Discussione:Potabilizzazione dell'acqua

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No, direi che questa pagina non tratta lo stesso argomento di potabilizzatore. Qui si parla di come l'acqua viene trattata alla fonte, cioè dalle aziende che hanno l'incarico di gestire gli acquedotti, mentre nell'altra si parla di come può essere trattata dall'utente per migliorarne le caratteristiche ai fini di un uso alimentare. --LaudatoSi 12:06, 2 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Suggerimenti per aggiunte[modifica wikitesto]

Le acque che non hanno le caratteristiche riportate alla voce acqua potabile, necessitano di operazioni di correzione per migliorare i caratteri organolettici, chimici e fisici e di operazioni di depurazione batteriologica. I trattamenti normalmente effettuati sono: sedimentazione; coagulazione; filtrazione; aerazione; trattamento con carbone attivo; addolcimento; sterilizzazione.


La sedimentazione consiste nel condurre l'acqua in apposite vasche nelle quali le particelle di dimensione superiore ai 10 micron, grazie alla forza di gravità, si depositano sul fondo formando i fanghi di sedimentazione. L'acqua decantata tracima in una conduttura mentre un sistema di palette favorisce l'accumulo dei fanghi sul fondo delle vasche. Lo scopo del trattamento è quello di eliminare la torbidità e la colorazione che è causata dalle particelle in sospensione.


La coagulazione consiste nel trattare l'acqua con elettroliti (solfato di Al, solfato ferrico, cloruro ferrico, ecc.) che dissociandosi liberano ioni Al+3 ed Fe+3. Questi, associandosi con particelle colloidali, formano sostanze più voluminose che precipitano mentre formando i rispettivi idrossidi (anch'essi molto voluminosi) assorbono altre impurezze. Le reazioni sono del tipo:

Al2(SO4)3 + 3Ca(HCO3)2 => 2Al(OH)3 + 3CaSO4 + 6CO2

Il coagulante sopra citato viene in pratica mescolato in proporzione di 1-2 mg/m3 e si agita per 20-30 minuti alla velocità necessaria perché avvenga la flocculazione (formazione di particelle sempre più grosse). Poi viene ributtata dentro a delle vasche simili a quelle per la sedimentazione alle quali però viene diminuita la velocità di immissione di acqua per favorire una migliore sedimentazione. Con questo procedimento si eliminano le particelle di dimensione inferiore ai 10 micron ancora in sospensione.


La filtrazione può essere lenta o rapida e serve ad eliminare le particelle ancora presenti dopo i due procedimenti precedenti. Nei filtri lenti le vasche sono di cemento con strati di ghiaia, pietrisco e sabbia nelle quali viene versata l'acqua dall'alto. È il metodo più efficace ma richiede più tempo ed una maggiore manutenzione (gli strati dopo qualche mese devono essere puliti o sostituiti). Nei filtri rapidi le vasche sono in acciaio con uno strato di ghiaia ed uno di sabbia nelle quali viene versata l'acqua dall'alto. L'acqua trattata è maggiore in questo caso ma dopo 20 ore i filtri vanno puliti inviando acqua pulita nel senso contrario (dal basso verso l'alto) oppure insufflando aria. I filtri rapidi si utilizzano solamente su acque che hanno subito il trattamento di coagulazione.


L'aerazione consiste nell'insufflare aria nell'acqua allontanando le sostanze gassose indesiderate. L'ossigeno inoltre ossida gli ioni ferrosi e manganosi che flocculano e le eventuali sostanze organiche. Per ossidare queste ultime si può usare l'ozono che svolge anche un'azione battericida (in questo caso il procedimento è più costoso). l'aerazione serve per eliminare odori e sapori sgradevoli.


Il trattamento con carbone attivo serve per assorbire le sostanze organiche disciolte e consiste nel far passare l'acqua attraverso uno strato di carbone attivo o aggiungendolo in polvere durante la coagulazione.


L'addolcimento che serve per abbattere la durezza dell'acqua si può effettuare con due metodi: metodo alla calce-soda e metodo alle resine scambiatrici di ioni.

Nel metodo alla calce-soda si utilizza la calce spenta (Ca(OH)2) e la soda (Na2CO3) che agiscono quanto segue

Ca(HCO3)2 + Ca(OH)2 => 2CaCO3 + 2H2O

Mg(HCO3)2 + Ca(OH)2 => CaCO3 + Mg(OH)2 + H2O + CO2

Praticamente la calce spenta diminuisce la durezza temporanea precipitando il Ca ed il Mg in idrossidi insolubili. La calce spenta inoltre trasforma la durezza permanente dovuta al Mg in durezza calcica tramite

MgSO4 + Ca(OH)2 => Mg(OH)2 + CaSO4

ed infine la soda trasforma in carbonati insolubili i sali di Ca. I composti insolubili vengono poi eliminati tramite sedimentazione e poi filtrazione.

Nel metodo alle resine scambiatrici di ioni si utilizzano zeoliti (sostanze organiche naturali costituite da silicati idrati di Al e di uno o più materiali alcalini) oppure permutiti (sostanze organiche sintetiche costituite da silicati vetrosi). Solitamente si adoperano le resine sintetiche perché più attive. Queste possono essere cationiche (in grado di scambiare cationi) o anioniche (in grado di scambiare anioni). Prima si usano quelle cationiche con cui si abbatte la durezza scambiando gli ioni Ca+2 ed Mg+2 presenti nell'acqua con gli ioni Na+ della resina tramite la reazione

Ca+2 + 2NaR => CaR2 + 2Na+ [dove R=resina]

Successivamente si usano quelle anioniche per abbattere la salinità (rimasta praticamente inalterata dal procedimento precedente) ed ottenere un'acqua perfettamente desalinizzata (deionizzata) tramite le reazioni

RH + Na+ => RNa + H+

ROH + Cl- => RCl + OH-

Quando le resine si saturano devono essere rigenerate. Vengono perciò rimosse dall'impianto, immerse nel reattivo adatto e macinate (con l'uso tendono ad unirsi e formare dei blocchi). Nella rigenerazione avvengono queste reazioni

2Na+ + CaR2 => 2NaR + Ca+2

HCl + RNa => RH + NaCl

NaOH + RCl => ROH + NaCl


La sterilizzazione serve ad eliminare i batteri e per farlo si utilizza il cloro (sia in forma liquida che in quella gassosa), gli ipocloriti (specialmente quello di Na) e, meno utilizzati per via del costo, il biossido di cloro, l'ozono ed i raggi UV. Il cloro reagisce secondo questa formula

Cl2 + H2o => HCl + HClO

L'acido cloridrico ottenuto reagisce con i bicarbonati e viene neutralizzato. L'acido ipocloroso (HClO) libera l'ossigeno nascente (atomico) che è in grado di denaturare i batteri presenti.

Per clororichiesta si intende la quantità necessaria di cloro per una completa depurazione dell'acqua. Il cloro (in quantità troppo elevate) dà però all'acqua sapore e odore sgradevoli e può danneggiare l'apparato digerente. Và perciò eliminato dopo che ha svolto la sua azione. Il procedimento per il suo allontanamento consiste nel far passare l'acqua dal basso verso l'alto attraverso un filtro di sabbia per farla cadere su delle lastre per dividerle in gocce sempre più piccole. Contemporaneamente si insuffla aria purificata per sostituire il cloro con i gas dell'aria che non danno inconvenienti. Oppure si aggiunge dell'ammoniaca per ottenere i clorammine (NH2Cl, NHCl2, NCl3) che sono sostanze insapori ed innocue e svolgono un'azione batteriologica senza alterare troppo le caratteristiche organolettiche dell'acqua.


Curiosità[modifica wikitesto]

Consumi idrici domestici in Italia indicati in litri giornalieri per abitante

Lavaggi biancheria => 30 l
Lavaggi lavastoviglie => 6 l
Bagno-doccia => 32 l
Uso potabile => 5 l
Pulizia => 13 l
Wc => 30 l
Lavabi => 13 l


In sintesi[modifica wikitesto]

Processo di potabilizzazione

  • Prelievo da:
  • corsi d'acqua
  • falde profonde
  • falde freatiche
  • acque sorgive
  • Sedimentazione attraverso vasche di sedimentazione (separazione attraverso la forza di gravità delle particelle sospese)
  • Coagulazione e successiva sedimentazione (detto anche chiariflocculazione). Attraverso il rapido mescolamento del coagulante messo nell'acqua, i collodi sospesi coagulano.
  • Filtrazione (rapida o lenta)
  • Aerazione e filtrazione su carbone per l'eliminazione di odori e sapori
  • Addolcimento (metodo alla calce-soda oppure metodo alle resine scambiatrici di ioni)
  • Sterilizzazione con:
  • trattamento con cloro
  • trattamento con ozono
  • trattamento con raggi UV
  • Accumulo in serbatoi di raccolta
  • Sollevamento in rete per la distribuzione.


Fonte[modifica wikitesto]

Banchi, Gallini, Gieri Rizzieri, Materiali da costruzione, Le Monnier, Firenze 1995

Servitevi pure di queste informazioni per ampliare la voce. Informazioni già riscritte per la licenza libera (se volete modificarne ulteriormente la forma fate pure). Ciao. --Andy81 11:07, 31 ago 2007 (CEST)[rispondi]

nella voce il BOD è indicato come un nutriente, ma in realtà è una misura della presenza di sostanze organiche, credo che sarebbe opportuno spostare la voce BOD dall'elenco dei nutrienti e dire semplicemente che tra gli scopi di una depurazione può esserci la riduzione del BOD, del COD e del TOC, che hanno maggiore analogia tra loro rispetto a BOD, fosforo e azoto.

Ehi! I liquami non vengono immessi in distribuzione!!! E' acqua reflua!!![modifica wikitesto]

Il trattamento con raggi UV quindi viene utilizzato soventemente o come post-trattamento a "liquami pre-trattati con processi biologici subito prima di essere immessi in distribuzione", oppure al punto di consumo, altrimenti non impedisce che successivamente l'acqua venga nuovamente contaminata. Può essere anche sfruttata l'azione microbicida dell'ozono, ma i costi superiori limitano tale utilizzo.

Voci correlate non molto correlate[modifica wikitesto]

Questo articolo parla della potabilizzazione dell'acqua. Premetto che non so bene la differenza tra la potabilizzazione e la depurazione, ma la potabilizzazione è il processo che rende potabile l'acqua. Ma allora perché nelle voci correlate c'é anche "Fognatura" e "Acque reflue"?

Perché molti processi di depurazione e potabilizzazione sono gli stessi o simili e perché (se non prendo sbaglio) per la potabilizzazione delle acque si può partire dalle acque reflue. --Aushulz (msg) 16:16, 23 mag 2009 (CEST)[rispondi]
Grazie! Secondo me è questo il punto: non penso che le acque reflue c'entrino. Qual'è la differenza tra la potabilizzazione e la depurazione? C'è qualche Ingegnere dell'ambiente e del territorio che ce lo spiegherebbe?

Date le dimensioni della voce, propongo i seguenti scorpori:

è stata descritta una sola parte della potabilizzazione

Grazie per la segnalazione. Sapresti dire quale parte bisogna aggiungere? --Daniele Pugliesi (msg) 07:46, 26 nov 2015 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Potabilizzazione dell'acqua. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:07, 2 apr 2018 (CEST)[rispondi]

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