Discussione:Quintet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Paragrafo spostato qui provvisoriamente in attesa di fonti precise per WP:RO. --MarcoK (msg) 09:55, 25 mar 2011 (CET)[rispondi]

Prodotto dalla Fox sulla falsariga del fantascientifico Star Wars, in Quintet la sconcertante visione altmaniana si rivela in una delle sue forme più originali.[senza fonte]

Quintet risulta essere una metafora dell'agire umano, di violenza cieca, atta a far continuare il gioco, perché le regole scritte sono quelle, e chi vi è in mezzo deve solo parteciparvi, vittima o carnefice, dove vincere ha il solo scopo di vincere, di essere, di sentirsi vivo.

Dato l'insuccesso di pubblico segnerà una delle tante rotture tra Altman e le case di produzione, in questo caso la Fox, giudicato troppo cerebrale dalla critica.[senza fonte]

Contenuti e tecniche[modifica wikitesto]

Quintet racchiude e rivede tutti gli elementi della poetica altmaniana:

La profondità di campo (segno di distinzione dell'autore) viene qui sfocata ai bordi, come se il vedere il più possibile sia divenuto inutile qui, come se non vi fosse più nulla da vedere;

La cinepresa tende nelle sue carrellate a nascondersi, a spiare i personaggi, quasi ad alimentare la visione cospiratoria, spionistica, e di inquietudine nello spettatore;

Sul tema del viaggio altmaniano si fonda l'intera trama, che riprende quel filone di Western ambientati nel futuro; tuttavia un western altmaniano, come quello di I compari, l'eroe/antieroe vaga senza una meta, si reca in un luogo che non conosce senza avere idea di quello che troverà, ma lo accetta, accetta le sue regole, e partecipa attivamente alla situazione in cui si trova coivolto, così come nell'apertura si chiuderà il film, con Essex che vaga, questa volta solo, verso il nord, dove si crede non vi sia nulla. Ma in una realtà dove le certezze, dalla vita, al gioco, all'amicizia, all'amore, alla stessa vita risultano confuse contorte e svuotate, poco importa quello che si sa, o si dice di sapere: vale la pena scoprire di persona cosa si nasconde dietro l'orizzonte.