Discussione:Pietro d'Abano

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condanna post mortem da parte dell'Inquisizione[modifica wikitesto]

L'articolo trae dall'Enciclopedia Britannica la notizia seconda la quale il secondo processo a Pietro d'Abano non si concluse con la morte dell'imputato, ma proseguì con la sua condanna postuma e il rogo del cadavere. Secondo l'articolo ben informato e molto più recente (2015) di Iolanda Ventura, pubblicato nel Dizionario biografico degli Italiani (Treccani) tale notizia sarebbe leggendaria e priva di fondamento. Riporto il testo della Ventura: "Non è possibile determinare l’esito del processo. I documenti conservati – tra cui una professione di fede del 24 maggio 1315 e il testamento (due giorni più tardi) dello stesso Pietro, che non lasciò i propri beni agli eredi, ma li affidò alla protezione del Comune e gli atti concernenti il possesso di tali beni da parte dei figli (1318 e 1321) – fanno pensare che Pietro, morto mentre il dibattimento era in corso, fu assolto. L’assoluzione avrebbe infatti permesso ai familiari di entrare in possesso dell’eredità. Priva di fondamento è, comunque, la leggenda secondo cui Pietro sarebbe stato condannato post mortem, e le sue ossa o la sua effigie bruciate pubblicamente." --93.65.97.31 (msg) 17:36, 7 ott 2023 (CEST)[rispondi]