Discussione:Plurale dei sostantivi e degli aggettivi in italiano/bozza

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Plurale maschile[modifica wikitesto]

Il plurale delle parole maschili, quando non siano invariabili, in italiano si ottiene sempre cambiando la desinenza in -i, vi sono tuttavia dei gruppi di parole che richiedono alcuni adattamenti morfo-fonologici a causa delle particolari uscite della parole

  • Le parole maschili uscenti in -io (vedi anche plurale delle parole in -io):
    1. se la I è un mero segno diacritico, -cio (/-ʧo/), -gio (/-ʤo/), -glio (/-ʎo/), -scio (/-ʃo/) il morfema -o viene sostituito da -i, e la prima I praticamente viene soppressa in quanto grafema diventato ortograficamente inutile, per cui le parole usciranno in -ci (/-ʧi/), -gi (/-ʤi/), -gli (/-ʎi/), -sci (/-ʃi/):
      bracciobracci; agioagi; aglioagli, gusciogusci
    2. se la I è accentata, -ìo (/-'io/), il morfema -o viene semplicemente sostituito da -i e i suoni delle due I si affiancano -ìi (/-'ii/), per cui si avrà:
      zìozìi; vocìovocìi; leggìoleggìi; bisbiglìobisbiglìi; fruscìofruscìi
    3. se la I è atona -io (/-'jo/) praticamente le due I di contraggono e nella grafia moderna si scrive una i sola (/-i/)
      armadioarmadi
In passato vigeva l'uso di segnare sulla I un accento circonflesso, , oppure di scrivere ugualmente una doppia i, -ii (ma la pronuncia era sempre /-i/), nei casi in cui il plurale potesse portare ad ambiguità, ad esempio: principe diventa principi; principio può diventare, per chiarezza, principii o principî. Oggi, queste grafie vengono considerate obsolete od utili soltanto in ambiti specialistici caratterizzati da una elevata precisione terminologica (condomini designa gli "abitanti", condominî gli "edifici"), e le eventuali ambiguità dovute ad omografia viene lasciate fugare dal contesto oppure da altri segni grafici, comunque opzionali, come l'accento tonico: princìpi e prìncipi.


  • Le parole maschili uscenti in -co (/-ko/) e -go (/-go/) formano, per ragioni storico-linguistiche, il plurale in due modi distinti (vedi anche plurale delle parole in -co e -go):
    1. alcune in -ci (/-ʧi/) e -gi (/-ʤi/), conformando l'aspetto fonologico a quello ortografico, modificando il suono della consonante passando dalla variante "dura" a quella "dolce";
      amicoamici; asparagoasparagi
    2. alcune in -chi e in -ghi (/-gi/), conformando l'aspetto ortografico a quello fonologico, aggiungendo una H per mantenere invariato il suono della consonante
      caricocarichi; albergoalberghi
Benché non esistano vere e proprie ragioni linguistiche per considerare tale alternanza legata all'accentazione della parola (alcune parole possono avere indifferentemente entrambi i plurali: sarcofaghi - sarcofagi) i linguisti segnalano la seguente tendenza:
  • le parole sdrucciole presentano maggiormente uscite in -ci e -gi: medico, medici, psicologo, psicologi.
  • le parole piane presentano maggiormente uscite in -chi e -ghi: sacco, sacchi, lago, laghi.
Le parole uscenti in -sco (/-sko/) fanno regolarmente plurale in -schi (/-ski/), solo un ristretto numero fa o ammette un plurale in -sci, con relativo cambio di pronuncia /-ʃi/, e sono legati ai nomi di antichi popoli italici:
faliscofalisci; oscoosci; volscovolsci.


  • parole maschili utenti in -a pluralizzano normalmente con -i, ci sono diversi classi di invariabili, tra quelli variabili si segnala che:
    1. le parole uscenti in -ca (/-ka/) e -ga (/-ga/), mantenendo inalterato il suono della consonante, aggiungo una H in -chi (/-ki/) e in -ghi (/-gi/) (fanno eccezione belga e euripiga che pluralizzano in /-ʤi/: belgi e euripigi).
    2. numerosi termini di origine greca uscenti in -ma che formano il plurale in -mi
    3. diversi termini riferiti a persone finiscono con i seguenti i suffissi al singolare per maschile e femminile ma non al plurale: -ista → -isti, -cida → -cidi, -iatra → -iatri, -eta → -eti...

Plurale femminile[modifica wikitesto]

Il plurale delle parole femminili, quando non invariabili o irregolari, in italiano si ottiene sempre cambiando la desinenza -a in -e e quella -e in -i, esistano tuttavia alcuni gruppi di parole che richiedono determinati adattamenti morfo-fonologici a causa delle particolari uscite della parole:

  • le parole femminili uscenti in -ca (/-ka/) e in -ga (/-ga/), mantenendo inalterato il suono della consonante, formano il plurale inserendo il diacritico h, -che (/-ke/) e in -ghe (/-ge/):
    ancaanche; algaalghe.


  • le parole uscenti in -cia e -gia (vedi anche plurale delle parole in -cia e -gia):
    1. se la I è accentata, -cìa (/-'ʧia/), -gìa (/-'ʤia/), il morfema -a viene semplicemente sostituito da -e: -cìe(/-'ʧie/) e -gìe /-'ʤie/)
      farmacìafarmacìe; allergìaallergìe
    2. se la I è un mero segno diacritico, -cia (/-ʧa/) e -gia /-ʤa/), pur mantenendo lo stesso suono, le parole rendono il plurale con due grafie diverse:
      • se la consonante è preceduta da una vocale mantengono la i: -cie (/-ʧe/) e -gie (/-ʤe/)
        sociasocie; ciliegiaciliegie
      • se la consonante è preceduta da una consonante eliminano la i: -ce (/-ʧe/) e -ge (/-ʤe/)
        provinciaprovince; spiaggiaspiagge
    accanto a queste grafie sono presenti, seppure minoritarie, grafie alternative ispirate al vecchio criterio etimologico - di cui questa regola è una recente semplificazione - che di solito trovano segnalazione nei principali dizionari o perlomeno in quelli che rifanno anche alla tradizione letteraria italiana (provinciaprovincie; ciliegiaciliege).
    A quanto sopra, per amor di precisione, si può aggiungere una postilla sulle parole uscenti in -scia (/-ʃa/) che formano sempre il plurale in -sce (/-ʃe/) (asciaasce) e di l'unica eccezione è rappresentata dalla parola scìa (/-'ʃia/) e derivati, che fa obbligatoriamente plurale con la -i-, scìe, essendo accentata (/-'ʃie/).


  • le parole uscenti in -ie:
    1. se la I è un mero segno diacritico, -cie (/-ʧe/), -gie (/-ʤe/), -glie (/-ʎe/), si ha praticamente la regolare sostituzione della desinenza -e con -i e la soppressione della diacritica i, per cui le parole usciranno in -ci (/-ʧi/), -gi (/-ʤi/), -gli (/-ʎi/) (fa eccezione speciespecie):
      superficiesuperfici; effigieeffigi; mogliemogli
    2. se la I ha valore fonologico -ie (/-ie/) il plurale è invariabile.


  • le parole uscenti i -ea (/-ea/ o /-'ɛa/) formano il plurale sostituendo semplicemente la desinenza -a con -e e i suoni delle due E si affiancano -ee (/-ee/ o /-'ɛe/):
    àreaàree; ninfèaninfèe.

Plurali invariabili[modifica wikitesto]

Come in diverse altre lingue flessive, in italiano sono presenti parole invariabili al plurale sintetizzabili, seppure in modo non esaustivo, nei seguenti gruppi:

  • parole ossitone o tronche, cioè con accento tonico sull'ultima sillaba, e sono:
    1. tutte le parole che graficamente presentano un accento grafico sull'ultima vocale: città, caffè, colibrì, comò virtù
    2. tutti i monosillabi uscenti con una sola vocale: fa, re, sci, do, gru
  • parola che finiscono per consonante
  1. parole italiane di origine stranieta, ma ormai avvertite dai parlanti come italiane tanto da essere indicate come tali perfino dai dizionari : bar, film, gas, quiz, tram...
  2. parole straniera acclimatate da tempo nella lingua italiana: computer (ing,), avance (fr.), movida (sp.), lager (ted.), ...
  • gli accorciamenti:
    auto[mobile], bici[cletta], chemio[terapia], cinema[tografo], corto[circuito], dinamo[elettrica], eco[grafia], etero[sessuale], flebo[clisi], foto[grafia], frigo[rifero], metro[politana], moto[cicletta], [tele]novela, omo[sessuale], piano[forte], polio[mielite], radio[ricevente/fonia], retro[bottega], , stilo[grafica], tele[visore/visione], termo[sifone] ...
  • le parole uscenti in -i: bisturi, analisi, ...
  • parole maschili terminanti in -ia:
    alleluia, boia, fucsia, gianduia, gloria, (mass) media, messia, paria, quia, sosia, vaglia, via, ...
  • diversi nomi maschili di colori che primariamente pero indicano altri oggetti: rosa, lilla, ...
  • parole femminili uscenti in -ie:
    acuzie, balbuzie, barbarie, blandizie, calvizie, canizie, carie, cesarie, colluvie, congerie, flavizie, illuvie, ingluvie, intemperie, irsuzie, mollizie, pauperie, pernizie, planizie, progenie, ploluvie, serie, ...