Discussione:Oscurantismo/bozza

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Per oscurantismo (dal latino obscurans) si intende una sistematica pregiudiziale opposizione al progresso, attraverso la messa in discussione di teorie ed idee innovative e la limitazione della diffusione della conoscenza oltre certi limiti.
Si tratta di un termine esplicitamente nato, in riferimento antitetico all'Illuminismo, all'incirca nel XVIII secolo, ed usato da correnti di pensiero autodefinentisi progressiste, per indicare l'atteggiamento culturale proprio di chi si schiera contro una visione dinamica della cultura ed una diffusione del pensiero e della ricerca scientifica e intellettuale in qualunque campo del sapere. Questo termine viene frequentemente usato ancor oggi per denominare negativamente linee di pensiero che sembrano discostarsi o negare la libertà di pensiero e la libertà dell'individuo contro credenze o imposizioni ideologiche.

Lo stesso argomento in dettaglio: Censura e Libertà di manifestazione del pensiero.

Definizione[modifica wikitesto]

Fontespizio dell'Indice dei libri proibiti, Anno 1564

Non esiste una teoria filosofica o politica che si definisca oscurantista o persone che si autodefiniscono come tali, il concetto di oscurantismo è sempre applicato ad una parte avversa nel corso di un confronto o durante un'analisi storica, sociologica o politica di un periodo storico o di un movimento di idee. L'oscurantismo si contrappone al Pensiero libero e liberale.

Si definisce oscurantista una persona che presenti e mantenga un'attitudine negativa del sapere (come rifiutare di riconoscere vere delle cose che dovrebbero esserlo, quale ad esempio negare l'evoluzione), oppure una persona che favorisca delle limitazioni nella diffusione della conoscenza (ossia, senza negare la veridicità di una cosa, ritenere che questa non possa essere diffusa causa una serie di motivi quali interesse di parte, timori per l'ordine sociale, motivazioni moralistiche, la negazione o contestazione di un dogma, etc .)

Per questo motivo un astronomo può definire oscurantista un astrologo, in quanto le nozioni alla base dell'astrologia sono contrari alle conoscenze astronomiche scientificamente accertate [1] .

Oscurantismo nella storia[modifica wikitesto]

Nel dibattito storico e filosofico, il termine oscurantismo è stato prevalentemente utilizzato da intellettuali illuministi e positivisti per connotare negativamente una parte della storia del pensiero umano. Essi hanno infatti descritto il Medio Evo occidentale utilizzando l'espressione negativa di "secoli bui", ovvero come epoca di declino culturale; secondo questa analisi uno dei caratteri predominanti della cultura medioevale fu la preminenza della teologia su ogni altra attività speculativa intellettuale essendo imperante un modello di erudizione filosofica di impronta aristotelica dominato dal principio di autorità che poneva le "verità" bibliche come principi incontrastati[2].

La loro analisi prosegue connotando negativamente la politica di controllo della cultura, adottata dalla Chiesa nel periodo della Controriforma, con particolare riferimento all'Indice dei libri proibiti, ai processi inquisitori ed i conseguenti autodafé, sino ad arrivare ai dibattiti del periodo illuminista e del secolo XIX dominato dalle grandi scoperte scientifiche e progresso tecnologico e vivacemente punteggiato da scontri ideologici tra liberi pensatori e uomini di Chiesa.

Alla fine del XIX secolo il contrasto tra progresso ed oscurantismo era vissuto così profondamente che venne portato in scena al Teatro alla Scala di Milano in forma di balletto: il famoso Ballo Excelsior, che era un'allegoria ingenua della vittoria di Luce e Civiltà contro l'Oscurantismo [3].

Recentemente l'espressione oscurantista è stata ripresa come aggettivo da usare contro la parte avversaria, durante i confronti in corso su temi come la bioetica [4] e la libertà della ricerca scientifica in alcuni campi della biologia (ad esempio sulle cellule staminali), la rinnovata proposta di tesi creazioniste, la comparsa di nuovi integralismi religiosi.

Manifestante integralista cristiano che ripropone il principio di autorità basato sulla Bibbia

Oscurantismo moderno[modifica wikitesto]

Oscurantismo politico[modifica wikitesto]

Le politiche di oscurantismo proseguono, con diverse facce, anche nell'attuale era delle telecomunicazioni, divenendo talvolta lo strumento di forme di potere rigide e centraliste, che temono la divulgazione di idee liberali, moderne, o semplicemente diverse dai canoni impostati dallo Stato. Un esempio di tale fenomeno è il discusso episodio che ha portato all'oscuramento dapprima parziale e poi totale dell'enciclopedia virtuale wikipedia in tutta la Repubblica Popolare Cinese [5] e più in generale la censura che filtra il flusso delle informazioni in entrata ed uscita sulle reti telematiche cinesi e le loro connessioni con internet [6] .

La scienza come nuovo oscurantismo[modifica wikitesto]

Benché la parola "oscurantismo" possa riportare alla mente il dialogo fra Galileo, considerato fondatore del metodo scientifico, e il cardinale Roberto Bellarmino, in cui quest'ultimo affermava che qualora l'esperienza negasse la dottrina questi fedele alla dottrina avrebbe negato l'esperienza, oggi il panorama è un po' cambiato e si trova all'opposto trovando chi, forte anche della minor ingenuità epistemologica rispetto ai tempi di Galileo, accusa la scienza di costituire l'avanguardia di un nuovo oscurantismo, [7] ben più forte dell'oscurantismo medioevale pre-scientifico di cui faceva sfoggio il cardinale sopra menzionato.

Bibliografia[modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica wikitesto]

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