Discussione:Pontepetri

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Commento (spostato da corpo voce)[modifica wikitesto]

Quanto affermato dall'estensore della storia del paese di Pontepetri riguardo alla battaglia di Catilina è falso. Se avesse letto quanto scrive Sallustio nel De Catilinae coniuratione avrebbe saputo che la battaglia non avvenne alla confluenza di due torrenti, ma nel territorio di Pistoia in una piccola pianura con monti a sinistra e alta rupe sulla destra , quindi localizzazione molto generica e di difficile localizzazione, anche perché non sappiamo quanto fosse vasto il territorio di Pistoia in età romana. Ma avrebbe anche letto che Quinto Metello Celere, console che stava nel Piceno con tre legioni, sapute le intenzioni di Catilina di fuggire nella Gallia transalpina, percorse la via Emilia e " POSE IL CAMPO AI PIEDI DEI MONTI DAI QUALI ERA SCESO CATILINA" probabilmente fra Bologna e Modena dove sboccava un'antica strada preistorica e poi romana che dalla Nievole portava a Modena valicando il Passo dello Strofinatoio al Corno alle Scale.e che era una scorciatoia per evitare di andare a Fano o di valicare l'Appennino alla Cisa per recarsi nel nord; di ciò abbiamo la doumentazione archeologica rappresentata da resti di lastricato, di una domus romana, di tombe con monete, di toponimi fondiari romani dal IV sec. a. C. al III sec. d. C. lungo il tracciato dalla Nievole a Pavullo nel Frignano. Da ciò si desume che la battaglia sia quindi avvenute sul versante nord dell'Appennino e non a Campotizzoro o nel vicino Pontepetri come vuole un "ameno" così detto storico del 1700, un certo Domenico Cini "inventore" di notizie di una moltitudine di consoli romani a fondare i paesi della Montagna di Pistoia. Si desume anche che il territorio di Pistoia menzionato da Sallustio si estendesse al di là del crinale e ciò è ulteriormente testimoniato anche delle continue battaglie che nel Medioevo Modena e Bologna facevano contro Pistoia per il possesso del versante nord dell'Appennino, e le numerose richieste di conferma del possesso delle chiese e delle curtis oltre il crinale fatte dal Vescovo e dal Comune di Pistoia al Papa e all'Imperatore. La definizione degli attuali confini fu sancita dalla pace fra Pistoia e Modena del 1235 ma resa definitiva sul finire del 1700 con l'istallazione dei cippi di confine di pietra sul crinale che tuttora possiamo vedere Cfr. documenti di Archivio dell'Archivio di Stato di Pistoia e Firenze). Prof. Giancarlo Jori docente di topografia antica, presso L'Istituto di Ricerche Storiche e Archeologiche di Pistoia.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 5.89.230.41 (discussioni · contributi) 19:31, 3 apr 2022 (CEST).[rispondi]