatore, da presentare al datore di lavoro. La comunicazione di nomina viene invece allegata ai verbali dello scrutinio. I contratti nazionali collettivi di lavoro possono prevedere deroghe che in particolari casi rimettono al datore di lavoro la decisione di concedere l'espletamento dell'incarico.»

«I permessi retribuiti sono a carico del datore di lavoro, non dello Stato, e non riducono il monte di ferie e permessi che il lavoratore matura nell'anno.»

«I giorni di recupero compensativo non sono un periodo di ferie/permessi, e non vengono detratti dal monte ore di ferie e ROL maturati; come le ferie e permessi, le giornate di recupero compensativo sono retribuite dal datore di lavoro al 100% della paga giornaliera, e in più non sono tassati. Non sono però pagati come straordinario, anche se vanno a compensare un lavoro svolto nei giorni festivi di domenica, e del sabato se non è lavorativo. Se l'elezione non occupa la sola domenica e continua nel lunedì, tale giornata è pagata doppia, dallo Stato con l'indennità e dal datore di lavoro come normale giornata lavorativa.»

-- Étienne 20:48, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]