Discussione:Omicidio

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Monitoraggio effettuato nel giugno 2020

legittima difesa o puro caso[modifica wikitesto]

Dall'articolo non si capisce bene se la parola omicidio si applica a casi di morte di un essere umano alle mani di un altro, anche quando non sussiste nessun reato. Per esempio in casi di legittima difesa, o per un incidente senza negligenza (tipo, io sto camminando su un balcone, inciampo e cado, e disgraziatamente tu ci sei sotto).

L'altro articolo, omicidio (ordinamento penale italiano), rende qualche dettaglio in piu', ma sono ancora confuso sulla questione di se omicidio in italiano e` homicide in inglese (parola che comprende reati e non-reati) ovvero murder/manslaughter (che sono sempre reati). --Trovatore (msg) 21:55, 30 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Questa voce non è finalizzata a contenere informazioni giuridiche precise. Si occupa dell'omicidio-fatto. Le voci sul diritto non italiano sono assenti andrebbero scritte. :) :) ----Avversariǿ - - - >(dispe) 22:32, 30 ott 2010 (CEST)[rispondi]
Beh, risulta che infatti c'e` un tale articolo, omicidio (ordinamento penale statunitense). Ma non e` questo il problema. Il problema e` che leggendo questo articolo non si capisce se un'uccisione per legittima difesa e` o non e` un omicidio.
La prima frase farebbe capire di si': L'omicidio consiste nella soppressione di una vita umana ad opera di un altro essere umano. Ma poi si procede quasi subito in una discussione di omicidio in quanto crimine ("volontario o colposo"), senza fare cenno alla possibilita` di legittima difesa o di pura disgrazia. E questo continua per il resto dell'articolo ("fatto riprovevole di elevata gravita`", "reato in tutte le legislazioni storiche"). --Trovatore (msg) 07:16, 31 ott 2010 (CET)[rispondi]
L'uccisione dell'aggressore per legittima difesa non è omicidio, in quanto si tratta di fatto non antigiuridico (= lecito). L'informazione in effetti è più pertinente a una voce sul sistema penale italiano, ma di parte generale, non quindi alla disastrata (sigh) voce Omicidio.
Quanto all'ipotesi di Tizio che cade per disgrazia dal balcone e spappola Caio, quella non è nemmeno un'azione umana, perché manca di coscienza e volontà. Anche in questo caso, però, l'informazione non appartiene né a questa voce, né a Omicidio, ma a una voce che tratta della parte generale del c.p.
Comunque grazie dell'osservazione, appena possibile proverò a chiarire il punto nell'incipit, dov'era scritto che l'omicidio è generalmente volontario (errore!, dal punto di vista statistico ad es. è molto più spesso colposo) forse proprio pensando a queste eventualità ma esprimendo il concetto decisamente male. --Erinaceus (msg) 01:31, 3 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Ho corretto la voce in questo modo.
Faccio notare, a margine, che l'omicidio-fatto non è una realtà avulsa dall'omicidio-reato, dal momento che il primo è senza dubbio alla base del secondo. I piani sono inevitabilmente interferenti, perché per giudicare un fatto come omicidio, cioè descrivere l'omicidio, bisogna per forza ricorrere a un criterio, che può anche non essere perfettamente identico a quello giuridico (può essere ad es. morale, religioso o semplicemente sociale), ma comporta in ogni caso la valutazione di situazioni come quelle giustamente segnalate da Trovatore. --Erinaceus (msg) 12:03, 3 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Ultime modifiche[modifica wikitesto]

Scusandomi ancora per il rollback "tecnico" (che ho annullato subito prima di copincollare la nuova versione della voce), ora che ho un po' di tempo spiego le principali modifiche effettuate (qui la modifica oggetto dell'intervento).

  • Era stata soppressa la frase "Ciò non vuol dire che la volontà sia sempre diretta al fine di uccidere; la morte, cioè, può verificarsi anche come conseguenza non voluta o accidentale di un agire rivolto ad altro scopo". Forse in effetti era poco chiaro, ma rispondeva alla necessità emersa in discussione (v. sopra gli interventi di Utente:Trovatore) di distinguere tra volontà dell'azione e volontà dell'omicidio. Ho ripristinato come "Questa volontà generica non va confusa con il dolo ed è presente anche nell'omicidio colposo e preterintenzionale, in quanto volontà di compiere l'azione che determina la morte altrui (ad esempio superare i limiti di velocità, finendo poi accidentalmente per travolgere e uccidere un pedone). Si avrà omicidio volontario solo quando l'omicida, per mezzo della sua azione o omissione volontaria, intende proprio causare la morte della vittima".
  • Ho soppresso l'affermazione {{senza fonte}} "ad esempio, in Francia il reato di assassinat corrisponde all'omicidio volontario premeditato dell'ordinamento italiano" e precisato, con fonti lessicografiche, il significato del termine assassinio.
  • Di seguito alla frase "[L'omicidio è una pratica condannata socialmente,] sebbene il divieto in ogni sua forma abbia subìto un'accelerazione solo a partire dal XX secolo" era stata aggiunta la precisazione "a seguito della dichiarazione dei diritti dell'uomo". Ho rimosso tutto quanto appariva dopo la prima virgola, poiché la frase in questione era {{senza fonte}} e la specificazione aggiunta ne dipendeva strettamente. Nel merito, non è chiaro che cosa si intendesse per "divieto in ogni sua forma" e per "accelerazione", e mi sembra anche un'affermazione dubbia (un'accelerazione più importante viene impressa molto prima, in età illuminista).
  • La frase "Nessuna società ha però mai assicurato una tutela assoluta e incondizionata alla vita umana" era stata emendata in "Non tutte le società hanno però assicurato una tutela assoluta e incondizionata alla vita umana". Qui, mi spiace, trovo che sia sbagliato nel merito come spiegato in voce di seguito. Se è poco chiaro si può discutere come precisarlo, ma che mi consti non esiste proprio nessuna società che reprima incondizionatamente ogni uccisione di un essere umano (v. ad es. il caso della guerra e della legittima difesa).
  • Ho modificato la frase "molte società ammettono o addirittura esaltano l'uccisione del nemico in guerra", preesistente, in senso più radicale come "praticamente tutte le società ammettono l'uccisione del nemico in guerra", benché senza fonti, perché trovo sia d'esperienza comune; invece l'inciso "o addirittura esaltano", anch'esso preesistente, era stato giustamente rimosso. Questo passaggio però non mi sembra molto significativo; ben più corretto sarebbe citare in proposito il diritto internazionale.
  • In tema di scriminanti, era stata soppressa la frase "In alcuni casi ciò appare del tutto morale e può essere anche conforme ai dettami religiosi, come ad esempio quelli cattolici. In altre situazioni (ad esempio lo stato di necessità) religione, morale e diritto possono divergere anche profondamente nel loro giudizio". Mi risulta la modifica meno comprensibile perché, sebbene non fossero indicate fonti, l'affermazione è del tutto piana e verificabile. Comunque, a scanso d'equivoci, l'ho modificata in "Alcune di queste circostanze (scriminanti), come la legittima difesa, appaiono del tutto morali e persino conformi ai dettami religiosi; altre, come lo stato di necessità possono essere invece del tutto amorali o in certi casi persino immorali", citando puntualmente due fonti autorevoli.

Resto a disposizione per ogni altro chiarimento. --Erinaceus (msg) 15:14, 8 ott 2014 (CEST)[rispondi]