Discussione:Sandra Sabattini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

«Quando il 22 aprile 2009, a 25 anni dalla morte, una commissione si reca nel cimitero di Sant’Andrea in Casale (di fianco alla fossa dove nel 1992 venne sepolta anche Agnese, la mamma di Sandra) per una ricognizione canonica e per traslare la salma nella chiesa di san Girolamo, dove allora era parroco lo zio don Giuseppe Bonini, si trovano solo alcuni pezzi della croce sopra la bara e qualche brandello dei calzini e del pizzo che rivestiva l’interno della cassa. Non si trova neppure un piccolo osso del suo corpo. [[[1]]]»

Sia la sintesi della vicenda relativa alla Serva di Dio "senza corpo" e sia il link risultano inadeguati e molto parziali. Non è affatto vero che in occasione della ricognizione canonica vennero ritrovati solo gli oggetti elencati. Esistono due relazioni relative alla ricognizione, una redatta dal notaio per conto della commissione presieduta dal vescovo di Rimini che si occupò, appunto, della ricognizone canonica, e una redatta dal funzionario del Comune di San Clemente, nel cui territorio sorge il cimitero di Sant'Andrea in Casale. Ecco cosa si legge in quest'ultima relazione:

«Durante l’esecuzione dello scavo è stato rinvenuto un piccolo “blocco” di cemento posizionato in corrispondenza della posizione della bara, posto ad una quota superiore e quindi al di sopra di essa, che è stato rimosso con l’ausilio dell’escavatore”. «Proseguendo lo scavo con il mezzo meccanico è stata individuata la sagoma di una bara posizionata in maniera leggermente disassata rispetto alla lapide“. «Al di sopra della bara sono stati trovati due ferri tondini, normalmente utilizzati nelle costruzioni edili, posti in maniera longitudinale che sono stati rimossi con facilità perché non ancorati o vincolati alla bara”. «Tornando al ritrovamento della bara, dapprima sono affiorati i bordi laterali conservati nella loro quasi totalità senza peraltro trovare traccia del coperchio (…). Una volta terminata l’operazione di rimozione del terreno sono emerse, adagiate sul fondo della bara, delle assi che con buona probabilità erano state in origine parte del coperchio della bara stessa, sprofondate sul fondo sotto il peso del terreno a causa del loro deterioramento. Rimosse anch’esse e appurato il fatto di essere di fronte al fondo della bara è stata riscontrata l’assenza totale di tracce della salma. Unico ritrovamento degno di nota è stata una coppia di calze di piccola taglia rinvenute in posizioni diverse così come evidenziato nel disegno». «In seguito si è proceduto con lo scavo dei resti della bara e alla sua rimozione completa. Al fine di confermare l’esito dell’operazione di esumazione una volta rimossi i resti della bara, con l’ausilio dell’escavatore meccanico, è stato eseguito un ulteriore e più profondo scavo senza peraltro rinvenire tracce organiche o lignee riconducibili a bare funerarie. Successivamente, terminate le operazioni di esumazione, si è operato il reintegro dello scavo».

Tutte queste informazioni sono state pubblicate per la prima volta, e fondate su documenti ufficiali, in un'inchiesta giornalistica rinvenibile online: Rimini 2.0.

Naturalmente l'autore ha anche cercato di rispondere alla domanda: cosa è successo al corpo di Sandra Sabattini? Com'è possibile che non si sia trovato nemmeno un ossicino di questa giovane? E anche su questo aspetto l'inchiesta pubblica delle risposte, avanzate da esperti del settore. Mancano invece precise risposte da parte della Diocesi di Rimini, mentre sulla vicenda si è in parte espressa la Congregazione delle Cause dei Santi. Da ultimo, la questione della assenza del corpo pone l'attenzione su: quali reliquie per Sandra Sabattini? Va infine segnalato che il mistero del "corpo mancante" è stato posto al centro dell'attenzione anche di un incontro organizzato da una parrocchia del cesenate (Villachiaviche) il 30 settembre 2021.