Discussione:Olio di cartamo

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è ovvio che tenda ad asciugare in tempi più lunghi, rispetto ad altri prodotti più celeri: andrebbe detto, piuttosto, che è il più lungo tra i semi-siccativi, più lungo dell'olio di noce, molto più lungo dell'olio di papavero, e incommensurabilmente più lungo dell'olio di lino. Addirittura non secca praticamente mai senza una piccola frazione di essenza di petrolio bianco. Il suo pregio è il colore; perché si dice sempre che l'olio di lino "ingiallisce", come se si ossidasse, ma in realtà l'olio di lino ingiallisce prima al buio che alla luce, per cui è chiaro che in realtà non ingiallisce, bensì col tempo si stabilizza il suo colore caratteristico, che è il giallo. Colore che viene smorzato, invece, dall'ossidazione, ad esempio sottoponendolo per un lunghissimo periodo di tempo alla luce del sole, dentro una bottiglia di vetro. I pigmenti al contrario si ossidano col sole, cioè si ossidano nel vero senso del termine. Poi, tutti dicono che l'olio di cartamo viene utilizzato per acquerellare, realizzare acquerelli a olio, ma secondo me chi asserisce certe cose non ha mai provato a realizzare un acquerello a olio di cartamo. Né si saprà mai che razza di imprimitura serva alla carta per non recepire una tintura siffatta.